Capitolo con contenuti espliciti, se siete deboli di cuore, non soffermatevi♡
Guadalupe's POV.
-Cazzo ragazzi, stavolta ce la siamo vista di merda. Dice Bill scuotendo una mano fra i capelli.
-Eddie sei stato un grande. Aggiunge Ben al ragazzino, che si batte fiero un pugno sul petto.
- Lo so ragazzi, lo so. Dice modesto, e prende una spallata da Stan.
- Non montarti troppo la testa, ne avremo ancora per molto con quel tipo. Dice serio poggiandosi al manubrio della sua bici.
- Ma tu cosa c'entri con lui? Beverly si volta verso di me con aria interrogativa.
- Sai, non lo so nemmeno io. Aggiungo sovrappensiero, ricordando le ultime parole di Penny.
-Quell'essere, qualunque cosa sia, come hai fatto ad approcciare con lui? Dice Richie aggiungendosi a Beverly.
- Non ne ho idea ragazzi, non so come sia iniziato, non so come sia possibile, però vi assicuro che da qualche parte dentro di lui, c'è un cuore, ma funziona in maniera assai diversa da quello umano. Dico, e porto una mano alla nuca.
-Forse ora è meglio che ognuno vada a casa propria, non è sicuro stare ancora in giro, per come si sono messe le cose. Dico liquidando il gruppo, e sfuggendo ad ulteriori domande.
-Ha ragione. Dice Bill :- ci rivediamo domani ragazzi. Aggiunge, salendo sulla sua bici.
Ci salutiamo tutti con un cenno, e pian piano, la strada rimane deserta.
Mi reco a casa, consapevole di dover affrontare mia madre al ritorno.
Non ho tranquillità, non esiste il mio posto sicuro.
E la persona, oppure "essere", che amo, mi ha quasi uccisa.
Come posso pensare di avere pace?
Suono il campanello di casa mia, e vedo mia madre sulla porta ubriaca fradicia.
-Dove cazzo sei stata? Dice, barcollando.
- Non ti interessa, avanti, entriamo. Le dico facendola reggere sulla mia spalla, tutto in maniera indifferente.
Provo solo un'enorme pena per lei.
-Guadalupe, io ho bisogno di te, perché mi hai abbandonata? Perché fai così? Dice ad occhi chiusi, reggendosi a me.
-Hai bisogno di me solo quando sei in questo stato pietoso. Le dico accompagnandola in bagno.
- Ti prego, dimmi che mi vuoi bene, sono sempre la tua mamma. Dice sedendosi sul pavimento affianco alla doccia.
Ruoto gli occhi, e poi prendo degli asciugamani.
-Certo che te ne voglio, ma non posso ammirarti. Le dico aprendo il getto d'acqua fredda, e le bagno il viso.
Rimane inerme sotto le mie mani fredde, e poi, le asciugo il viso.
Le tengo i capelli, e non appena si sporge nel water, rimette tutto ciò che si era buttata in corpo.
Volto la testa disgustata, ma continuo a darle il mio supporto.
E quando ha finito, le risciacquo il viso, per poi darle spazzolino e dentifricio.
Aspetto che si lavi i denti, butto giù lo scarico, e rimane per terra guardandosi attorno.
-Grazie. Dice in un sussurro, alzando la testa verso di me.
-Preparo io il pranzo, vieni, reggiti a me, ti porto sul divano. Le dico evitando il suo "grazie", e lei, si aggrappa alle mie spalle.
Arriviamo in salotto, e vado in cucina a preparare delle uova e due sandwich.
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pennywise, stay away from my heart
FanfictionGuadalupe ha 17 anni, si trasferirà a Derry da Detroit. Ha vissuto tra le pretese di un padre e di una madre, divorziati ed egoisti. Ha un carattere introverso, assai scontroso, e non teme nulla. Ma sarà proprio il suo coraggio e la sua indifferenza...