La signora Jeon cammina velocemente e fatico a starle dietro.
Non capisco ancora tutta questa urgenza di conoscere Peter, certo è un tipo strano ma non pericoloso.
Diciamo che nei momenti più diffici mi è sempre stato vicino nonostante spesso parta per lavoro, lasciandomi solo a casa.
È una specie di secondo padre per me.
Giunti alla mia "casa" la signora apre di scatto la porta e come una passa si mette a urlare.-Peter! Vieni fuori, sò che sei quì!-
Dal piano di sopra si sente un tonfo poi un rumore per le scricchiolanti scale di legno e infine, davanti a noi, appare Peter.
Corro ad abbracciarlo, sono due mesi che non lo vedo.-Hey orsetto, ne è passato di tempo eh?- ricambia la stretta sorridendo-Ti ho portato un regalo dal brasile, sono sicuro ti piacerà e ti sarà utile a riconoscere il tuo compagno e-
Non riesce a finire la frase che la signora Jeon ci interrompe improvvisando una tosse palesemente finta per attirare la nostra attenzione.-Oh Iseul, quanto tempo sorella mia, come sta la tua famiglia? Mi sei mancata- la saluta contento, non sapevo fossero fratelli
-oh vorrei dire lo stesso Peter ma purtoppo non è così, non mi sei mancato per niente- incrocia le braccia al petto -che storia è questa?-
Entrambi ci stacchiamo dell'abbraccio.
-immagino Taehyungie te lo abbia detto. Ebbene si, sono anni che ormai mi occupo di Taehyung e non te l'ho mai detto, sapevo perfettamente che dovevo andarmene dal branco come avevi detto ma non potevo lasciarlo da solo in questo modo-
Nella stanza c'è un silenzio assordante che dopo poco viene spezzato dal sospiro della donna.-ok,ok, per ora non voglio sapere nulla di questa storia ma più avanti voglio tutti i dettagli-
Peter sorride.
-li avrai, tranquilla-
Poi si rivolge a me.
-allora palletta? Cos'hai da raccontarmi?- arrossisco.-d-diciamo che ho trovato il...mio compagno- sento le guance andare a fuoco.
-ma guarda, me ne vado per un po' e tu fai festa- ridacchia- e sentiamo, chi è lo sfortunato che dovrà averti come compagno- gli tiro una gomitata nelle costole divertito.-mio figlio- interviene la signora Jeon, quasi mi ero dimenticato della sua presenza.
Peter punta il suo sguardo su di lei.
-oh no, tutti tranne Jungkook, sai meglio di tutti come si comporta nei confronti di Taehyung. È un vero bastardo- stringe i pugni.-lo so bene Peter- sospira la donna- ma non posso farci niente, è il destino che ha scelto e noi non possiamo tenerli lontani-
-A me sta bene stare lontano da lui- intervengo ma la signora Jeon mi guarda storto.
-Peter offro a te il perdono e la possibilità di rientrare nel branco e sia a te che a Taehyung l'opportunità di vivere alla casa branco- propone Iseul.
Peter fa per guardarsi intorno per poi annuire alla donna.
-ci sto- guarda me -questa casa ormai è andata Taehyungie, proviamo a cambiare aria- abbasso lo sguardo, non posso credere che lui abbia accettato così, su due piedi.
Questa era la casa dei miei genitori e io non posso lasciarla, sarebbe come fare un torto a loro e perciò salgo velocemente le scale per poi andarmi a chiudere nel bagno, unica stanza munita di una chiave.
Sento i passi pesanti di Peter e quelli più delicati di Iseul salire anche loro le scale.
Peter bussa alla porta del bagno.-TaeTae, esci di lì ti prego. Ne possiamo parlare, so che non ti piace l'idea di cambiare casa ma dobbiamo farlo. Questa ormai non è più abitabile-
Cerco di non ascoltarlo, di non convincermi che abbia ragione perciò prendo una pasticca di sonniferi che tengo nel cassetto del bagno insieme a un po' d'acqua e i poco sento le palpebre farsi pesanti per poi addormentarmi.=========
ok questo capitolo fa schifo ma mi andava di aggiornare
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My Mate: Kookv
FanfictionTaehyung è un'omega appartenente al branco dei Blood Moon, il più temuto di tutta la Corea del Sud. Disprezzato da tutto il suo branco per essere un omega, l'unico del villaggio, Scoprirà di essere il compagno di Junkook, figlio dell'Alfa e il lupo...