"SU FORZA, PRIMO GIORNO DI LAVORO, NON POSSIAMO PERDERE NEMMENO UN MINUTO!"
erano queste le parole che mi svegliarono il mattino seguente.
Lisa stava sbattendo una mazza legno su una pentola.
alzai la testa, stremata.
non avevo dormito per niente, pensavo solo a jimin e a come uscire da quell'inferno.
"buongiorno principessa, pronta per lavorare?"
disse il famoso JJ, prendendomi il viso tra le mani, aggressivamente.
"p-perchè devo fare questa cosa?" dissi con voce tremolante.
questa volta non arrivò uno schiaffo, ma Lisa si avvicinò minacciosamente a me con la mazza e me la sbattè in fronte, facendomi sanguinare la parte sinistra.
"cosa avevamo detto, signorina?"
non riuscii a replicare. la testa mi girava e non capii più nulla.
"forza, è già tardi." commentó JJ.
Lisa mi slegó, mi prese per il braccio e disse
"un passo sbagliato, e non tornerai mai più a casa."
mi portarono in un camioncino nero.
"mi portarono" è troppo formale.
mi sbatterono nel retro, e JJ inizió a guidare.
intorno a me c'erano pacchi.
tanti pacchi.
"e se andasse male?" sentii dire
"andrà tutto bene Lisa, la tipa è ingenua"
cercai di dimenarmi, senza far troppo rumore, per vedere cosa ci fosse in quei pacchi.
ne aprii leggermente uno.
si vedeva solo un filo del contenuto.
non l'avessi mai fatto.YOONGI'S POV
il giorno dopo, appena sveglio, chiamai Tae
"ohi, allora? novità?"
"cosa cazzo dovremmo avere tae? ragiona. non abbiamo un cazzo, non sappiamo dov'è. dobbiamo solo aiutare jimin"
"certo che lo Yoongi stronzo di 2 anni fa, è rimasto lo stesso"
"fanculo"
chiusi la chiamata, mi vestii e mi precipitai a casa di jimin.
suonai il campanello.
non mi venne ad aprire jimin, ma una strana ragazza, dai capelli marroni e gli occhi grandi.
"ciao bel fusto" mi salutó così prima di andarsene.
trovai jimin steso sul divano, con 5 lattine di birre intorno a lui.
"che c-cazzo vuoi" disse con gli occhi chiusi
"che razza di idea hai in mente? così vuoi salvare la tua fidanzata? scopandoti una ragazza trovata in mezzo alla strada? ubriacandoti? jimin, cazzo ragiona." mi misi le mani nei capelli e lo raggiunsi.
"guardami"
"non la troveremo mai"
"ho detto guardami." scandii le parole e lui aprii gli occhi.
gli presi le spalle e dissi
"noi la troveremo. faró il possibile per trovarla, per te, amico. sei sempre stato disponibile per me, e adesso è ora che lo Yoongi orgoglioso si levi di mezzo. pensa a dove avrebbe potuto portarla Lisa."
"ma non lo so" blaterava.
"pensa, cazzo jimin!" urlai.
in quel preciso istante il suo telefono si illuminó.
lo prese e rimase incredulo. gli occhi spalancati si stavano riempiendo di lacrime.
era una foto che gli aveva inviato Lisa, che ritraeva lei, Jackson, e Yon, sullo sfondo, legata e con dei lividi sul viso.YON'S POV
"sei così crudele Lisa" fu tutto quello che riuscii a dire, dopo che lei invió la foto a Jimin.
"se vuoi ne facciamo un'altra. mettiti in posa!"
mi nascosi tra i pacchi.
lei mi prese per i capelli.
"sei una bambina immatura. tra poco scenderai e consegnerai tutti quei pacchi. senza fare domande."
ero diventata un mezzo per spacciare.
cocaina.
in quei pacchi c'era cocaina.
"accosta JJ"
lui fece così. Lisa scese, mi tiró, mi slegó, prese il primo pacco e disse
"vai in fondo a quel bar, in quella via stretta, lasciane uno alla volta. quando vedi che il primo non c'è, passa al secondo"
eravamo in una piazza desolata. non c'era un'anima viva.
adesso capisco perché spacciano qui.
feci come richiesto.
piano piano, i pacchi diminuivano, ed io ero sempre più stanca.
caddi più volte, con i risolini di Lisa da dentro il camioncino.
alla fine mi chiusi dentro.
"bel lavoro cha-cha"
chiusi gli occhi, pieni di lacrime.
dovevo scappare.JIMIN'S POV
guardai più volte quella foto, senza capire il posto in cui si trovavano.
"ricordi qualche luogo delle tue consegne?"
"erano tutti vaghi. poi sono passati tanti anni Yoongi..."
"cerca di ricordare"
ricordai solo delle case abbandonate.
peró poi raffioró nella mia mente, un bar.
"c'era un bar"
"ricordi dove?" chiese il mio amico
non era molto lontano da Seul.
"fuori città, credo"
"devi essere più specifico!"
"ci andavo con mio nonno, sì. ADESSO RICORDO. ANDIAMO YOONGI SO DOV'È!"
yoongi prese le chiavi della mia macchina, salì e partimmo.
"prima peró passiamo a prendere Lella..."
"ah, giusto. e come le spiegheremo tutto?"
"faccio io".LELLA'S POV
ero da sola in camera, a cantare, quando suonarono al campanello.
scesi le scale e mi ritrovai Yoongi sulla porta.
"non ho tempo di spiegarti ora, ti diró tutto in macchina" e fece segno con la testa dietro di lui, dove c'era jimin con un'aria distrutta, che mi salutó, "tu vestiti velocemente e vieni"
non so come, non so perché. lo guardai e annuii.
mi misi le scarpe, presi il telefono e mi sedetti dietro a Yoongi.
"allora?" dissi io
"Yon è stata rapita" se ne uscì jimin
"COSA?!"
"calmati Lella. forse sappiamo dov'è. tu devi solo aiutarci, non puoi sapere altro"
"E DA CHI?"
"da due vecchie conoscenze" jimin calcó sull'ultima parola.
mi misi le mani in faccia.
avevo bisogno di conforto.
la mia migliore amica rapita...
"Yoongi"
"si?" disse lui guardandomi tramite lo specchietto.
"dopo baciami."JIMIN'S POV
diedi le dritte a Yoongi per arrivare in quel posto.
appena scesi, la prima cosa che vidi, fu quel bar, con un vicolo accanto.
poi ovviamente Yoongi non esitó a baciare la fidanzata.
mi mancavano le labbra di Yon.
entrai da solo nel bar.
chiesi informazioni
"salve, mi scusi, ha visto qualche movimento strano, nelle ultime ore?"
"qui non ci sono mai stati movimenti strani" disse il barman, e sputó a terra.
"okay. macchine che passavano, o cose del genere?"
negó a tutto.
mi arresi a quelle parole.
ma quando uscii vidi dei solchi nella terra, freschi, lasciati da ruote, che andavano dritti per poi finire.
mi passai la mano tra i capelli.
ricordai che quando ero io il soggetto di Lisa, mi portava sempre in un furgoncino.
"YOONGI" urlai
si giró
"SONO STATI QUI!"
ed erano anche più vicini di quanto pensassimo.
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oh my my my!
Literatura Femininauna ragazza stronza, con un passato difficile, potrà mai innamorarsi di un tenero ragazzo coreano?