13 ~ Molto più di un bacio

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Quasi tremo al volante, non so proprio cosa fare ma vorrei solo fare la cosa giusta. I segnali sono stati contrastanti al ristorante, Elvira si è raffreddata molto durante la cena. Mi maledico per averle dato di me l'idea più sbagliata, un allupato che non vede l'ora di sbranare la sua preda.
Le parole di Daniele hanno avuto un effetto indesiderato, mi sono agitato sulla sedia per la maggior parte del tempo e il più delle volte Elvira mi ha sorpreso ad osservarla in un modo tutt'altro che amichevole, non riuscendo ad intavolare un discorso serio ma rispondendo con scarni monosillabi.
Daniele si è addormentato non appena ha messo piede in macchina, ha saltato e giocato tutta la sera, con lo specchietto retrovisore mi ritrovo spesso ad osservarlo, è sua la colpa dell' evolversi inaspettato della serata ma come si fa a non volergli bene?
Siamo quasi arrivati a casa di Elvira e lei non ha accennato a degnarmi di uno sguardo, sempre rivolta verso il finestrino a guardare chissà dove pur di evitarmi, devo averla spaventata.
- Eccoci - accosto davanti al suo palazzo.
- Grazie Lucio - un mezzo sorriso per poi scendere e avviarsi verso il sedile posteriore, per prendere in braccio Daniele ancora addormentato.
- Permettimi di portarlo su in casa, non puoi farcela da sola. Poi me ne andrò subito via, te lo prometto - la blocco con una mano mentre cerca di prenderlo in braccio. Per un attimo i nostri occhi tornano a guardarsi e vedo un misto di dispiacere e indecisione nei suoi occhi però mi fa un cenno di assenso ed io riesco finalmente a tirare un sospiro di sollievo.

L'ascensore ci porta velocemente al quinto piano, non una parola tra noi ma una strana tensione ci ha fatto tenere lo sguardo basso per tutto il tempo. Elvira entra in casa e accende la luce, senza bisogno di chiedere niente mi avvio verso la camera di Daniele e riesco finalmente ad adagiarlo sul suo letto, Elvira non è dietro di me e ne sono quasi sollevato. Tiro giù le lenzuola e in automatico mi ritrovo a svestire il suo piccolo corpicino, trovo il pigiama non lontano, appoggiato su una sedia.
Daniele non si è ancora svegliato, dorme così beato che un accenno di sorriso spunta sulle sue labbra, non resisto alla tentazione di dargli un bacio sulla fronte - Buonanotte - gli sussurro, mi sto affezionando a te Daniele, mia adorabile piccola canaglia.
Mi prendo un attimo ancora seduto sul letto di Daniele, del coraggio ecco cosa mi serve, per fuggire via e lasciarmi questa strana serata alle spalle o per chiarire con Elvira?
Senza pensarci troppo i mei passi si muovono da soli e sono presto nel salotto, Elvira mi attende appoggiata alla porta che dà sulla cucina, mi sorride finalmente.
- Grazie Lucio - mi ringrazia, un'altra volta, ma non aggiunge altro.
- Buonanotte Elvira, spero di sentirti presto - è tutto ciò che riesco a dire, sono deluso e amareggiato, mi avvio verso l'ingresso.

Decido di non prendere l'ascensore e fare i 5 piani a piedi, un po' per schiarirmi le idee e un po' per sbollire la rabbia verso me stesso.
Nell' androne trovo la luce accesa e non solo, Elvira è appoggiata all'ascensore e i suoi occhi hanno una luce che non riesco a decifrare, vorrei fare i 2 passi che ci separano per abbracciarla ma rimango fermo ad aspettare.
Elvira non tarda ad afferrarmi per la giacca e con una forza che non credevo le appartenesse mi porta di fronte a lei. Non contenta mi afferra il viso con tutte e due le mani e mi bacia, sì mi bacia con un trasporto e una passione che mi lasciano completamente spaesato.
Dura poco però il mio stupore perché approfondisco quel contatto insinuando la mia lingua che avida inizia a danzare con la sua. Con un braccio le cingo la vita e con l'altro le cingo le spalle nella speranza di stringerla il più possibile a me, è forte il mio abbraccio e so di non farla quasi respirare ma non posso fare altrimenti, ho bisogno di sentirla il più possibile addosso a me.
Ci stacchiamo bisognosi di prendere fiato e ci fissiamo sbalorditi con le labbra gonfie e gli occhi pieni di desiderio. Un sorriso disarmante appare sulla mia bocca, sono così felice in questo momento.
- È solo un bacio... io non penso di poter andare oltre... non posso... - cerca di sminuire il momento Elvira ma non glielo permetto.
- È molto più di un bacio Elvira, è quello che mi serviva per capire che tu sei tutto quello di cui ho bisogno. Sei arrivata in un momento così delicato della mia vita, non ti ho cercata e non ti nego che non ti ho voluta agli inizi. Ma adesso ci sei e non posso più fare a meno di te - è lei a sorridermi adesso e si appoggia al mio petto per permettermi di cullarla in un abbraccio che non ha tempo.
Passano minuti che possono essere anche ore, per fortuna nessuno disturba il nostro momento - Ho lasciato Daniele da solo, devo salire. Ti chiederei di accompagnarmi... -Avverto l'indecisione nella sua voce e decido di rassicurarla - Un'altra volta Elvira, avremo mille occasioni per stare insieme. Stasera è già così perfetta - le accarezzo una guancia e non resisto alla tentazione di baciarla ancora, questa volta in modo più tenero facendo solo appoggiare la mia lingua alla sua.
Mi ritraggo per andarmene e quando noto che si sta mordendo il labbro inferiore accarezzandomi la barba appena pronunciata non resisto e la ribacio ancora come se delle sue labbra non potessi più farne a meno.
Le accarezzo poi un seno in un gesto quasi involontario e scendo fino a sfiorarle una natica e quando la vedo sussultare dalla sorpresa le faccio l'occhiolino.
Questa volta me ne vado sul serio e non mi volto consapevole del suo sguardo su di me, alla prossima Elvira e sarà ancora più bello di stasera, te lo prometto.

Ottime prospettive direi 🔥😉

Cercami nei papaveri (#2 Book)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora