Appuntamento

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Passarono altri giorni ed ero riuscita a rivedere Eliot ancora, ero riuscita a scoprire che era single e che sarebbe passato 1 anno prima che se ne andasse,e che avrebbe frequentato la mia scuola, stesso anno, la speranza di averlo nella mia classe era ben alta, ma quasi impossibile, non sono mai stata granchè fortunata.
Oggi ci siamo messi d'accordo che ci saremmo rivisti in giornata alle 17, avevo un sacco di adrenalina dentro di me, e pensavo a come vestirmi per esser il più possibile carina, non sapevo dove saremmo andati, ci siamo dati appuntamento davanti al mare, si gli avevo svelato il mio posto preferito, e ora lo era ancora di più da quando avevamo passato le ore a chiacchierare sulla mia roccia preferita.
Alla fine optai per un abitino nero e rosso, con maniche leggere e un effetto sul collo tipo ragnatela rotta, calze rotte e scarpe nere e rosse a quadroni, non sentivo caldo per fortuna e decisi così di uscire già fuori casa. Mi diressi al luogo e mi sedetti aspettandolo, era presto ma ero eletrizzava, sentì delle voci in lontananza, mi girai e vidi che ce l'avevano con me, 2 ragazzi vestiti in blu e rosso non capivo che dicevano, ma sembravano minacciosi, ero spaventata, non sapevo che fare, si alzai e mi guardai intorno sperando che Eliot sarebbe arrivato presto, guardai l'ora, mancava 1 ora, guadavo fisso i tipi che si stavano avvicinando , cercai di indietreggiare ma a pochi centimetri si fermò un auto, strinsi gli occhi dalla paura, sarei morta da lì a poco? Poi sentì la sua voce, aprì gli occhi, era davanti a me, parlava con quei ragazzi in una lingua sconosciuta, sembrava autoritario e minaccioso, ero incredula, che stava succedendo? i ragazzi dopo un po' se ne andarono, lui si girò e mi sorrise come se nulla fosse, io ero ancora spaventata e lui lo notò,
<< Stai bene ora? spero non ti abbiano fatto niente, vedrai non ti cercheranno più>> lo guardai un po' prima di rispondere
<< Si sto bene... sono solo..spaventata, che lingua era?>> lui mi guardò e mi disse
<< Catalano, gli ho solo detto che non dovrebbero provarci con delle ragazze innocenti >> lo guardai, sapevo che non disse solo ciò, era un discorso troppo lungo, mi nascondeva qualcosa... catalano.. il cognome di quel principe era catalano e lui sapeva il significato, era stato lì?
<< vogliamo andare? >> mi disse prima di rivolgersi verso la macchina, guardai il modello e il colore della macchina, elegante nera e bellissima, sembrava nuova, mi aprì la portiera e mi sedetti, lui fece il giro e si mise al volante, lo guardai, era così.. bello mentre guidava. Mi portò in una villetta,era casa sua? mi aiutò a scendere e una volta dentro casa mi spiegò di più di sì, mi disse che i suoi gentiroi erano Catalani e che amavano viaggiare come lui e che lui era nato qui e gli avevano intestato questa villetta, e ora che si sentiva di poter tornare, aveva deciso di stare 1 anno e che sarebbe tornato ancora altre volte, lo ascoltavo con attenzione, avevo almeno la speranza che lui sarebbe tornato.
Avevamo ordinato una pizza d'asporto, la casa era stupenda, elegante ma anche molto .. normale? era tutta bianca con degli intagli neri e dorati, erano ricchi? sta volta riuscì io a raccontare di più di me, raccontai anche di mio padre, e lui sembrò infastidito come se abbia il dovere di proteggermi, ciò mi piaceva, ma mi rendeva ancora più confusa. Sentivo che questo anno sarebbe stato più confuso degli altri.
Tornata a casa dalla mia finestra vidi delle ali nere, mi spaventai, un pipistrello? guardai intorno in cerca di qualcosa ma non vidi nulla, mi cambiai e mi misi il pigiama ma non prima di aver fatto un'altra bella doccia fresca, e dopo di che mi stendo esausta sul letto, prende le mie cuffiette e metto su il mp3, stranamente di sottofondo senza una musica che ero sicura di non avere, molto misteriosa e mi ricordò lo stile del libro, lo presi e inizia a leggere, le lettere sembrarono muoversi e formare la scritta << Demone>> sgranai gli occhi ma poi le lettere sembrarono tornare al loro posto, lessi più attentamente
- In quei mesi passati iniziarono a venirmi in mente tante domande, ora non solo alla testa ma anche sopra al sedere mi si era fatta una strana bozzulina ma era più morbida, ero sempre più confusa e avevo spesso mal di schiena, la notte dormivo sempre a pancia in giù-
Confusa e stordita mi addormentai.


The human- The demonWhere stories live. Discover now