VIII

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Non sapeva se sarebbe stata in grado di dimenticare, ma sapeva che avrebbe fatto qualsiasi cosa per non esistere nella vita di lui.
"È meglio così! Per lui!", pensò Elen mentre passeggiava nel piccolo boschetto nascosto dietro la Terra dei morti.
Quel boschetto l'avevano scoperto assieme quando erano piccoli .
Ogni cosa anche la più insignificante ti può rompere l'anima se per te è importante.

<<Dov'è Elen?>>, vuole sapere Cristian da Ginevra.
<<Non lo so. Perché continuate così? Se stare vicini state male, allontanatevi. Prendete strade diverse.>>.
<<Ti prego, dimmi dove si trova.>>.
<<Cri! Fino a qualche ora fa stava qui con me, poi se n'è andata. Non so dove. Ma mi ha detto che sarebbe stata lontana da te.>>, disse Ginevra guardando Cristian preoccupato.
<<Perché?>>.
<<Secondo lei è meglio per te.>>.
<<Come fa a sapere cosa è meglio per me?>>, domandò retoricamente prima di salire in macchina e sfrecciando a gran velocità sulla strada.

<<Finalmente!>>, esclamò Cristian vedendo Elen seduta sul tronco. Il loro tronco. Il tronco con i loro nomi.
<<Come mi avete trovato?>>, domandò lei sorpresa saltando in piedi pronta ad andarsene da lì.
<<Ti ho trovata!>>, disse lui avvicinandosi a lei.
<<Devo andare!>>.
<<Dove? Perché? Perché pensi che senza te starei meglio? Perché pensi che mi sia rovinato la vita sposandoti?>>, era esploso, non c'è l'aveva fatta a rimanere calmo.
<<Devo andare!>>,, esclamò lei cercando di allontanarsi da lui.
Lui sapeva che lei era molto cocciuta. E se aveva qualcosa in mente nessuno l'avrebbe fermata.
<<Elen!>>, il suo tono di voce si era abbassato pronunciando il suo nome,<<Rispondi ad una domanda.>>, non solo la voce tremava, adesso tremava anche il suo cuore,<<Mi ami?>>.
Una domanda che feriva entrambi.
<<No.>>, rispose lei.
<<Perché sei scappata?>>.
<<Perché...perché...>>, non sapeva cosa inventarsi, se avrebbe detto la verità sarebbe venuta allo scoperto. E non poteva permetterselo.
<<Sei innamorata?>>.
<<Sì.>>.
<<Cercherò una soluzione per farti stare con la persona che ami. Però devi avere pazienza. Ti prego , ritorna a casa.>>, propose lui prendendo la mano di lei nella sua e dirigendosi alla macchina.

Durante il tragitto verso la loro casa nessuno dei due parlò.
Arrivati a casa trovarono Ginevra ad aspettarli.
<<State bene!>>, esclamò Ginevra felice.
<<Vi lascio sole!>>, esclamò Cristian prima di salire nella camera.
Voleva stare solo. Solo con le sue paure. Solo con i suoi dubbi. Solo con le sue domande senza risposta.
La sua solitudine non durò più di dieci minuti.
<<Posso entrare?>>, domandò Elen.
<<Entra!>>.
<<Scusatemi ma vi volevo dire una cosa.>>, balbettò lei.
<<Dimmi!>>, la invitò lui a continuare.
Ma lei aveva troppa paura.
Le lacrime iniziarono a rigarle il volto.
<<Scusatemi!>>, disse prima di uscire di corsa dalla camera.
<<Elen! Aspetta!>>, l'ha chiamava, ma lei non si fermava.
Continuò a correre finché non cadde a terra.
<<Stai bene?>>, gli domandò lui preoccupato.
<<Sì.>>, rispose evitando di guardarlo, <<Scusatemi, ma devo andare!>>.
<<Mi odi così tanto?>>, vuole sapere lui non capendo più Elen.
Nessuno dei due si capivano più.
Avevano paura di loro stessi.

Eravamo amici e adesso....? [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora