Il mago

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La ragazza lo seguì nella foresta. Era preparata, ma non pensava riuscisse a utilizzare il suo potere senza nemmeno lo scintillio arancione. Avrebbe dovuto essere più cauta, avrebbe potuto fare qualsiasi cosa. Nonostante ciò si inoltro in quella foresta, seguendo la sua aura.

Il ragazzo non sapeva dove andare quindi seguì una strada a caso, sempre che si potessero definire strade quei sentierini bloccati da rami e tronchi caduti circondati da una folta vegetazione. Era così verde, quel muschio, che si fermò ad osservarlo da vicino. Aveva un colore così acceso che quasi lo sentiva senza guardarlo. Chiuse gli occhi e ci mise una mano sopra.
Avvertì tutta l'aura della foresta, ed era una sensazione calda e rilassante finché non parlo: Attento.
Aprì gli occhi, e si rese conto che il vento che filtrava atraverso i cespugli si era fermato.
-ci reincontriamo, mio caro-.
Si girò, davanti a lui c'era un tizio incapucciato vestito di nero.
Ok, pure quello lo conosceva e dava cose per scontato, esattamente come l'altra. Questa volta decise di assecondarlo.
-Si ciao come va tutto bene?-
L'altro rise. -Non ricordi niente, vero? Poco male: una scocciatura eri e una scocciatura rimani. Ho sempre odiato le interferenze come te-. Detto questo intensificò l'incantesimo.
Aveva bloccato il tempo lui, ma per qualche motivo lui riusciva ancora a muoversi, ma iniziò a sentirsi leggermente pesante.
-Lo senti questa volta, eh?-
-Ma che vuoi fare?-
In tutta risposta fece comparire quattro copie che sprofondarono nella terra in un turbinio di fumo nero.
Quello lo stava sfidando. Sentiva le sue copie che si muovevano attorno a lui studiandolo.
Gli stava facendo perdere tempo.
-Ok, hai rotto-.
Mise una mano sopra al muschio, e seppe all'istante dove si trovavano. Chissà come funzionava, in teoria il tempo si era fermato.
-Boh, tanto è spacciato-.

Il ragazzo senza destinoWhere stories live. Discover now