Il mattino dopo Aprilia si svegliò con un gran mal di testa, come se avesse dormito troppo profondamente per i suoi standard. In effetti quella notte era stata priva di sogni, e non si era svegliata una singola volta neanche per bere, quando per lei era routine svegliarsi almeno una volta ogni notte.
Si sentiva frastornata, e fu molto più lenta del previsto a lavarsi e vestirsi: dopo colazione avrebbe dovuto rimettere le proprie cose nella valigia e tornare ad Hogwarts. Ripensò ad Hermione, Harry e Ron e poi anche ad Amanda, e si sentì felice.
Avrebbe passato dei mesi con i suoi amici più cari a studiare cose di cui era interessata, non c'era prospetto migliore.E poi lei e Draco avevano ballato.
Seppur più tardi del previsto si ritrovò ad aprire la porta della sua camera, e si incamminò verso le scalinate.
Lungo il corridoio scorse una figura alta e bionda, e subito il suo cuore fece una capriola.
Draco la scorsa sera era sparito subito dopo la cena, e non l'aveva più rivisto. Lei aveva passato la serata con Amanda, e quando lei se ne fu andata, aveva parlato un po' con sua madre, davanti al camino e ad uno splendido infuso.
Quasi fosse un riflesso incondizionato, si portò una ciocca di capelli dietro l'orecchio, come aveva fatto lui la sera prima, per calmarla.-Buongiorno..- disse lei sorridendo, ma Draco la superò dandole una spallata e sprangando la porta di camera sua.
Aprilia rimase interdetta, non avendo capito cosa fosse successo. Fissò la porta della sua camera finché non assimilò a pieno ciò che aveva fatto. Scese le scale, contrariata e indispettita, e si sedette al tavolo da pranzo, da sola, visto che aveva fatto molto ritardo.
O almeno così credette.
A passi lenti e cadenzati, Marcus si sedette di fronte a lei, versandosi del té.
Aprilia si congelò sul posto, e rizzò le spalle, fissando la sua tazza. Aveva l'impressione che suo padre la stesse guardando: alzando qualche secondo lo sguardo poté vedere che la stava proprio analizzando, come se cercasse di scoprire qualcosa senza chiederlo.-Allora- iniziò lui -spero ti siano piaciuti questi due giorni di riposo.-
Riposo, come no -Sono stati splendidi. Ho già ringraziato Narcissa per la sua ospitalità.-
-Dovresti ringraziare anche Lucius.- le ricordò il padre.
-Non ho modo di vedere molto spesso il Signor Malfoy, ma sono entrata molto in contatto con Narcissa, quindi mi sembra più corretto ringraziare lei. Ovviamente se il Signor Malfoy si presenterà per salutare suo figlio non mancherò di ringraziare anche lui, ma non mi va di importunarlo.-
Aprilia sorseggiò il suo té, ma il suo sguardo si fermò su un cesto di mele verdi. Le preferite da Draco. Volse lo sguardo altrove, improvvisamente parlare con suo padre era scalato dalle sue priorità.
-A proposito- fece Marcus, schiarendosi la voce.
-Ho avuto modo di parlare con quel giovanotto, e mi sembra un ottimo partito per tenere alto il nome di famiglia.-Aprilia alzò gli occhi verso il pater familias, solo per poi riabbassarli. Evidentemente il loro piano aveva funzionato; tutti aveva creduto che loro due stessero insieme, ed avevano protetto il nome delle famiglie.
-Non appena compirai diciotto anni e ti diplomerai, sposerai Draco Malfoy.- arrivò come un colpo di pistola.
Nonostante questo già lo avesse intuito da tempo, sentirlo dire da suo padre, l'uomo che è sempre stato assente nella sua vita, che lo era in quel momento e che non si era mai interessato a nulla che a lei piacesse, le provocò una stretta al cuore che le richiuse lo stomaco come il giorno prima.
Sentì le forze abbandonarla ed un'espressione assertiva si fece largo sul suo volto.-Si, padre.-
🗝
Sul treno di ritorno il clima era lo stesso di quello dentro casa Malfoy. Entrambi i giovani erano assenti, anche se Aprilia mendicava indirettamente delle attenzioni da parte del ragazzo che però non arrivavano. Draco era assorto nei suoi pensieri, e aveva però abbandonato lo stato rabbioso della mattina. Adesso fissava il paesaggio con sguardo statico, rigirandosi fra le mani l'anello di famiglia.
Aprilia capì che forse l'avevano detto anche a lui il fatto del matrimonio, e non era ovviamente pronto a lasciarsi alle spalle le storie che aveva avuto.
Ovvio.
Questo provocò un moto di stizza da parte di Aprilia stessa: perché invece di parlarne si chiudeva a riccio? Merlino, erano sulla stessa diamine di barca. Perché non lo realizzava?Rabbia e ansia iniziarono ad impossessarsi del suo corpo, le sue mani tremavano di energia che non riusciva a far fuoriuscire, essendo stata praticamente reclusa per due giorni.
Si alzò senza grazia, sperando così di ottenere un qualsiasi tipo di reazione di Malfoy, ma nulla.
Fissava il vuoto.
Con una smorfia afferrò le sue cose e cambiò direttamente vagone, andando nel posto del treno più isolato possibile, lontano da lui, lontano da ciò che le stava iniziando a far male.No, non poteva sopportare anche la freddezza di chi invece credeva di aver vicino.
Dopo aver buttato la propria borsa su un sedile, poggiò la schiena alla finestra, a gambe rannicchiate, e tirò fuori Orgoglio e Pregiudizio dell'autrice preferita di Ofelia, Jane Austen. Con suo grande rammarico trovò molte similitudini fra Malfoy e Mister Darcy.
Trovò anche con troppe similitudine nel clima Romantico del romanzo, fra tutti quei borghesi, la fretta di sistemarsi e avere una famiglia numerosa, i salotti dove si scambiavano chiacchiere inutili.Chiuse il libro dopo averne lette poche pagine, anche se la storia la sapeva a memoria, da quante volte Ofelia gliene aveva parlato.
Tirò fuori la bacchetta, ricordandosi di non poter fare magie al di fuori di Hogwarts.
Quindi, pensò che il primo incantesimo che avrebbe pronunciato ad Hogwarts sarebbe stato un Incanto Patronus; voleva raggruppare i suoi ricordi felici per incanalarli e poi farli sfociare in una bellissima forma animale.Ricordi felici, sì, da quel giorno in poi avrebbe mirato a quelli.
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Reflected shadow (Draco Malfoy)
FanfictionAprilia Morgan è l'erede di una potente famiglia Purosangue, e frequenta la scuola di Magia e Stregoneria di Ilvermorny, nel Massachusetts. A seguito della perdita della sua migliore amica per mano di un Mangiamorte, Ofelia, si ritrova completamente...