- Vieni qui Lucio, sdraiati vicino a me - Noemi è bella come il sole, spensierata tra i suoi papaveri, proprio come era lei.
È un incubo senza fine, come sempre faccio come mi dice ma sono rigido e guardingo, so che non potrò godermi questo attimo tutto nostro, insieme.
So che durerà troppo poco e poi se ne andrà, per l'ennesima volta, tra i suoi papaveri che adesso appaiono così alti e rigogliosi ma ben presto saranno inghiottiti dal suo sangue, la morte della mia Noemi.
- Rilassati Lucio, non c'è più niente da temere, è solo un sogno, niente succederà un'altra volta - e mi abbraccia, sento le lacrime che non ce la fanno a trattenersi nei miei occhi, è un pianto liberatorio il mio.
- Alla fine hai scelto Lucio -
La guardo e so precisamente di cosa stia parlando - Veramente non ho ancora scelto -
- E cosa aspetti? - mi accarezza un braccio e torna a stendersi sul prato fiorito, la imito e solo le nostre mani intrecciate testimoniano il nostro legame, indissolubile e immortale.
- Non lo so Noemi, non è facile -
- È facilissimo invece, devi scegliere per te Lucio, devi solo decidere di essere finalmente felice, semplice no? -
- È complicato, sono 2 donne importanti e 2 destini diversi, c'è più della mia felicità, c'è l'infelicità e il dolore di una di loro, non vorrei dover scegliere -
Si volta e mi prende il volto tra le mani, sta per baciarmi ed io mi ritraggo confuso - Lo vedi che hai scelto Lucio... non hai più bisogno dei miei baci, non hai più bisogno di me -
Si alza ed io spaventato cerco di inseguirla
- No Lucio, resta dove sei, questa volta non mi succederà niente, i miei Papaveri mi proteggeranno e sai dove potrai sempre cercarmi e dove potrai trovarmi -
Mi saluta Noemi ed è come se fosse l'addio definitivo ed io non posso che arrendermi al fatto di averla persa ma allo stesso tempo sapere dove poter sempre trovarla, felice tra i suoi papaveri, nei miei sogni.Mi sveglio stranamente più sereno e con una consapevolezza in più, anzi un dovere in più, il dover scegliere. Basta sotterfugi e basta scuse, mi sono ritrovato in questa situazione ingarbugliata anche per merito mio ed ora sono io a dover porre fine a tutto questo.
Sono tornato da una settimana da Boston, dove ho preso tutti gli accorgimenti necessari e sono riuscito a soppesare tutta la situazione, ho parlato con tutti, Alfredo compreso.
Elvira è l'unica che mi ha supplicato di tornare ma è anche l'unica che non si rende conto della fortuna che ha tra la mani, un figlio e un marito che hanno bisogno di lei, per essere finalmente una famiglia felice, insieme. Non sarà facile ma col tempo sono più che sicuro che mi dimenticherà e la lontananza non potrà che rendere facili le cose.
Tornerò a trovare Daniele, gliel'ho promesso, ma non molto presto, mi capirà crescendo e il nostro affetto, ne sono certo, sarà ancora più forte e indissolubile.È sabato ed è incredibilmente presto, dopo una corsa mattutina per schiarirmi ulteriormente le idee mi avvicino al suo palazzo, con le mie chiavi in mano, se un po' la conosco Erica starà ancora dormendo e non vedo l'ora di prenderla tra le mie braccia e rassicurarla.
Cerco di fare il più piano possibile, la casa è immersa in un buio anomalo, è vero il sole non è ancora sorto ma mi stupisco di trovare tutte le serrande abbassate, Erica non è un amante del buio pesto, anzi ne è quasi impaurita.
Devo per forza accendere la luce, rischierei di rompere qualcosa, ma... qua non c'è più niente da rompere.
Inizio ad allarmarmi e a girarmi frenetico tra le stanze, il frigo è vuoto, niente in dispensa, corro in camera e non ci sono le lenzuola nel letto e soprattutto nessuna traccia di Erica.
Faccio un ultimo sforzo e apro le ante del suo armadio ma niente, neanche un vestito appeso, non c'è più traccia del suo profumo, è come volatilizzata. Erica ma dove sei?
Ritorno sconsolato in soggiorno e mi lascio cadere sul divano che ci ha visto avvinghiati o anche semplicemente accoccolati nelle nostre serate, insieme.
Con lo sguardo perso nel vuoto, davanti a me, una penna attira la mia attenzione, è riposta malamente sopra al tavolino, davanti al divano e per fortuna c'è un foglietto ripiegato lì vicino, forse delle spiegazioni, ho quasi paura a prenderlo in mano.Se stai leggendo queste poche righe vuol dire che sei tornato Lucio. Non avevo dubbi, me l'avevi promesso ed io ho sempre avuto fiducia in te.
Ora sono sconvolta, qualcosa di più grande di me, di più grande di noi è successo ed io devo prendere le giuste distanze.
Parto, torno dai miei in Brianza, per un po'.
Ti chiedo di non cercarmi, spero di tornare presto.
Parto ma... torno!
Tua
EricaMa cosa può essere successo di così sconvolgente? E se qualcuno le avesse fatto del male? Se fosse in pericolo?
Mi costringo a barricarmi dietro le sue promesse che sono state anche le mie... parto ma torno.
Ed io rimango qui, non mi muovo Erica, questa è anche casa mia e appena torni sarà finalmente casa nostra, perché da te e dalla felicità ritrovata non voglio più fuggire.Qualcosa di veramente sconvolgente deve essere successo per aver fatto fuggire Erica... proprio adesso che Lucio l'aveva finalmente scelta 😰 vi aspetto martedì per l'epilogo 😍🤗
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Cercami nei papaveri (#2 Book)
General Fiction(COMPLETA) *The Poppies Series #2* ~Nella lista di prima selezione dei WATTYS 2018~ Lucio è uno scrittore emergente, un ragazzo che ha sofferto molto per un grave lutto che ancora non ha superato. Noemi, la sua ragazza, un amore appena sbocciato che...