Il tavolo dei Grifondoro era di gran lunga più esuberante di quello Corvonero, ed Aprilia non sapeva se riconoscerla come una qualità o no.
Era accanto a Hermione e Ginny con la quale aveva chiarito con un lungo abbraccio da parte della rossa, e adesso era in mezzo a quei fiumi di parole che tutti si scambiavano a fine giornata. Ma lei aspettava una cosa in particolare, da quando aveva lasciato cadere a terra quel pezzo di carta. Si era domandata più volte se l'avesse notato, se avesse capito o anche lentamente immaginato cosa le volesse comunicare la ragazza.Stava seguendo un discorso di Fred e George su come avessero ingannato Gazza nella loro fuga dalla punizione, quando sentì un brivido alla gamba destra, che le fece fare una capriola al cuore. Un piccolo serpente di carta si stava arrampicando sulla sua gamba, stringendosi attorno ad essa per non cadere.
Aprilia trattenne a stento un sorriso a quel gesto, nonostante fosse terribilmente spaventata: i serpenti erano una delle sue fobie più grandi.C'era sicuramente dell'ironia in tutto questo, da parte del destino.
Quella serpe non poteva che provenire da una serpe ancora più grossa.
-Finite Incantatem- sussurrò, facendo un leggero movimento con la bacchetta, sempre sotto al tavolo.
Il serpente si tramutò in un foglietto ben disteso, che Aprilia fece attenzione a non far vedere a nessuno."Dopo cena alla biblioteca, quarta finestra a sinistra"
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Draco Malfoy aspettava Aprilia da quando aveva finito la sua zuppa di fiori di zucca, ed era volato in biblioteca. Aveva avuto una bella idea, quella ragazza: suggerirgli un incantesimo Chartanime per comunicare con lei era stato molto astuto, quasi intimo.
Non appena avvertì passi veloci avvicinarsi, volse la testa, giusto per vedere arrivare la ragazza dai capelli bianchi.
Lo scrutò, poi gli rivolse un piccolo sorriso.-Lieta che tu abbia capito ciò che ti volessi dire.- iniziò lei, entrando nella piccola aerea circoscritta da delle mura di legno. Accanto a loro, fuori dalla finestra, aveva preso a piovigginare.
-Lieto che il mio messaggio sia arrivato.- fece Malfoy, sogghignando.
Aprilia rivolse uno sguardo veloce al paesaggio oscuro, per poi incrociate le braccia sotto al seno.
-Allora?-
-Perché non vuoi che ti parli davanti ai tuoi amichetti Grifondoro?-
Sul volto della ragazza uno sguardo contrariato.
-Cosa? Era questo che mi dovevi chiedere?--Aspettavi un'altra domanda?- Malfoy alzò le sopracciglia, levandosi il mantello e rimanendo in camicia. In seguito, incrociò anche lui le braccia.
Aprilia, rassegnata all'idea di dover combattere per uscire viva da quella conversazione, si portò due dita sul ponte del naso.
-Perché sei loro nemico e li tratti male, ma loro sono gentili con me. Quindi ti avverto, se continui a dargli fastidio inizierò ad andarti contro anche io.-
Draco ridacchiò -Non cambierai nulla, è così da anni. Io odio loro, loro odiano me.-
La ragazza sospirò esasperata da quei due minuti snervanti di dialogo, che sembravano prospettare un discorso molto più ampio.
-Senti, andiamo dritti al punto- disse, decisa a chiudere la faccenda.
Malfoy alzò un sopracciglio, in seguito sogghignò.
-Non ti facevo così... intraprendente.- disse con voce melliflua.Aprilia attese qualche secondo prima di rispondere, processando quel che le aveva detto, ed osservando il suo volto per capire se dicesse sul serio.
-Ma cosa hai capito?-
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Reflected shadow (Draco Malfoy)
FanfictionAprilia Morgan è l'erede di una potente famiglia Purosangue, e frequenta la scuola di Magia e Stregoneria di Ilvermorny, nel Massachusetts. A seguito della perdita della sua migliore amica per mano di un Mangiamorte, Ofelia, si ritrova completamente...