- Qua o in camera tua? - quella domanda per niente innocente fece svegliare Marta da quel turbinio di emozioni che stava finalmente provando, grazie a Cristian.
Sarebbe rimasta su quel divano, con lui e per ore, al pensiero di alzarsi e interrompere quel momento così perfetto, quelle mani che oramai avevano sfiorato parti intime e così delicate, e quei baci poi.
Cercò di ragionare, per quel che era possibile in un momento così concitato e il letto era la soluzione migliore, c'era più spazio e sarebbe stato sicuramente più comodo.
- In camera mia - disse Marta in un sussurro. Cristian si tolse da sopra di lei e a Marta mancò subito quel contatto, afferrò la mano di Cristian e gli fece strada, non che la casa fosse enorme e la sua camera da letto era praticamente a soli 2 passi dal soggiorno.
Nel breve tragitto Marta si ricordò del disordine che regnava sempre sovrano nella sua stanza e proprio quel giorno, tra vestiti sparsi ovunque e trucchi di ogni tipo, era ai livelli massimi mai raggiunti.
Si irrigidì e si fermò preoccupata - Che c'è? - Cristian gli sussurrò all' orecchio - Niente è solo che... - poteva quel momento tanto atteso essere messo da parte per il suo perenne disordine? No, niente avrebbe fermato il loro progredire, il loro punto di non ritorno, Marta lo desiderava intensamente e con un rinnovato sorriso sulle labbra prese la mano di Cristian ancora più forte e lo portò a destinazione.
Appena entrati Cristian diede una veloce occhiata e si andò a sedere sul letto guardando Marta in modo famelico e completamente rapito dalla sua figura.
- Spogliati - le disse Cristian e Marta si diede una veloce occhiata e scoprì di avere il vestito ormai salito fino in vita e le gambe completamente scoperte, in un gesto involontario incroció le gambe per nascondere la sua intimità, anche se ancora fasciata dalle sue mutandine di pizzo nero.
Nella faccia di Cristian si aprì un sorriso malizioso e gli occhi se si poteva, erano ancora più bramosi ed eccitati, spavalda Marta iniziò a sollevare il vestito ma si ricordò ben presto di essere senza reggiseno e non poteva svelare così su due piedi il suo minuscolo seno.
Fece un passo veloce verso l'interruttore della luce e in un attimo tutto si fece buio e Marta ricominciò ad avere più sicurezza, finalmente poteva spogliarsi.
- Al buio? -
- Sì - la risposta di Marta fu titubante e quasi sussurrata.
Cristian riuscì ad agguantarla e a farla cadere maldestramente sul letto - Se la metti così... ci penso io - velocemente le tolse il vestito, aveva fretta Cristian e non resisteva più, voleva quel corpo, voleva Marta, fino in fondo.
Iniziò ad accarezzarle le gambe e poi Marta sentì il respiro di Cristian sul suo ombelico e a salire, in modo sensuale, fino al seno destro.
- Sei pronta? - sembrava un ammonimento e Marta non ebbe il tempo di pensare a cosa volesse dire perché Cristian iniziò il suo lento ma persuasivo attacco, alla sua parte più sensibile, alla parte di cui si vergognava di più, il suo piccolo seno.
Passarono minuti interminabili e Marta ormai costretta a reggersi alle lenzuola con tutte e 2 le mani, si contorse dal piacere, era come se Cristian volesse dimostrarle quanto gli piacesse il suo seno e Marta non aveva alcun motivo per vergognarsene.
Ad un passo da un orgasmo ormai imminente Cristian si ritrasse e Marta si sentì perduta.
- Dammi un attimo - lo sentì camminare verso la porta e dopo aver acceso la luce sparire in soggiorno.
Cristian tornò subito dopo con una bustina in mano e poté finalmente ammirare Marta con solo le mutandine addosso, distesa sul letto.
- Sei bellissima - la stava contemplando Cristian e Marta ne fu talmente compiaciuta che represse l'istinto di portarsi il braccio destro sul seno, per coprirsi.
Quello che successe dopo lasciò Marta a bocca aperta, senza aver la possibilità di distogliere lo sguardo Cristian si stava spogliando, per lei.
Prima si levò la maglietta facendola scivolare lentamente verso l'alto, fino a togliersela completamente e alla vista dei tatuaggi e di quegli addominali Marta rischió l'infarto. Ma niente in confronto alla velocità con cui Cristian si ritrovò con i soli boxer neri addosso e proprio mentre Marta si concentrò sul viso e sull'occhiolino che Cristian le stava regalando successe l'irreparabile.
Cristian fece scivolare a terra anche l'ultimo indumento e con tutta calma si infilò il preservativo, Marta annaspò e non era più lucida, era ormai persa nei suoi sogni, non poteva essere vero.
- Ne è valsa la pena aspettare? -
Marta era troppo scossa, non riuscì a spiaccicare una parola, Cristian era troppo per lei.
Era così sicuro di sé, ma d'altronde con un corpo così... Cristian sorprese nuovamente Marta avvicinandosi e togliendole l'ultimo indumento che si frapponeva fra le due nudità e il momento stava per arrivare. Le gambe di Marta erano tremanti, fremevano, fu Cristian ad aprirle e a farle divaricare completamente e poi si abbassò verso il suo viso e la guardò intensamente negli occhi - Voglio imprimere questo momento nella mia mente, non voglio dimenticarlo mai, la nostra prima volta -Buone vacanze! Lucio & Company torneranno il 26 agosto 😘🤗
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Cercami nei papaveri (#2 Book)
General Fiction(COMPLETA) *The Poppies Series #2* ~Nella lista di prima selezione dei WATTYS 2018~ Lucio è uno scrittore emergente, un ragazzo che ha sofferto molto per un grave lutto che ancora non ha superato. Noemi, la sua ragazza, un amore appena sbocciato che...