여섯

146 13 13
                                    

YOONGI

Maggio 2015

Subito dopo le lezioni, io e Jungkook decidemmo di fare qualche tappa in più ed accompagnare tutti gli altri a casa prima di essere lasciati soli, cosa su cui più di uno di loro aveva già cominciato a scherzare.
Lasciammo Namjoon, l'ultimo ad arrivare, davanti alla sua porta, dopo averlo salutato ed esserci nuovamente incamminati lo vidi lanciarmi un'occhiata, mi fece l'occhiolino e agitò la mano nella mia direzione, scossi la testa, il mio migliore amico era davvero incredibile.
Iniziò inaspettatamente a piovere, così dovetti fare uno sforzo e stare al passo con Jungkook che correva, la giacca alzata sulla testa, come un razzo mi distanziava dopo poco ed era costretto a rallentare per aspettarmi.
-Hyung, ti voglio piu attivo su, mi sto inzuppando! Sei lento!- mi urlò con il sorriso stampato sul viso
Lo guardai storto -Sono vecchio Kookie, rispettami-
-Divento vecchio io se continui così. Se arrivi entro domattina forse è meglio.-
-Appena ti prendo...-
-Che farai? Me la fai pagare?-
-Se la metti cosi..- accelerai in uno scatto improvviso e riuscii a raggiungerlo davanti all'entrata di un Caffè, saltai leggermente e gli avvolsi un braccio attorno al collo, dopodiché iniziai a scompigliargli i capelli, mentre lui si divincolava dalla mia stretta.
-Ti farò pagare il caffè, mettiamo che oggi io sia buono- non appena lo lasciai mi venne naturale iniziare a metterglieli in ordine, gli sistemai il ciuffo castano sulla fronte,con movimenti lenti, i suoi capelli erano davvero morbidi...
-Certo che sei davvero strano- disse guardandomi attento-prima me li scompigli e poi ti impegni tanto ad aggiustarli-
Risi senza rispondere
-Su andiamo-
Ci sedemmo ad un piccolo tavolino con dei divanetti vicino alla parete di vetro, cosi da poter vedere fuori, la pioggia scorreva ancora lenta e non accennava a fermarsi.
Io presi un caffè extralarge, mentre lui una grande tazza di cioccolata, lo osservai immergere le labbra nella schiuma mentre guardava fuori, lo sguardo assorto, era buffo anche senza impegnarsi, così non mi accorsi che anche lui si era girato a guardarmi.
-Yoongi?- mi riscosse.
- E-eh?-
-Perché stai ridendo?-
A quanto pare non mi ero nemmeno accorto di aver sorriso involontariamente.
-Oh no niente mi ero solo imbambolato a guardare il vuoto...-
Il vuoto, certo Suga puoi dirlo forte, pensai.
-Cos'è che faremo oggi?- mi chiese poi
-Beh intanto puoi farmi sentire cosa sai già fare, così so da dove cominciare, poi ripassiamo qualche nozione e vedremo-
-Non vedo l'ora, non tocco un pianoforte da troppo tempo- sorrise.
-Sembri felice come un bambino-
-Perché lo sono!-
-Per così poco?-
-Ti sembra poco invitarmi a casa tua per insegnarmi a suonare? Per me è moltissimo. Per di più mi ricordo quanto mi divertissi a suonare-
Sorrisi, tenendo lo sguardo sulla mia tazza, ne presi un sorso e lasciai scorrere il caffè caldo con estrema lentezza, quando alzai lo sguardo incontrai il suo e notai che stavolta era lui a guardarmi, ma seppi per certo che non si era incantato quando mi rivolse un ampio sorriso,diventando poi improvvisamente timido e rompendo il contatto visivo.
Era adorabile.
Lo avevo pensato di nuovo, non potevo farci niente.
Terminate le nostre tazze giganti,vidi che fuori aveva smesso di piovere.
-Oh guarda, possiamo andare adesso-
Jungkook annuì e si alzò come un vero gentleman, nonostante scherzassi pagò davvero il mio caffè.
Ridacchiai -dovrei sfruttarti più spesso, dongsaeng-
Di rimando mi tirò una leggera spallata, lo guardai fingendomi scioccato, lui rise ed iniziò ad accelerare.
-Aigoo, non ho voglia di rincorrerti- piagnucolai
-Uff ma non c'è gusto con te!-
Senza neanche aggiungere altro si avvicinò di scatto a me,si voltò e mi afferrò per sistemarmi sulla sua schiena.
Preso alla sprovvista, incrociai gambe e braccia attorno al suo corpo
-Stavo per cadere! La prossima volta avvertimi- risi
-Non ti avrei fatto cadere, e poi così è più divertente!- iniziò a correre ed io mi strinsi di piu a lui.
-Kookie-ah!- mi lamentai.
Alla fine, mi trasportò fino ad arrivare davanti a casa mia senza sentir ragioni.
-Posso almeno scendere per aprire la porta?-
Ci pensò su un attimo ed io gli mollai un leggero pugno sulla spalla.
-E va bene!- ridacchiò.
Varcammo la soglia e lasciammo le scarpe all'ingresso, dopodiché gli feci fare un rapido giro del piano inferiore.
-Wow...-
-Cosa c'è di tanto...wow?-
-È davvero molto carina, casa tua.-
-Sul serio?-
-Si, è piccola e particolare...-
-Sei uno dei pochi che lo pensa- risi -beh in realtà uno dei pochi che c'è stato-
-Davvero? Gli altri non vengono mai qui?-
-Soltanto Namjoon e Hoseok qualche volta-
-Sono lusingato- si portò una mano al petto con un gesto teatrale.
Mi colpii la fronte da solo -che scemo che sei. Su andiamo-
Gli feci strada su per le scale ed arrivammo in camera mia.
Aprii la porta, quasi timidamente.
-Non è proprio ordinata ecco...-
-Ahh la mia è peggio di così, non la trovo disordinata-
Iniziò a camminare lentamente verso la libreria piena di CD e ne accarezzò alcuni con le dita, una meravigliosa luce adesso filtrava tra le tende grigie ed illuminava metà del suo volto, lo osservai poi girare intorno al pianoforte, per poi sedersi ad un'estremità del panchetto e voltarsi verso di me.
-Sono pronto- sguainò il suo sorriso da coniglio invitandomi a sedermi accanto a lui, cosa che feci senza indugiare.
-Inizia pure tu- gli dissi, al che lui arrossì leggermente e appoggiò le mani sui tasti , le staccò di nuovo, indugiando.
-Non so se sono ancora in grado...-
-Suona quello che ti viene e basta!- lo incitai, così lo vidi concentrarsi.
Cominciò con delle note molto lente,ma capii subito di che pezzo si trattava.
I suoi movimenti erano piuttosto fluidi e sinuosi, decisamente naturali, a parte alcuni passaggi, mentre scivolava sulle note di Aria sulla quarta corda di Bach.
Mi ero incantato a fissare le sue mani dalle dita lunghe e affusolate,quasi non mi accorsi che si era fermato finché non alzai lo sguardo su di lui.
-Non ricordo come andare avanti- affermò lievemente imbarazzato.
-Tranquillo, stavi andando benissimo, devi solo allenare la tecnica ed i passaggi-
Appoggiai le dita sui tasti davanti a me ed iniziai a suonare le sue stesse note, a tratti chiudevo gli occhi per lasciare libero spazio alla sola musica, ma improvvisamente sentii che le sue mani si erano aggiunte alle mie, aveva iniziato a suonare la parte ritmica , tenendo un occhio sui miei movimenti. Gli feci un cenno quando volevo terminarlo e nel suonare le ultime note le nostre dita si sfiorarono.
-Sei andato meglio adesso-
-Stavo attento a quello che facevi, è piu facile se suoni con me-
Quelle parole mi scaldarono il cuore
-Proviamo qualche esercizio piu difficile?-
Dopo numerosi tentativi, molti dei quali riusciti, feci scorrere la mano su tutti i tasti in maniera scenica e mi alzai stiracchiandomi.
-Va bene, pausa-
Camminai fino alla finestra e mi sedetti per terra, tirai fuori una sigaretta e la posizionai tra le mie labbra, pronto ad accenderla.
Jungkook si piegò davanti a me in modo da essere faccia a faccia e in un gesto rapido la afferrò con due dita e me la sfilò di bocca prima che potessi reagire, dopodiché andò a sedersi sul bordo del letto, dietro di me, così fui costretto a voltarmi.
-Jungkook-ah!- tentai di rimproverarlo, fallendo miseramente quando mi rifilò uno dei suoi sorrisi.
-Aish...- incrociai le braccia, fingendo di essere imbronciato.
Jungkook iniziò a frugare nella tasca della giacca che aveva appoggiato sul letto, la sua espressione si fece vittoriosa.
Tirò fuori un lecca lecca di un giallo acceso e me lo porse.
Lo guardai dapprima incredulo, poi allungai la mano e lo presi, rimasi per un istante interdetto, poi iniziai a scartarlo.
Risi ed iniziai a gustarlo, poi mi voltai per avvicinarmi alle sue gambe e appoggiarmi di schiena, alzai il viso, guardandolo a testa in giù.
-Dovrei darti un colpo in testa, ma è buono quindi ti risparmierò per stavolta-
Lui sorrise, mi circondò con le sue larghe braccia e appoggiò il mento sulla mia testa.
-Ah così sei comodo-
Decisi di non rispondere provocatoriamente, rimasi in silenzio e chiusi gli occhi, mentre sentii una mano di Jungkook spostarsi sul mio viso e aggiustarmi lentamente i capelli.
-Sarai un ottimo insegnante- disse d'un tratto, io aprii gli occhi e li fissai nei suoi, così dolci e malinconici  - me lo sento.-
Tutto ciò che seppi fare fu sorridere, mentre il mio cuore non voleva saperne di fermarsi e spiegarmi cosa gli stesse succedendo.

I need U (IN PAUSA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora