Sorprese

9 2 0
                                    

Avevo finito la notte scorsa per addormentarmi col libro in mano, avevo fatto già colazione ed ero uscita nuovamente, avevo deciso di andare al parco sapendo che tanto i miei compagni quel giorno non c'erano, e decisi di andare sulla pazzietta dove si pattina, amavo i miei pattini neri con rotelle rosse, che erano i miei 2 colori preferiti, iniziai così a pattinare guardando il parco nella sua bellezza, mi chiesi se un tipo come Eliot frequentassi parchi, ma vedendolo penso frequenti posti misteriosi o intriganti, ma questo pensiero venne contraddetto vedendolo all'entrata su uno skateboard con una maglia bianca e nera e i jeans neri strappati come si usano ora, lo guardavo incredula, e da lontano vedendolo di lato notai aveva dei dilatatori neri, ero indecisa se raggiungerlo o rimanere dov'ero, ma prima che potessi scegliere lui mi vide, sorrise e lasciò lo skate e venne da me
<< Buon pomeriggio Juvia>> sentirmi chiamare per nome mi fece salire il cuore alle orecchie, sorrisi e gli risposi
<< anche a te, non sapevo frequentassi i parchi>> mi pentì di aver detto ciò ma lui rise... dio quella risata, mi guardò e rispose
<< Sono una persona sai? anche a me piacciono i luoghi dove si respira aria sana>> lo guardai ancora un po' imbarazzata della mia affermazione
 << Vuoi mangiare qualcosa con me?>> credo di aver sgranato un po' gli occhi perchè lui rise di nuovo, ero incredula che lui mi chiedesse tale cosa, nonostante ieri mi aveva dato quella sensazione, ma non volevo far scappare tale opportunità
<< Certo volentieri, hamburgher?>> lui sorrise e mi aiuto a scendere dal palchetto, mi rimisi le mie scarpe e ci incamminammo.
Parlammo del più e del meno, sembrava quasi un uscita fra 2 ragazzi normali se non fosse che lui rimaneva ancora così misterioso e una frase mi fece capire ancora di più che era come sentivo
<< Mi piacciono le cose particolari, amo sopratutto il mistero, infatti amo la storia e i libri fantasy, penso che ci sia qualcosa che noi non sappiamo che esista fra noi, ma non è sempre detto sia qualcosa di brutto come molti libri descrivono>> in tali parole sembrava quasi stesse raccontando di se, come se volesse farmi capire che lui è un qualcosa di strano ma non così cattivo come tutti descrivono, un vampiro? nhaa
Dopo aver finito di mangiare abbiamo fatto un giro per il paese, avevo scoperto che era figlio unico e viveva da solo passando da un paese all'altro, ma allora cosa lo porta qui?, e dopo quanto non lo avrei più rivisto? e se lo avessi seguito? non volevo passare per stolker quindi tacevo raccontando un po' di me. Gli avevo raccontato un po' di mia madre, e lui sembrò dispiaciuto per la mia perdita, e mi disse che sapeva cosa provavo. Volevo sapere sempre di più di lui, volevo arrivare a sapere ogni singola cosa. Arrivata sera mi disse nuovamente che doveva andare anche se a mio malgrado avrei voluto mi riacompagnasse a casa, ma pensai a mio padre, che sicuramente avrebbe detto qualcosa, ma sinceramente? me ne fregavo!
Tornata a casa mio padre era già tornato ed era ubriaco fradicio, storsi il naso e me ne andai in camera, mi sedetti sulla poltrona nuovamente, ero felice della giornata trascorsa, e pian piano stavo capendo sempre di più di lui nonostante era passata una settimana dall'ultima volta che lo vidi al castello, mi portai le gambe al petto e ripresi il libro in mano leggendolo
- Iniziai a preferire i luoghi isolati, mi sentivo più me stessa, inizia anche a fare ricerche ma non trovavo nulla, notai solo che sulla testa mi erano cresciute come 2 piccoli bernocoli, non si vedevano ma li sentivo quando mi lavavo i capelli, stavo diventando un mostro?-

The human- The demonWhere stories live. Discover now