•Two•

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Passò qualche anno, nei quali Louis non veniva più a giocare con me. Non lo vidi più in giro, finché non arrivò il primo giorno di scuola media...

Avevo 11 anni ed ero abbastanza spaventata dall'inizio della scuola. Come sempre, ero da sola, poiché non avevo amici e l'unico che avevo era sparito.

Mi recai al secondo piano di quell'immenso edificio ed entrai nella classe in cui ero stata assegnata. Inizialmente tutti mi guardarono e nella mia testa pensavo "mamma, cominciamo bene" e mi sentivo parecchio a disagio.

Trovai un posto vicino ad una ricciolina che guardava fuori dalla finestra come concentrata su qualcosa al di là del vetro. Quando per sbaglio feci sbattere la cartella blu sul banco lei si girò con gli occhi sbarrati per lo spavento, ma dopo vedendomi così impacciata, mi sorrise e allungò una mano per presentarsi

"Piacere, sono Grace Collins " ricambiai la stretta e sicura di me come non lo ero mai stata dissi

"Mavis, Mavis Brown" mi sorrise di nuovo facendo comparire le fossette, per poi dirmi

"Sai io sono nuova di qui, mi sono trasferita due giorni fa da Londra e non conosco nessuno... tu vuoi essere mia amica?" Io ovviamente felice di aver finalmente trovato qualcuno 'solo' come me, sorrisi raggiante

"Certo, anche io non ho amici, ne avevo uno, però poi è sparito, non l'ho più visto, da quasi tre anni mi sembra..." mi rattristai un po' a quel pensiero, ma lei mi rassicuro'

"Dai non ti preoccupare, forse ritornerà e tornerete ad essere amici come prima" non fece a tempo a dire nient'altro che il prof di italiano entrò in classe.

"Allora, facciamo l'appello, così ci conosciamo un po mh?" Tutti annuimmo e lui cominciò a chiamare i ragazzi per cognome in ordine alfabetico ed io ero la quarta

"Brown Mavis?" Alzai la mano sussurrando un "presente" e voltando la testa di scatto quando un libro cadde sul pavimento.

Un ragazzo, seduto all'ultimo banco con un ciuffo di capelli castani a coprirgli gli occhi, si era bloccato e mi fissava con il braccio allungato per tentare di prendere il libro caduto.

Mi ricordava vagamente qualcuno...

******

Quando il prof arrivò alla lettera "T" e pronunciò quel cognome capii che ci avevo visto giusto, quel ragazzo era

"Tomlinson Louis?" Sicuramente i miei occhi brillarono, lo facevano sempre quando si trattava di lui e socchiusi la bocca, era diventato bellissimo... non che non lo fosse già da prima, intendiamoci.

Con quegli occhi blu come l'oceano e i capelli sempre in disordine che lo facevano sembrare ancora un ragazzino nonostante i suoi quasi 14 anni. Non sapevo era stato bocciato due volte...

Alzò la mano quasi svogliagamente senza neanche rispondere.

E quando i suoi occhi incrociarono i miei fece uno dei suoi sorrisi mozzafiato che, da sempre anche solo nei ricordi, mi facevano battere il cuore a mille...

Nobody compares to you || Louis Tomlinson ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora