Ricordo bene che prima di addormentarmi e cadere in un sonno profondo, notai Grace, seduta vicino a me, che mandava un messaggio a Louis...《 E comunque, sei un coglione, stiamo partendo sul serio per l'America e l'hai lasciata per una stronzata, oltretutto non vera. Spero ti pentirai di quello che le stai facendo passare e che capirai di aver agito in modo sbagliato, non credendogli. 》
La risposta arrivò dopo pochi secondi
《 Lo so, so che state partendo e so di essere stato un idiota a non crederle e mi dispiace, mi dispiace tantissimo l'ho capito solo troppo tardi. Posso rimediare, lo giuro! 》
《 È troppo tardi. Siamo già sull'aereo. Avresti dovuto pensarci prima, dato che -molto probabilmente- non la rivedrai mai più. Dimenticala e non cercare di metterti in contatto con lei, perché non si merita di soffrire per uno come te. Addio Tomlinson 》
Non gli diede tempo di rispondere che spense il telefono e si girò dalla mia parte e di scatto chiusi gli occhi, fingendo di dormire
"Non ti preoccupare, andrà tutto bene, te lo prometto. Nessuno ti farà più del male..." mi lasciò una carezza, dopodiché mi addormentai.
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Dopo una decina di ore arrivammo e una volta scesi dall'aereo mi guardai intorno e sospirando pensai
"Benvenuta nuova vita..." anche se, sinceramente parlando, non avevo tutta questa voglia di cominciare questa 'nuova vita'.
Mia madre e il padre di Grace avevano comprato una villetta sulla costa, e la cosa non mi dispiaceva affatto.
Almeno qualcosa di buono c'era...
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Arrivò agosto e finalmente ci fu il matrimonio. Ero felice, anche se c'era sempre quella tristezza nel petto che sapevo non se ne sarebbe mai andata, perché lui mi sarebbe sempre rimasto nella mente, sarebbe sempre rimasto un pezzo del mio cuore, quello più importante.
Mi scordai del messaggio che aveva mandato Grace a Louis, e più di una volta provai a chiamarlo.
Ormai come una cantilena mi rimbombava nella testa la stessa frase della segreteria
《 Il numero da lei selezionato é al momento irragiungibile o inesistente. Le preghiamo di riprovare più tardi... 》
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Il mese di agosto passò ed arrivò settembre, così come l'inizio della scuola. Era tutto diverso, le abitudini erano completamente differenti da quelle di Doncaster. Ma infondo, stavamo parlando di San Francisco, cosa potevi aspettarti di diverso?
Era bello però, questo c'è da ammetterlo...
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Passavano i giorni e la nostalgia tornava a farsi sempre più vivida nei momenti peggiori, nei momenti in cui non hai nemmeno la forza di alzarti dal letto e dire "oggi è un nuovo giorno, diverso da ieri e diverso da domani". Ormai sorridere era diventato difficile, sempre di circostanza.
Ma quel giorno arrivò, il giorno in cui decisi di lasciarmi tutto alle spalle e di "dimenticare" quello che era stato e che non sarebbe più esistito. Era arrivato il momento di strappare le pagine e scriverne di nuove, di cambiare prospettiva e iniziare un nuovo capitolo.
La mia decisione l'avevo presa e niente e nessuno mi avrebbe fatto tornare indietro...
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Nobody compares to you || Louis Tomlinson ||
FanfictionE penso di essermelo immaginato, quando si avvicina e spostandomi i capelli dalla fronte, sussurra quella che era la nostra frase, mia e sua soltanto, di nessun altro... "Nessuno può paragonarsi a te"