Party hard.

7.8K 246 20
                                    

Salì in macchina velocemente, si sentiva terribilmente agitato. "Alec, tutto ok?" chiese Izzy notando la sua faccia rossa fuoco, le goccioline di sudore ai lati della fronte e le mani che giocherellavano con la borsa di Clary affianco a lui. Lui annuì, fece un respiro profondo e decise che fosse il momento di darsi una calmata. 


Nel frattempo al loft di Magnus la gente cominciava ad arrivare. La cucina era piena di bottiglie di alcol di ogni tipo, luci stereoscopiche illuminavano la casa e la musica altissima sembrava spaccare i muri. Magnus aveva messo annunci ovunque riguardanti quella festa, chiunque era invitato. Ovviamente il suo piano era far arrivare l'invito a quel ragazzo che non riusciva a togliersi dalla testa. Quello sguardo innocente e allo stesso tempo pieno di desiderio, quella voce profonda e così sexy.. 
Magnus quella sera indossava dei pantaloni in pelle molto stretti, senza intimo come da suo solito, e una camicia rosso mogano aperta fino all'elastico dei pantaloni. Le numerose collane impreziosivano il suo torace, i braccialetti ai suoi polsi scintillavano come non mai. 


"Non verrà Mag" disse una voce dietro di lui. Lo stregone si girò e vide Raphael, capo clan dei vampiri di New York. "Si, verrà, devo solo aspettare" rispose sicuro di sé. "Mag, è venuto sotto casa tua ubriaco, sarà così imbarazzato che anche se si ricordasse il tuo nome di sicuro non si presenterebbe qui.". Magnus si allontanò subito, non aveva intenzione di incupirsi inutilmente. Effettivamente il vampiro non aveva tutti i torti. Aveva senso il suo ragionamento. Afferrò una bottiglia di Jack Daniel's e si buttò tra la gente a ballare. Non si sarebbe fatto rovinare la serata da un Nephilim.

"Alec, se ti muovessi magari.." disse Jace con il suo solito tono di sufficienza. Alec era fermo, immobile, sul sedile della macchina, quasi pietrificato. Lo guardavano tutti in attesa di un suo segno di vita. Jace si rendeva conto perfettamente che qualcosa non andava. Il biondino si girò verso Izzy, la quale capì immediatamente. Salì in macchina e chiuse la portiera. "Che succede?" chiese appoggiando la mano sulla spalla del fratello. Lo shadowhunter non era abituato a parlare molto di sè, ma si sentiva troppo agitato per tenere tutto dentro. Tutto d'un fiato, raccontò alla sorella l'imbarazzante esperienza della sera prima. 

"Alec, ma è bello che ti piaccia qualcuno" disse lei sorridendogli. "Lui non mi piace" protestò Alec con una faccia disgustata. Izzy lo fulminò con lo sguardo. "Ok, forse un po', ma gli altri non devono saperlo" implorò lui.
Ci mise qualche altro minuto a convincerlo a scendere, ma ci riuscì.
Salirono le scale fino alla porta del loft e restarono meravigliati quando la portà si spalancò autonomamente grazie ad un incantesimo prontamente creato dallo stregone. 
Non passò nemmeno un minuto prima che Alec si sentisse inevitabilmente fuori posto.

(Canzone consigliata: "Sweat", di Snoop Dogg)

Il fumo artificiale rendeva l'aria irrespirabile, la musica altissima disorientava gli invitati, ubriachi, ammassati a ballare in mezzo alla pista. Izzy non ci pensò due volte e si gettò nella ressa. Jace e Clary si avvicinarono alla zona bar e Alec come sempre rimase da solo.

 "Drink?" chiese una ragazza vestita da coniglietta sexy con in mano un vassoio pieno di cocktails. La vocina nella testa di Alec diceva "No, non bere, non bere, non bere..". "Si, grazie" disse lui afferrandone uno. Lo bevve tutto d'un fiato. "Molto meglio, coraggio liquido" pensò. Si sentì leggero, i suoi piedi sembravano sollevarsi da terra. La sua testa girava, mentre ne afferrava un altro. 

Un ragazzo intanto aveva iniziato a spruzzare acqua ovunque con una pompa collegata ad un rubinetto del bagno e dai soffitti iniziavano a cadere mille bolle di sapone. L'effetto era bellissimo, era come se piovesse al chiuso, ma l'acqua era calda e la schiuma rendeva l'atmosfera magica. Il pavimento era ormai diventato una vasca da bagno, gli invitati erano fradici e giocavano a lanciarsi sapone. Tra luci e schiuma, il tutto era ancora più confuso di prima.

Touch Me.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora