quello sguardo. quegli occhi che mi scrutavano da cima a fondo, come se fossi la cosa più bella del mondo. quel biondino che mi fissava.
mi svegliai di soprassalto, con quell'immagine impressa nella mia mente. e un po' sorrisi, ma non poteva fregarmene. cioè, cosa ne so io di "ragazzi"? e poi, chi vorrebbe una come me?
secondo giorno di scuola, o di schifo, fate voi. era già tardi, e avevo promesso a Lella di presentarmi alle 08:00 in punto davanti alla fermata del pullman per andare insieme a scuola.
feci una corsa per arrivare in tempo, ma non trovai nessuno. c'era sempre il solito vecchietto che mi salutò e mi indicò il pullman che stava per andare via. durante il tragitto cercai di chiamarla più volte, o di inviarle messaggi, ma niente. mi stavo preoccupando, perché di solito sono io quella che non risponde.mi precipitai fuori e la vidi. era seduta su una panchina davanti la scuola, e stava parlando con il suo "Yoongi". no, non è vero. mi avvicinai piano per capire di cosa parlassero e mi accorsi che stava cantando insieme a lui. Lella è sempre stata brava a cantare, a differenza mia, e in quel momento era meraviglioso vederla fare ciò che ama con la persona a cui è interessata.
decisi di non rovinare il momento. non sono molto stronza, suvvia. anche se avrei voluto farlo. mi avviai verso l'entrata, quando una ragazza con i capelli neri e gli occhi color ghiaccio mi chiamò.
"oh, hai una sigaretta?"
gliene porsi una, e subito capii che faceva parte del gruppo degli strani.
"grazie. comunque piacere sono Noemi" e mi allungò la mano.
"Yon"
"vieni, ti presento al mio gruppo"
per me tutto ciò era stranissimo. "gruppo" "amiche" "persone che mi stringono la mano", di cosa stiamo parlando?!
mi fece conoscere un'altra ragazza con i capelli davvero ricci, gli occhi marroni e le lentiggini
"ehilà! io sono Ylenia, piacere mio"
era molto solare. beata lei.
"lui è il mio fidanzato Jackson" indicando un ragazzo molto alto e ben piazzato, e baciandolo.
Mentre Noemi mi presentò il suo fidanzato Mark.
"va bene raga, ci vediamo in giro, okay?"
N:"vorresti venire a bere qualcosa con noi, stasera?"
"ehm, va bene"
conclusi velocemente, soltanto perché vidi Lella, da sola, entrare a scuola.
"ma che cazzo fai?!" sbraitai "ti innamori di uno che nemmeno conosci?! dovevamo anche incontrarci alla fermata, ricordi?"
"ehm, scusami. solo che Yoongi ha scoperto dove abito e mi è venuto a prendere"
"ah davvero? ovviamente non sei stata tu ad andarlo a stalkerare." stringendo i pugni e mettendomeli in fronte. volevo un'amica vera.
abbassó lo sguardo. da quel poco che avevo capito, era una persona molto fragile.
quando mi guardò aveva il viso pieno di lacrime.
"MA NON PUOI ESSERE SOLO FELICE PER ME?!" e scappò dentro.
ecco, sempre la stronza di turno.accesi una sigaretta e mi sedetti. non avevo voglia di entrare, soprattutto con quella tensione; quindi presi una circolare e andai a finire in un parco, dove c'erano solo dei bambini e...lui. come poteva essere lì? mi aveva seguita. piano piano notai che si avvicinava sempre di più. feci finta di mettermi la cuffiette per distrarmi, quando poco dopo me le tolse.
"MA COME TI PERMETTI?!" mi alzai in piedi e presi il mio zaino. una delle cose che mi dava più fastidio al mondo, era quando mi strappavano le cuffiette dalle orecchie.
"oh scusa tipetta. stai calma" e rise.
ma cosa ha da ridere?
"tipetta non è il mio nome, e neanche il mio stile. quindi ritira ciò che hai detto biondino"
"mi chiamo jimin"
"jimin o biondino, è la stessa cosa"
feci per andarmene quando sentii di nuovo la sua voce.
peró c'era qualcosa in più.
di nuovo quello sguardo.
quegli occhi intensi che mi guardavano.
di nuovo lui.
"tu come ti chiami?"
"Yon."
"stronza" e sorrise ancora
io non lo capisco. ha già capito che sono stronza?
"scusami come hai detto?!"
"stronza. è così che sei, giusto? mi piace il tuo carattere"
roteai gli occhi e questa volta, me ne andai veramente.cercai di chiamare più volte Lella, di rintracciarla, finché non mi presentai a casa sua.
le portai uno Yogurt alla fragola, il suo preferito. me lo aveva detto nei suoi tanti discorsi da logorroica. che poi qualche volta ascolto eh. non ignoro sempre tutto.
"stronza" disse, e mi abbracciò
il pomeriggio passò veloce. tra acuti e falsetti vari di quella bastardina bravissima a cantare, ed io che scimmiottavo ballando.
"un giorno io canterò e tu ballerai, saremo un duo fantastico!"
"non riesco a capire tutta questa tua energia e positività. sei davvero...bella(?)" era tutto ciò che riuscii a dire. "bella" era un complimento, e non capisco perché le persone non lo usino quasi mai o lo usino a caso, o per prendere in giro.
"m-mai nessuno mi ha detto ciò. devi sapere che mi sono fatta manovrare. sono stata una stupida. le mie vecchie amiche, se si possono definire tali, mi hanno trattato di merda. ero diversa. cantavo mentre uscivamo,e loro mi condannarono solo perché non ero come tutte le alt-"
"essere diversi è una delle cose più belle del mondo Lella. tu sii sempre così, okay? fottitene del giudizio altrui e basta. sei così, e sei bella."
mi abbracciò di soprassalto, piangendo.
sussurrò un "grazie"
quando si staccò le raccontai tutto del biondino. la sua reazione fu tipo un uccellino che impara a volare.
"COOOOSA?! NON GLI HAI CHIESTO IL NUMERO? E DOVE ABITA?"
"massì dai, anche il codice fiscale e carta di credito. sai che non posso innamorarmi. gli provocherei soltanto dolore."
"ma lui ti piace?"
"non è brutto."
"TI TROVERÒ IL SUO NUMERO."passai la serata davanti ad un bar, insieme a Noemi, Ylenia, Lella e i propri fidanzati. c'era anche Yoongi. tutti sembravano a proprio agio. soprattutto Lella, che aveva appena conosciuto le due e sembravano amiche da una vita.
tra risate varie e bacini, decisi di andarmene, anche perché avevo un mal di testa atroce.quando arrivai davanti casa, per poco non presi un infarto. c'era proprio lui, seduto sui gradini del mio portico ad aspettarmi.
"non puoi scappare da me, tipetta"
cercai di ignorarlo, spostandolo, ma mi prese per una caviglia e mi fece sedere vicino a lui.
"ti ho osservata tanto. forse troppo. e forse dovrebbero arrestarmi. peró mi interessi molto" di nuovo lo sguardo "perché non mi dai il tuo numero?"
"non fare lo scemo. e vai a dormire, che stai delirando."
"non sono ubriaco n'è fumato. sto parlando sul serio."
"devo pensarci."
"non scapperai così facilmente"entrai subito in casa e chiusi la porta.
ero pronta a fare il primo passo per una vita con un ragazzo.
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oh my my my!
ChickLituna ragazza stronza, con un passato difficile, potrà mai innamorarsi di un tenero ragazzo coreano?