"E' tutto perfetto. Mi trovo in spiaggia. Indosso il mio vestito rosso preferito; quello con un po' di strass luccicanti. Il panorama è meraviglioso. Navi che vengono, che vanno via; si vede anche il faro dell'altra sponda. E' tutto illuminato. Ogni singola cosa sembra sprizzare felicità da ogni parte, ma quella che sprizza veramente felicità sono io. Sono seduta ad un tavolo poco distante dalla riva del mare. Ci hanno appena portato le pietanze: vongole e pesce spada: il mio piatto preferito. Ah si...ho detto ci...sì..è vero non sono sola, non sono con la mia famiglia e neanche con le ragazze della pallavolo. Sono con lui, il ragazzo poco più alto di me di 5-6 cm..quello con i capelli corti castani e con quei profondi occhi neri...si...sono con Matteo.
Siamo seduti a questo tavolo da circa quarantacinque minuti; è stato un vero "gentiluomo" con me, come in questo periodo si vedono solo nei film. Stiamo chiacchierando, ma non capisco neanch'io di cosa...sono su di giri...
Finiamo la nostra portata chiediamo il conto ed il mio accompagnatore paga la cena. Ci alziamo e, sotto braccio con Matteo, torniamo sulla strada lasciando la spiaggia e il suo splendido panorama.
-Ti sei divertita?- mi chiede
-Mi sto ancora divertendo- rispondo sorridendo.Ricambia. Cavolo, quel sorriso. E' a dir poco fantastico. E' sincero, speciale, unico...
-Ti va un gelato?-
-Certo, con piacere.- mi rannicchio ancora un po' al suo braccio per colpa dell'umidità che mi causava dei brividi su per la schiena. Continuiamo a camminare fino a raggiungere la gelateria dove prendiamo due coni al cioccolato. Me ne porge uno e paga, anche sta volta, per tutti e due. Ci avviamo nel parco con i nostri due coni in mano. Troviamo una panchina libera e ci sediamo. Ho abbastanza freddo. C'è così tanta umidità che mi si sono già gonfiati i capelli e tutti i miei sforzi per fare i ricci perfetti andaro in fumo. Ho i brividi dietro la schiena e, a causa del mio leggero vestitino rosso completamente smanicato, cominciano anche a sbattermi i denti. Matteo se ne accorge; si toglie la giacca e me la mette sulle spalle, infine mi abraccia per farmi riscaldare. Appoggiai la mia guancia sul suo petto e mi accoccolai il più possibile.
-Mi piace stare così...qui con te...- dico con un fil di voce
-Anche a me...- appoggia la sua testa sulla mia.
Il parco era illuminato. C'era tanta gente anche se era tarda sera. Mi rannicchio ancora un po' per via del colpo di vento che arriva improvvisamente. Matteo mi stringe ancora più forte.
-Tutto apposto?- mi chiede
-Si si...tutto bene-
Non parliamo più di tanto...quell'abbraccio è meglio di mille parole. siamo lì, uno accanto all'altra ed è tutto perfetto. Matteo si gira, mi guarda
-Sei bellissima.-
Sorrido imbarazzata e abbasso lo sguardo. Solo Anna alle medie e i miei mi avevano detto una cosa simile. Prende con due dita il mio mento e lo alza.
-Non vergognarti, sei splendida. Non stare dietro delle guancie arrossate per l'imbarazzo. Mostra i tuoi occhi nocciola e il tuo sorriso perfetto. Non hai motivo di nasconderti...togli al mondo una vista splendida.-
Non riesco a smettere di sorridere, ma stavolta non posso abbassare lo sguardo; lo guardo;:è lì a fissarmi con i suoi occhi neri e mi tiene il mento per non farmelo abbassare.
-Io...- mi limito a dire questo...non trovo altre parole da poter dire..non so cosa rispondere...mai affrontata una conversazione del genere. Continuo a sorridere e, stavolta, ricambia anche lui. In questo preciso momento partono gli idranti automatici del parco. Ci bagnamo tutti. Tutti gli sforzi per essere perfetta per questa serata...tutti sciolti in quattro secondi...vorrei scappare e sotterrarmi in qualche buca lontana da qui. Mi si illuminano gli occhi. Si, sto per piangere...
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Mi chiamo Valentina...
Teen FictionValentina Sbignanti è un'adolescente entrata in primo liceo con Anna, la sua migliore amica. Affronterà molti imprevisti, litigi , cambiamenti e nuove emozioni. Ma Valentina non si arrende e anche quando tutto sembra perduto continua a lottare insie...