"Con quanto amaro si paga la dolcezza?"

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Guadalupe pov.
Scendo dalla lunga scalinata, e mi osserva fare ogni più piccolo passo.

Ammicca leggermente, forse involontariamente, quando mi fermo davanti a lui.

-Ti va di fare un giro? Dice portandosi una mano dietro la nuca.

-Mmh, va bene. Dico pensandoci un momento su.

Esco dalla porta, e mi segue chiudendola alle sue spalle.

A quel punto, poi, è lui che si fa seguire da me, conducendomi da qualche parte.

Mi prende la mano d'improvviso, ed in pochi minuti, ci ritroviamo nelle fogne di Derry.

-Sì, è veramente straordinario questo posto. Dico sarcasticamente, lui ridacchia.

-Abbiamo due nature diverse. Dice osservandomi.

-Questo è certo. Dico appoggiandomi alla parete del tunnel fognario.

-Ma entrambi, in un certo senso, siamo dei mostri. Dice avvicinandosi a me.

Con il proprio dito, mi solleva dal mento lo sguardo.

-Fai cose che nessuno potrebbe mai sognarsi di fare, puoi sentire i pensieri di tutti, ed hai un'incredibile forza. Dice guardandomi con sguardo perso.

-Sì, lo so, ma non ho chiesto io di diventare così. Dico scostandomi dal suo tocco, uscendo dal tunnel, e girovagando per la zona.

Sento il ragazzo seguirmi, come a volermi proteggere.

-È qui che uccidi le tue prede? Dico alzando un sopracciglio voltandomi dietro di me a guardarlo.

-Sì, alcune volte però, anche in casa mia. Dice freddamente.

È più impressionante quel che fa, o il modo in cui ne parla? Difficile capirlo.

-Hai mai provato a diventare vegetariano? Dico ironicamente, e lo sento ringhiare.

-Smettila, stavo solo scherzando. Dico acidamente.

-Va bene. Dice calmandosi poco dopo.

Ad un tratto, sento prendermi dai polsi, e bloccarli dietro la mia testa.

-Che fa- non mi fa concludere la frase, e mi ritrovo le sue labbra completamente avvinghiate sulle mie.

Ricambio appassionatamente, e sollevo le gambe stringendole intorno ai suoi fianchi.

Sembra gradire, e prendere a premere su di me col proprio corpo.

Lascia i miei polsi, passando a tenermi dai fianchi, ed io porto la mia mano fra i suoi capelli.

Il bacio si fa sempre più intenso, e sento le sue mani ovunque.

Ma ad un tratto, si scansa velocemente da me.

Vedevo un bambino in lontananza, aveva portato i suoi giocattoli per giocare nella diga, e mi voltai di scatto verso il ragazzo, che si era già ritrasformato nel clown che tutti conoscono.

Lo guardo intensamente, e posso entrare nella sua testa, guardando quanti pensieri distorti ha su quel povero piccolo.

Con una forza e velocità disumana, ormai consapevole delle sue intenzioni, prendo il bambino, e lo porto via velocemente.

-Ma che fai? Dice quasi strillando, ma sembra solo spaventato.

Si sarebbe spaventato davvero a rimanere un minuto di più lì sotto.

Gli sorrisi stringendolo tra le mie braccia, temendo a lasciarlo.

-Stai tranquillo, sono qui per proteggerti, mi chiamo Guadalupe. Dico notando il suo sguardo tranquillizzarsi.

pennywise, stay away from my heartDove le storie prendono vita. Scoprilo ora