Bat family: dark Paths

Guerra civile

Locazione: Wayne Manor (esterno)
Giorno: 12 giugno
Ora: 8:00 (ora locale)

Il cavaliere di Gotham aveva lanciato una bomba rivelando l'identità di Bruce.
Le forze dell'ordine provavano a trattenere i civili attorno a Wayne Manor mentre le persone discutevano tra loro, spingevano per urlare, e le urla divennero grida e le grida chiamavano ordine, fino ad allora mantenuto da due persone: un milionario e un vigilante ed ora che di persone ce ne era una sola regnava la follia non solo nella città ma anche nelle menti delle persone.
Ma in coloro nelle cui menti la follia regnava già, era calata l'ombra del caos.

Locazione: Arkham Asylum
Giorno: 12 giugno
Ora: 8:00 (ora locale)

-non chiedermelo Scarface- disse Arnold Wesker al proprio noto pupazzo.
-Zitto Wesker!- disse Bane -quel pupazzo non parla vecchio pazzo- aggiunse
-Zitti tutti- provò a dire una guardia -non avrei mai creduto di dirlo ma... fate come il Joker-.
In effetti il Joker era il più calmo di tutti; il clown stava seduto sul pavimento della cella a gambe incrociate e non parlava sotto lo sguardo stupito sia di guardie che di criminali.
Nessuno immaginava cosa passasse per la sua testa e che in realtà egli già sapesse l'identità di Bruce da quando aveva ucciso il pettirosso e il figlio adottivo del milionario era morto quello stesso giorno.
Ma a lui poco importava chi si nascondesse dietro la maschera.
Gli interessava maggiormente che il cavaliere non uccidesse il pipistrello.

Locazione: Wayne Manor (interno)
Giorno: 12 giugno
Ora: 8:30 (ora locale)

Bruce guardò fuori la folla -che si fa ora?- chiese Shadow rompendo il silenzio e anticipando i Robins vicino a lui, a Bruce e ad Alfred.
-niente, sconfiggiamo il Cavaliere e poi... il pipistrello sarà morto- disse Bruce.
-Ma... signore... La città avrà ancora bisogno di lei...-
-no- lo interruppe Bruce -la città aveva bisogno di Batman non di Bruce Wayne-

Tim guardò fuori dalla finestra e lo colpì una cosa, la folla se ne era andata.
Accese il televisore e mise sul TGG (TeleGiornale di Gotham) e la cosa era più discussa che altro.
- a quanto pare Gotham sta guardando ora il video non potendo certo basarsi sulla parola di due noti criminali e di alcuni video possibilmente modificati al computer.
Il comune ha comunque deciso di inviare una lettera al milionario chiedendo la presenza sua e dei quattro figli adottivi in tribunale.
Per maggiori informazioni rimanete sintonizzati-
Tim spense la Tv e guardò dove prima erano presenti la famiglia e Shadow notando che erano già andati a cambiarsi mentre Carter andava nella caverna.
-dove vai?- chiese
-non posso certo uscire dalla porta- rispose lui sparendo alla sua vista.

Locazione: Tribunale di Gotham
Giorno: 12 giugno
Ora: 11:02 (ora locale)

-colpevole!- disse il giudice guardando l'uomo sotto di sè.
-ma non l'ho uccisa io!- disse lui.
Bruce guardò l'uomo, sapeva che Leonard era colpevole, aveva lasciato una camera e l'aveva visto uccidere la moglie in una registrazione.
-prossimo, Bruce Wayne e figli- disse il giudice mentre il milionario entrava nella stanza, notando come vari membri della Lega della giustizia, in abiti civili, erano dietro di lui a supportarlo; notò inoltre l'assenza di Carter.
Si sedette al tavolo e arrivarono tre avvocati a difenderlo.
Nonostante chi nella lega, Bruce aveva preferito farsi difendere da persone esterne così se perdeva non erano eroi a prendersene la colpa e se vinceva non si montavano la testa.

Locazione: Tribunale di Gotham
Giorno: 12 giugno
Ora: 14:49 (ora locale)

-abbiamo discusso signor Wayne, nonostante le immagini mostrate dal Cavaliere di Arkham non abbiamo prove vere, pertanto lei e la sua familglia sarete sotto sorveglianza per un tempo di tempo indefinito- disse il giudice -prego abbiamo terminato- aggiunse invitandoli a congedarsi.

La famiglia Wayne stava per lasciare l'edificio quando una bomba fumogena esplose.
-chi l'avrebbe detto che avrei ucciso Batman- disse la voce di sportsmaster mentre questi estraeva una spada da kendo in metallo.

La stava per dare su Bruce quando un rampino partì alle sue spalle prendendo le mani e tirandole indietro -non oggi- disse una voce alle sue spalle.
Lui si girò e guardò -due pipistrelli?- chiese notando le corna, il mantello e il simbolo.
-no, hanno solo accusato l'uomo sbagliato- disse "Batman" dandogli un pugno in faccia con la destra e poi un montante in pancia con la sinistra.
Sportsmaster gli provò a turare un colpo  orizzontale ma la spada si incastrò tra le lame dell'avambraccio del pipistrello che con la mano libera lo disarmò per poi muovere il busto di novanta gradi per lanciare via la spada.

Bruce guardava questo "batman" stupito.
Soprattutto dal fatto che avesse preso una tuta vecchia e l'avesse modificata.
Aveva preso una tuta completamente nera sostituendo il simbolo da pipistrello e aggiungendo una copertura alla bocca e degli artigli alle dita che estrasse dopo aver tirato via la spada.

Sportsmaster prese una spada da scherma e tentò un fendente ma l'inaspettato avversario bloccò l'arma tra gli artigli delle dita mettendole a croce in diagonale per poi stringere le mani e allontanandole distruggendo l'arma infine caricò sull'avversario atterrandolo prendendogli le spalle con le mani, ritraendo gli artigli e dandogli dei precisi pugni in faccia che finché non perse conoscenza poi si voltò verso il giudice -credo abbiate preso il pipistrello sbagliato- disse per poi lanciare una granata di fumo e sparire.

Locazione: ???/???
Giorno: 12 giugno
Ora: 19:37 (ora locale)

-AVEVI DETTO CHE ERA BRUCE!- disse l'Enigmista al Cavaliere guardandolo attraverso lo schermo che li separava.
-Nigma, Nigma, Nigma. È lui-
Fu la risposta detta da dietro la maschera azzurra
-leggendo il giornale non mi pare proprio- rispose lui
-ti facevo l'intelligente dei due- si sentì in tono di sfida
-cone osi?!?- chiese irato Edward
-ti farò una domanda: conosci la parola alleati?-
Il castano ci pensò respirando piano -hai ragione... dovremmo smascherarli in diretta- disse l'Enigmista -ci vedremo oltre lo schermo per quella occasione- continuò
-ottimo- disse il Cavaliere chiudendo la comunicazione.