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Il Principe Cristian e la Principessa Elen erano migliori amici sin dall'infanzia nonostante fossero l'opposto dell' altro.
<< Tra un po' compierai diciotto anni. Dopo la festa sicuramente ti dovrai sposare.>>, esclamò Cristian guardando dalla finestra, le soffici nuvole grigie pronte a far cadere la pioggia.
<<Io mi voglio sposare per amore e non adesso.>>.
<<Hai sentito pure tu quando ti dovrai sposare, cioè dopo la festa dei tuoi diciotto anni.>>.
Cristian non riusciva a capire dove volesse arrivare con questo discorso.
<<Non mi sposerò con il primo che capita e non mi sposerò fra qualche giorno.>>, urlò Elen guardando sua cugina Sofi .
<<Lo so che non ti sposeresti con il primo che capita, ma pensavo che come Thomas ti abbia invitata alla festa dei Greens...>>, disse Cristian.
<<Ti sbagli. Non ho accettato l'invito di Thomas, ma tu andrai in compagni di Sofi.>>, sussurro' Elen.
Cristian di fronte all'affermazione dell'amica si sentiva come se avesse fatto qualcosa di sbagliato. Non sapeva cosa dire, perciò prese a suonare il piano ed Elen ha leggere il libro tra le mani.

Erano tutti nell'enorme salone scintillante a divertirsi. Il grande lampadario giallo oro brillava sopra le teste degli invitati. Ma lo sguardo di Cristian non era rivolto a nessuna dama presente nel salone o altro oggetto, se non a lei. Non riusciva a non guardare lei. Con i suoi capelli neri raccolti con la spilla che le aveva regalato lui. Con il vestito blu che le avvolgeva le sue forme. Proprio non riusciva a non guardarla. Cristian non capiva il fastidio che provava quando qualcuno invitava Elen a ballare.
Si sarebbe dovuto divertire alla festa dei Greens e non stare in quello stato di nervosismo.
<<Cristian!>>. L'ho chiamò Sofi rimproverando il suo partner della disattenzione nei suoi confronti, <<Cosa guardi?>>.
<<Niente! Vado un attimo fuori.>>, rispose Cristian.
Aveva bisogno di un po' di aria.
Voleva ...non sapeva neanche lui cosa volesse.
<<Stai bene?>>, gli domandò Elen, avvicinandosi a lui.
Cristian non riusciva a guardarla. Non riusciva a parlare perciò fece segno di Sì con la testa.
Elen sapeva che qualcosa turbava il suo amico.
<<Elen?>>.
<<Dimmi.>>.
<<Mi congedi il prossimo ballo?>>, le domandò Cristian.
Elen rimase sorpresa dalla sua richiesta, però accettò: <<Sì. Andiamo, allora!>>.
<<Voglio ballare su questo terrazzo. Si sente la musica.>>.
<<Va bene!>>, acconsentì Elen.
Cercava di capire cosa avesse Cristian. Non era il solito Cristian.
Quella sera Cristian ed Elen si sentivano soli e cullati dalla musica.
<<Ahi!>>, esclamò Cristian dopo che il suo piedi fu schiacciato da quello di Elen.
<<Scusami! Sai che non sono brava a ballare.>>, disse Elen cercando di allontanarsi da Cristian. Ma lui non lasciò la presa attorno alla vita di lei. Non voleva perdere quel contatto. Non voleva perdere quel momento.
<<Balliamo e basta.>>.

Eravamo amici e adesso....? [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora