~now~Mavis'pov
Dopo dieci anni dal mio trasferimento qui in America, mi sembra quasi surreale il pensiero di tornare a quella che era la mia casa, la mia città, quel posto che ho cercato di dimenticare, anche troppe volte...
Dopo aver finito la scuola all'età di diciannove anni, i miei -perché si, ormai posso considerare Sam mio padre- volevano che io e mia sorella, Grace, lavorassimo nella loro stessa azienda, anche se un motivo ben preciso non c'era. Grace non la pensava diversamente da me, eravamo praticamente gemelle, anche lei ha fatto il mio stesso percorso perché, a parole sue "non voglio fare la mantenuta per il resto della mia vita e visto che non so fare niente, seguirò la mia adorata sorella" e cosi' è stato.
Abbiamo lavorato nell'azienda dei nostri genitori per due anni buoni, finché non venimmo notate, circa un annetto fa, da un'agenzia di moda abbastanza famosa che cercava nuove stiliste. Io e Grace accettammo senza pensarci due volte e iniziammo questo nuovo lavoro.
Adesso sono contenta, a distanza di un anno posso considerarmi felice di questa piega che ha preso la mia vita.
Città da sogno, lavoro che ho sempre desiderato... non mi manca niente... o forse si?Grace's pov
In tutti questi anni, non c'è stato giorno in cui Louis non mi scrivesse per sapere di Mavis. Ero, e sono, il suo portavoce, se così si può dire.
Voleva sapere tutto, come stava, cosa faceva, ci mancava solo che mi chiedesse quante volte andava al bagno... È disperato, non vuole farlo vedere ma io so che è così.
Gli manca, disgustosamente troppo, ma lei non ne vuole sapere niente. A detta sua Louis è un "capitolo chiuso" ma io non ci credo per nulla.
Ieri, mentre uscivo dal nostro ufficio, è arrivata quella notizia che, forse, cambierà tutto...
Erano le sette di sera, l'ora di chiudere era ormai vicina ma il capo non ne voleva proprio sapere di andarsene."Abbiamo avuto dei problemi con dei soci a Londra e voi mi dite di restare calmo?!" La voce del mio capo, il sinor Smith, risuono' per tutto il piano così mi avvicinai per capire meglio..
Due stilisti erano andati via e avevano bisogno di un rimpiazzo in breve tempo e Smith, proprio per questo, stava andando in paranoia.
Mi venne un'idea, sperai solo che Smith mi accontentasse, per così dire.
Bussai al suo ufficio
"Signor Smith, ho saputo che ha bisogno di rimpiazzi in Inghilterra. Mi chiedevo se potessimo esservi utili io e la Brown per questa situazione..." dietro la schiena incrociai le dita affinché accettasse e per poco non urlai quando
"Idea geniale Collins, idea geniale! Vi farò procurare subito i biglietti aereo così dopodomani potrete già partire. Non so come farei senza di voi, siete le mie salvatrici"
"Ma si figuri, lo facciamo con piacere. A domani Signore e grazie" mi guardò con una faccia stranita ma non gli diedi il tempo di replicare, ero già uscita fuori saltellando.
Il mio piano avrebbe funzionato e nessuno mi avrebbe impedito di rendere la mia sorellina felice di nuovo...
Mavis oggi ha il giorno libero, quindi devo andare da sola, ma meglio così. Lei non sa ancora niente e se venisse manderebbe a rotoli tutto.
Entro nell'ufficio e il Signor Smith mi viene in contro con una busta chiusa in mano
"Ecco a lei Collins, è tutto prenotato, mancate solo voi. Oggi le lascio la giornata libera, la recupererà a tempo debito. Fate buon viaggio e mi saluti la signorina Brown"
Detto questo si gira e se ne va mentre io esulto mentalmente. E non solo per la giornata libera...
Mavis'pov
Sono in camera mia a sistemare il disordine di Grace quando lei, come una furia entra nella stanza e mi si butta addosso. Non doveva essere in ufficio?
"Cosa ci fai qui? Il lavoro?" Sorride sorniona e mi sventola una busta davanti agli occhi
"Indovina un po' chi parte per Londra domani?" La guardo confusa e lei sbuffando si siede sul letto e comincia a parlare
"Allora, domani, dobbiamo prendere un aereo per andare a Londra. Servono rimpiazzi per il nostro settore e ho pensato che ci avrebbe fatto bene staccare un po' da San Francisco, quindi mi sono proposta, anzi, ci siamo proposte e domani andiamo lì."
La fisso allibita, come ha potuto fare una cosa del genere senza chiedermelo?
Sto per replicare quando lei mi interrompe
"Non fare storie, fai le valigie e preparati. Il viaggio sarà lungo."
Se ne va lasciandomi così a contemplare quella busta...
Grace's pov
A: Tomlinson
《 Stiamo tornando a Londra. Ringraziami per questo e cerca di fare la cosa giusta, per una volta... A domani 》
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Nobody compares to you || Louis Tomlinson ||
FanficE penso di essermelo immaginato, quando si avvicina e spostandomi i capelli dalla fronte, sussurra quella che era la nostra frase, mia e sua soltanto, di nessun altro... "Nessuno può paragonarsi a te"