Ma chi dovrei essere?

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-Mi staresti dicendo che ci siamo conosciuti così?- Disse mentre appoggiò il libro sul tavolo.

-Proprio così-Disse lei.

Non sapeva chi diamine fosse quella ragazza e di sicuro non poteva aiutarlo, ma ci provò lo stesso.

-Sai come si esce da qui?-.

-Una volta si poteva, ma le fiammate che hai letto sembra si siano spente definitivamente. Chi ci vede da fuori dovrebbe vederci in coma penso, sempre che la dimensione del tempo sia la stessa-

-Cosa intendi "Da fuori?"-

-Dal mondo reale. Benvenuto nel mondo dei sogni-

-Si e tu benvenuta nel paese dei Balocchi-. Si era irritato, quella dava troppe cose per scontato. Si alzò dal salotto, uscì da quella casa abbandonata.

Mentre camminava il suo corpo agì da solo, si girò all'improvviso e fermò con le mani la spada.

-Ma cosa vuoi?-Chiese mentre evitava di sembrare stupito dalle sue capacità.

-Una prova, evocala-.

-Non so come fare- Voleva solo che lo lasciasse andare.

In tutta risposta agitò leggermente la spada per liberarla dalla presa della mano e facendo una piroettà menò un altro fendente, e lui lo parò, poi ancora, e lui lo parò, poi ancora e ancora.

-Ok ora hai davvero rotto-. Chiuse gli occhi, e mentre continuava a parare i colpi, iniziò un non sapeva neanche lui cosa.

-Tu che da tempo esisti e che da tempo esisterai, che coltivi il mondo e lo plasmi a tuo piacimento, fermati-.

Lei fece appena in tempo ad esclamare sorpresa "Ma questo è il pr... " che si bloccò.

Il ragazzo si addentrò nella foresta che circondava la casa, seguito da un ombra, e una volta sicuro che non lo avrebbe più raggiunto sciolse l'incantesimo.



Il ragazzo senza destinoWhere stories live. Discover now