Capitolo 6

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Sono in auto con mio fratello e c'è ancora quell'atmosfera di tensione tra di noi. Non comprendo il suo silenzio. Matthew se ne sta seduto sul sedile passeggero, senza proferire parola.
«Ehi, che hai? Non capisco, perché resti in silenzio? C'è qualcosa che ti turba. Lo sento», preciso serio.
Percepisco il suono del mio cellulare che interrompe il mio tentativo di conversazione. Con un movimento automatico lo raccolgo dal taschino della giacca e, subito dopo, vedo la chiamata di Jasmine.

«Tesoro, ciao, sei a casa? Stavo giusto per avvisarti che non pranzeremo insieme, magari opto per un pasto veloce con mio fratello.
«Sì, sono a casa, oh, capisco... Mi dispiace, fa niente, dai sarà per la prossima volta.»
«Come è andata oggi?»
«Ah, sì, tutto bene, allora a più tardi, ciao.»
La sento scoccare un bacio e poi riattaccare subito dopo.
È strano, sembrava scostante, come se avesse fretta di terminare la chiamata. Forse, è solo una mia impressione.

Con un gesto veloce ripongo il cellulare nel taschino della giacca.
Zigzagando nel traffico continuo a guidare.
Questo silenzio che regna sovrano mi spiazza, non mi piace. Sbuffo contrariato mentre mi accingo a parcheggiare l'auto alla: 1035 SW 6th Avenue.

«Siamo arrivati», dico uscendo dall'auto.
Mio fratello scende e, con un sorriso malizioso, fa un occhiolino a una ragazza bruna che ci passa accanto. Lei lo ignora e ci precede all'interno del MC Donald's.

Il solito dongiovanni.

Sospiro entrando con lui nel locale che è affollato. Mi guardo intorno in cerca di un tavolino da poter occupare. «Matt, allora, andiamo, possiamo sederci lì», dico indicando il tavolo alla nostra sinistra.
Matthew mi raggiunge sedendosi sulla sedia di fronte.
Allungo la mano e sbirciando il menù, scelgo cosa ordinare.
«Ho già deciso, tu?»

«Grazie... Vediamo!», esclama sfogliando il menù.
«Bene, allora prendo un cheeseburger e insalata, Nuggets e crema di formaggio.»

Abbiamo le stesse preferenze. «Ottimo, aspetta un attimo, vado a fare le ordinazioni» dico e mi allontano dal tavolo. Raggiungo il macchinario e inizio a trafficare con l'aggeggio.
Pago il conto attendendo finché le ordinazioni sono pronte. Reggendo in mano i vassoi, raggiungo il tavolo occupato da mio fratello.
Lo vedo che è intento a messaggiare sul cellulare. Vorrei parlargli, ma so che non è il momento adatto.

«Eccomi», dico sedendomi e poggiando sul tavolino i vassoi stracolmi.
«Benissimo, mangiamo!», esclama Matthew sfregando le mani con un sorriso.
Prende tra le mani il cheeseburger e lo addenta con gusto. «Ehi, è buonissimo... Che fai, non mangi? Dai, pranziamo o si raffreddano i Nuggets.»
Intinge il bocconcino di pollo nella crema al formaggio, addentandolo.
Inizio a mandare giù i bocconi masticando lentamente. Bevo un sorso di Coca e continuo a degustare il cheeseburger.

Affondo un po' i bocconcini di pollo nella crema di cheddar, assaporandone il gusto intenso.
«Sai, stavo pensando se per caso Lucas Reed in passato sia stato interrogato dai nostri colleghi», biascico, masticando il boccone.
«Che io sappia fu interrogato da Ramon e Jason, probabilmente non trovarono nulla di sospetto. Aspetta e il diario di Samantha? Non lo avevano trovato durante le indagini a casa sua? È proprio strano!», afferma bevendo un sorso della bevanda.
«C'è qualcosa che ci sfugge e che non quadra, ma prima o poi lo scopriremo, giusto?», chiedo cercando di ricevere il suo appoggio.
«Be', spero che riusciremo a vederci più chiaro!» 

Finito di pranzare usciamo dal locale e mi allontano, il silenzio torna a regnare tra di noi.
Mentre guido osservo la strada davanti a me, irritato tamburello le dita sul volante.

Fatal FrameDove le storie prendono vita. Scoprilo ora