Guadalupe's POV.
Mi risveglio, all'interno di un laboratorio, diverso dal posto in cui mi ero addormentata l'ultima volta.
Sono collegata dalla testa ad un enorme calcolatore pieno di rivelatori di frequenze, che si interrompono non appena apro gli occhi e torno cosciente definitivamente.
-Cosa diavolo state facendo? Dico, frastornata dai rumori incessanti provenienti dalle altre aree, in cui sono accesi macchinari di ogni tipo.
-Stiamo cercando di studiare i tuoi sogni, quello che spesso tu non ricordi neppure, quello che potrebbe trovare la chiave al mistero di Derry.
Dice un uomo incamiciato dalle fattezze irriconoscibili, mentre rimuove i guanti di lattice che indossa.-Sogni? Mistero di Derry? Ma di che cosa sta parlando? Dico, e lui mi scruta per un momento, poi getta i guanti nel cestino.
-Non fingere di non saperlo. Aggiunge, scontrosamente.
-Se lo sapessi te l'avrei già detto, che ne dici? Rispondo nervosamente, e ridacchia di me.
-Allora cerco di rispolverarti la memoria con alcuni articoli di giornale.
Dice, e dalla scrivania posta in fondo alla stanza, tira fuori diversi fogli di giornale.-Nel 1741 si verificò la scomparsa totale della comunità di Derry: tutti i 340 coloni del giugno di quell'anno scomparvero nel nulla e il piccolo villaggio di case di legno in ottobre era deserto.
Dice, leggendone la prima pagina.E continua:
-Nella domenica di Pasqua del 1906, durante una caccia all'uovo nelle Ferrerie Kitchener, la Ferreria esplose, nonostante tutte e quattro le caldaie fossero fuori esercizio; il bilancio dell'incidente fu di 102 morti, di cui 88 bambini.
Dice, e poi, mi scruta nuovamente.-A Derry, la gente scompare nel vuoto, i ragazzini muoiono, catastrofi terribili si susseguono, e tutto questo non accade per magia.
Continua, e si avvicina a me.-Qualcosa di maligno e molto potente vive nelle viscere di questa città, e la prosciuga dal sangue di innocenti.
Voi Grimm potete vedere cose che noi umani non concepiamo neppure nella nostra più fervida immaginazione, avete i poteri sufficienti a trarci in salvo, siete incredibilmente potenti, ed è assurdo come abbiate voltato le spalle all'intera cittadina vedendo sgorgare fiumi di sangue per anni sino ad oggi.
Voi sapete ogni cosa, e tacete.
Riusciremo a farvi parlare, e se non ci direte la verità, incolperemo voi, e vi ammazzeremo senza alcuna pietà.
Dice, avvicinandosi al mio viso, e scandendo con crudeltà ogni singola parola.Vedo nei suoi occhi una bambina, dai capelli castani, gli occhi verdi ed un dolce sorriso.
Avrà meno di 8 anni.
Poi vedo lacrime, sangue, ed una piccola bara bianca.
La sua rabbia è dettata dal dolore.
Pennywise ha ucciso sua figlia, e lui vuole trovarlo e riservargli la stessa fine.
Si chiamava Georgette, è il nome inciso sulla lapide.
-È per tua figlia, non è così? Dico, e guardo l'uomo trattenere con fatica le lacrime che cercano di farsi strada sul suo volto.
-Grimm, tu conosci il mio dolore guardandolo nei miei occhi.
Proveresti anche solo per gioco a tenerlo per un secondo dentro di te?
No, non lo faresti.
Sarebbe un incubo.
Prova a convivere con questo tormento, prova a vedere come miliardi di bambini muoiono inspiegabilmente strappati in due come insetti, e non poter fare assolutamente nulla per fermare tutto questo.
Ora capisci, Grimm?
Dice, ed una lacrima, colma di dolore, riga la sua guancia.Sento il suo dolore per un secondo, e mi ha colpito duramente.
Quest'uomo è disperato, cattivo, crudele, ma maledettamente disperato.
-Ho scoperto la mia natura da troppo poco per poter dire qualcosa in merito.
Sono arrivata a Derry da non molto tempo, e non conoscevo tutte le terribili tragedie avvenute nel passato.
Dico placidamente, non servirà a nulla agitarmi, o rivolgermi con disprezzo.So che dietro quelle tragedie c'è Pennywise, e questo mi colpisce profondamente, perché lo amo, perché sarà il padre del mio bambino, e non posso ancora capacitarmi del male che ha fatto e che continua a fare alle persone di questa città.
È lui il terribile parassita nelle viscere di queste strade, è lui il demonio delle fogne, è lui la paura dentro al cuore d'ogni uomo o donna che viva qui.
Scegliere di salvare lui, o scegliere di salvare quelle vite, e dire ogni cosa?
No, non posso scegliere, non posso.
La sola cosa che posso fare è trasformare Pennywise in un uomo, un semplice uomo, e distruggere quel mostro per sempre.
Ma non mi permetteranno di uscire da qui, e se non dirò qualcosa, mi uccideranno.
Ho bisogno di lui, deve tirarmi fuori da qui.
Pennywise's POV.
Siamo risaliti dalla cava di ghiaia, e si sentono distrutti dall'incessante ricerca per tutto il territorio.
Io non conosco la sensazione, ma fingerò di sentirmici anch'io, sedendomi per terra, e sospirando.
-Ragazzi, per me, l'ha presa lui. Li prende tutti, sarà stato il suo turno. Dice Eddie, rammaricato, usando quel suo inalatore per l'asma molte volte consecutivamente.
Trattengo il fiato e guardo l'asfalto sterrato prima di fare o dire qualcosa che mi avrebbe rivelato.
-Oppure, sarà semplicemente scappata con un ragazzo. Dico, ghignando lievemente, e si voltano a guardarmi con disapprovazione.
-E con chi, Bowers? Le avrà sicuramente proposto di sposarlo, e saranno fuggiti ai Caraibi, certo che sì. Dice Richie, ammiccando sarcasticamente.
Vorrei ammazzarlo, non tollero nessuno di loro, ma devo continuare a tenere l'atteggiamento di un ragazzo normale.
-Dovunque si sia cacciata, spero stia bene. Dice Beverly, tenendo lo sguardo sulle sue scarpe.
-Sicuro, starà bene. Lei è forte. Dico, e si incuriosiscono del mio legame con lei per come ne ho parlato.
-Sei il suo ragazzo segreto? Dice Ben, avvicinandosi interrogativo.
Sospiro, e volgo gli occhi al cielo.
-No, è solo una cara amica. Dico, negando ogni cosa.
Non sanno che l'amo, e che fino a poche ore prima eravamo assieme, nel suo letto.
-Sì, "cara" amica. Dice Richie, virgolettando il cara con le mani affusolate.
Stanco delle loro affermazioni, e stanco semplicemente di averli tra i piedi, decido sia ora di andare via.
-Ora vado, mi aspettano. Dico sollevandomi, e faccio un cenno con la mano al gruppo.
Mi sento patetico.
Si guardano tra loro straniti, ed in coro ricambiano il saluto, accennando con le mani.
Mi dirigo così, verso Neibolt Street 29, nella mia casa, dove finalmente sarò di nuovo quello che sono, e dove in solitudine potrò pensare a dove Guadalupe si sia cacciata.
Non appena arrivo nella villa fatiscente, torno ad essere il clown che odiano tutti i bambini, ed una terribile emicrania mi colpisce all'improvviso.
Vedo delle immagini, finalmente le vedo.
È una struttura di natura scientifica, da qualche parte, non vedo dove, ma Guadalupe è legata ad un lettino, collegata ad un grosso macchinario, e sta parlando con un uomo che sembra la stia intimorendo, rendendola inoffensiva.
Sento il mio corpo esplodere di rabbia.
Nessuno può farle questo, ed io devo cercarla.
Sta aspettando me, e non so neppure da dove diavolo cominciare per tirarla via da quel posto.
Ma poi, finalmente, lo capisco.
So cosa fare.
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pennywise, stay away from my heart
FanficGuadalupe ha 17 anni, si trasferirà a Derry da Detroit. Ha vissuto tra le pretese di un padre e di una madre, divorziati ed egoisti. Ha un carattere introverso, assai scontroso, e non teme nulla. Ma sarà proprio il suo coraggio e la sua indifferenza...