Just do it.

6.5K 206 33
                                    

Prese il telefono e rispose alla chiamata.

Izzy: Alec, tutto bene? Non ti abbiamo più visto e abbiamo immaginato avessi di meglio da fare che tornare a casa.. magari con..

Alec: Non avevo da fare con nessuno, semplicemente non stavo bene

Izzy: Si si, immagino che ora tu stia miracolosamente meglio..

Alec: Izzy, cosa vuoi?!

Izzy: Stasera andiamo al cinema a vedere un film, Jace ha detto che è una cosa che i mondani fanno sempre, vieni?

Alec: Non ne ho voglia

Izzy: Passami un attimo Magnus, so che sei a casa sua, ho bisogno di lui


Alec con una smorfia di fastidio passò il telefono a Magnus.


Magnus: Isabelle, dimmi

Izzy: Mag, stasera con gli altri andiamo al cinema, Alec mi ha detto che viene solo se vieni tu..

Magnus: Nessun problema, io ci sono. A stasera!


Magnus diede il telefono ad Alec e gli disse "Beh allora resti da me dato che per le 8 dobbiamo andare stasera?"

Alec lo guardò stranito, "Andare dove? Non avrai mica detto ad Izzy.."

Magnus: "Io penso ci sia stato un leggero fraintendimento, comunque si le ho detto che andiamo".

Alec si alzò di scatto e sbuffando si passò le mani tra i capelli. 

"Sei vestito solo da cinque minuti e già muoio dalla voglia di spogliarti" disse Magnus avvicinandosi alla finestra. Guardando fuori si perse tra i suoi pensieri..

Lo shadowhunter alzò gli occhi al cielo.
Avrebbe dovuto tornare all'Istituto, ma non voleva. Aveva una voglia tremenda di stare lì, con lui, di continuare a provocarsi a vicenda finché uno dei due non avesse ceduto.  Pensò in ogni caso di restare lì, accettando la proposta di guardare un film insieme. 


"Certo che potevi sceglierlo un film meno triste" disse Alec sorridendo allo stregone.

"Dai andiamo a mangiare qualcosa, e comunque un po' di drama non fa mai male".

"Si ma un po', questo film faceva piangere dall'inizio alla fine, spero che quello di stasera sia meglio".

Mangiarono una pizza, ovviamente fatta importare dall'Italia, o più che altro fatta apparire.

"Non ho mai mangiato una pizza così buona!" esclamò lo shadowhunter mentre masticava.

Lo stregone soffocò una risata quando un po' di pomodoro cadde sui pantaloni dello shadowhunter.

"Viene dall'Italia, è la pizza più buona che tu possa mai mangiare! Magari un giorno ti ci porterò".

Alec rischiò di strozzarsi sentendo quelle parole.
Lo stregone voleva fare un viaggio con lui? Un viaggio loro due? Soli? Come una coppia?
Scrollò la testa levandosi quei pensieri dalla mente, dopotutto si conoscevano solo da un paio di giorni. 

"Magnus, perché ti interesso così tanto? Voglio dire, tu puoi avere chiunque.." .

"È proprio per questo che voglio te, perché sei la cosa più difficile da avere, quella per cui lottare. Tu non sei chiunque, Alexander." rispose lo stregone, accennando un sorriso. 

"T-Tu mi vuoi?" chiese Alec incredulo.

"Si, ti voglio, in tutti i sensi, non solo quello che pensi tu.. anche se, cazzo mi fai un effetto incredibile, perdo il controllo con te.. Quando respiri, quando sento il tuo cuore battere, quando guardo la tua bocca, quando ti mordi il labbro o peggio ancora quando lo lecchi. Mmmh, mi mandi fuori di testa cazzo".

Dicendo queste parole si era avvicinato a lui, la sua mano era ora sulla coscia dello shadowhunter.

Alec sentì un brivido corrergli lungo la schiena, la solita forte sensazione di calore partiva dallo stomaco, fino alla sua erezione. Aveva le gambe accavallate, per coprire il rigonfiamento ormai evidente.

"Smettila di coprirti" gli disse Magnus con voce provocante, mentre con la mano abbassava la gamba dello shadowhunter.

I pantaloni di Alec erano ormai chiaramente gonfi, e Magnus non poté fare a meno di leccarsi le labbra avidamente.

Sentiva la voglia di Alec che pulsava nelle sue vene, le sue pupille dilatate, le sue labbra bagnate.

Magnus si allontanò da lui, stava perdendo il controllo di nuovo, e non voleva sembrargli un pervertito insaziabile.

Non aveva idea che Alec nella sua testa lo voleva, anzi lo voleva con tutto il suo corpo. Voleva dargli piacere, ma non sapeva se farlo o meno.

Si alzò e andò verso di lui, esitante.

Magnus lo fissò incuriosito.

Alec lo guardò negli occhi per qualche secondo e avvicinò le labbra alle sue.

Le loro bocche si toccarono, calde, bagnate, mentre le loro lingue si intrecciavano, cercandosi a vicenda. Le loro labbra si staccavano e avvicinavano continuamente.

Le mani di Magnus erano su collo dello shadowhunter, tenendolo stretto a sè, non volendo che quella sensazione finisse.

Alec abbassò lentamente la mano dalla vita dello stregone in giù, cercando di trovare il coraggio di fare quello che aveva in mente.

Magnus capì che Alexander aveva bisogno semplicemente di una spintarella, quindi prese la sua mano e la posizionò sui proprio pantaloni.

Un gemito uscì dalla bocca dello stregone, mentre lo shadowhunter spalancò gli occhi e le sue guance diventarono rosso fuoco.

Lasciò il suo polso, stavolta non lo avrebbe guidato lui.

Alec la mosse  con delicatezza, stringendo tra le dita l'erezione dello stregone, separata dalla propria mano solo dal tessuto esile dei pantaloni. 

La strinse, e la sentì pulsare violentemente contro la propria pelle.

"Magnus.." 

Magnus continuava a fissarlo, in attesa che finisse la frase.

Lo shadowhunter era evidentemente in imbarazzo e la situazione non lo metteva esattamente a suo agio. Magnus appoggiato al lavandino, entrambi in piedi in mezzo alla cucina, con le luci puntate addosso...

Magnus capì perfettamente, insomma, anni di esperienza erano serviti a qualcosa. 

Afferrò la sua mano e lo trascinò in salotto. "Dimmi" gli disse sedendosi sul divano.

Alexander si sedette affianco a lui, "Non so come spiegartelo" gli disse il più giovane abbassando lo guardo.

Magnus mise due dita sotto il suo mento e fece combaciare i loro sguardi. "Fallo e basta allora".

Touch Me.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora