•Three•

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E quando i suoi occhi incrociarono i miei fece uno dei suoi sorrisi mozzafiato che, da sempre anche solo nei ricordi, mi facevano battere il cuore a mille...

"L-Louis?" era appena suonata la campanella di fine lezioni, mi avvicinai a lui mentre stava rifacendo la cartella

"Ehy Mavis... emh come va?" si gratto' la nuca in segno di imbarazzo, lo faceva sempre

"Come va? Davvero hai il coraggio di chiedermi un insulso "come va" quando sono tre anni che sei sparito? Mi avevi promesso che ci saresti sempre stato e invece... sei andato via" mi pentii poi di avegli quasi gridato in faccia, quando una lacrima gli rigo' la guancia

"Mi-mi dispiace, è che per problemi di lavoro mio padre ha deciso di trasferirsi temporaneamente a Liverpool e inizialmente sono rimasto con lui... poi ho visto che mi mancava questo posto, mi macavi tu e allora sono tornato... mi dispiace di non avertelo detto, non volevo farti soffrire..."  mi guardò con quei suoi occhioni e non potei fare altro se non perdonarlo

"Peccato che ho sofferto lo stesso... comunque, ora sei tornato ed è questo che conta. Mi sei mancato Lou" aggiro' il banco e mi abbraccio' così stretta che riuscivo a malapena a respirare.

Ma infondo "che importa se un abbraccio ti rompe le costole quando ti aggiusta il cuore?" Ed era vero, non mi importava niente, se non riabbracciarlo di nuovo, dopo tanto tempo.

Nelle sue braccia mi sentivo come a casa e non mi sarei mai voluta staccare da lui. Però a tutto c'è una fine. Ci accorgemmo che si era fatto davvero tardi e corremmo come due scemi per arrivare all'entrata della scuola, dove ci salutammo per poi andare ognuno per la sua strada

"Ci vediamo domani alle 8 sotto il pesco, nel giardino sul retro.. ti aspetto lì ok?" Lo minacciai con lo sguardo tentando di essere spaventosa, ma non servì a niente perché si mise a ridere e annuì alla mia domanda, feci finta di offendermi e girai la testa dall'altra parte

"Ok ok a domani, dai non farmi il broncioo, scusaa" feci un sorrisetto e girandomi non mi accorsi che si stava avvicinando per lasciarmi un bacio sulla guancia e ci baciammo, a stampo ovviamente.

Feci qualche passo indietro con le guance che mi andavano a fuoco e il cuore che batteva veloce nel petto, abbassai lo sguardo e quando lo rialzai lo vidi ancora fermo lì, con gli occhi puntati nei mei e il labbro inferiore tra i denti.

Annullo' la distanza tra i nostri corpi e mi bacio', stavolta sul serio. Le nostre labbra si modellavano tra loro in una maniera stupenda e pensai di svenire stesso lì, se non ci fossero state le sue braccia a sorreggermi. Quando ci staccammo gli passai una mano tra i capelli mentre lui mi sorrideva con le labbra rosse e leggermente gonfie.

Mi lasciò andare e sorrise un ultima volta prima di correre a casa, girandosi solo per lanciarmi un bacio volante che afferrai ridendo...

******

Avevo sempre sognato questo momento, il momento in cui Louis Tomlinson mi avrebbe baciato.

Mi era sempre piaciuto, dalla prima volta che lo vidi in quel parco a giocare a pallone e la mia 'cotta' per lui non si era mai affievolita, anzi, si era ingigantita ancora di più.

Tornai a casa con il cuore che ancora correva veloce nel petto e il suo sapore sulle labbra, era il mio primo bacio, e non avrei potuto desiderare niente di meglio.

Era il mio migliore amico, ma sapevo che per me, sarebbe stato sempre qualcosa di più...

Ero innamorata di Louis Tomlinson.

Nobody compares to you || Louis Tomlinson ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora