Un pomeriggio "speciale"

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-Mi hai distratta entrando…allora com’è andata?-

Prese le presine in mano e buttò via il contenuto carbonizzato dalla pentola; a prima vista sembra volesse fare roastbeef…credo…

-Vale? Ci sei?-

-Eh? A si scusa mamma stavo AMMIRANDO il tuo piatto. No, niente di che, ho fatto amicizia con dei miei compagni di classe, ho conosciuto i prof e la preside ed oggi pomeriggi esco con Anna…-

Mi interruppe – E a chi hai chiesto?-

-Posso uscire con Anna oggi pomeriggio mamma?-

-Avete compiti?-

-No mamma! Il primo giorno di scuola…-

-Va bene, ma fino alle cinque devi badare a Giovanni e Stefania, tuo padre ha chiamato ed ha un congresso che finisce per le quattro e trenta…tempo di tornare…t’accontenti?

-Si si perfetto grazie mamma!!-

-Prego prego, ora esco, compro qualcosa di commestibile…i bimbi sono di la raggiungili e guarda con loro Beffa Big-

Non risposi. Sapevamo entrambe che non potevo oppormi alla vista di quel cartone demenziale con i miei due fratellini gemelli di 5 anni; Stefania e Giovanni; con i quali non avevo niente in comune tranne i panini al cioccolato a merenda. Mi limitai semplicemente a guardarla; mi fece un sorriso ironico ed uscì.

Raggiunsi i miei cari fratellini in salone e, proprio come mamma aveva detto, erano incantati davanti alla TV a guardare Beffa Big…come facevano a guardarlo non lo so neanch’io…

-Ciao mostriciattoli-

-VALE!!- gridò Stefi saltando di sopra. Giovanni non mostrava interesse verso di me così gli passai la mano davanti al viso – Ti ho salutato-

-Ciao.- mi rispose con freddezza.

-Che succede?- chiesi cercando di togliermi Stefania dalla gamba

 –Togliti sanguisuga!- le dissi con tono scherzoso e lei si mise a ridere poi mi sussurrò – E’ arrabbiato perché sta mattina non avete giocato insieme- Probabilmente Giovanni sentii ogni cosa perché si alzò e tirò un pizzicotto a Stefania – Dovevi fare silenzio!-

-AHIA!- Stefania si mise a piangere…è impossibile da gestire quando piange…la feci alzare dalle mia ginocchia e andai nell’altra stanza con Giovanni

-Allora qual è il problema?- gli chiesi

- Nessuno. Tutto bene.-

-Pff…chi credi di imbrogliare bimbetto- gli diedi un colpetto affettuoso in testa – Dai parla-

-Stamattina te ne sei andata così; non mi hai neanche svegliato per giocare con i nostri cereali i CIOCCO-REX…te ne sei andata via senza di me…- gli scese una lacrima. Mi si addolcì lo sguardo e lo abbracciai –Giovi…avevo scuola…non potevo certo portarti con me…e non ti ho aspettato per la colazione perché sei un poltrone…mi avresti fatto fare tardi…facciamo così: Oggi fino a che arriva papà alle cinque stiamo assieme e ci mangiamo i ciocco-rex…vabene?-

Tirò su con il naso e lo strinsi più forte e stavolta ricambiò – E dato che vado al centro commerciale ti porto un bel regalo…vabene?

-OK perfetto!- mi rispose con un sorriso tutto denti

-Ti riprendi in fretta eh?-

- Già…ahahah - rispose grattandosi la testa e abbracciandomi di nuovo. In quel momento Stefania ci vide e corse verso di me abbracciandomi anche lei da dietro. Quando mi lasciarono Giovanni abbracciò solo la sorella – Scusa per prima, non avrei dovuto farti male. Ero arrabbiato, mi dispiace.-

Mi chiamo Valentina...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora