My Mate: Kookv

E n a i n t r i d e s e t

Jungkook incrocia le braccia al petto e io abbasso lo sguardo non sopportando il suo su di me.

Lo sento sospirare e avvicinarsi a me che nel frattempo mi ero messo a sedere sul lettino.

-Mi dispiace- sussurra a qualche centimetro dalla mia faccia dopo essersi messo tra le mie gambe ed aver appoggiato le mani sui fianchi.

Alzo la testa di scatt non aspettandomi queste parole.

-Mi dispiace di non averti aiutato in questo periodo. Mi dispiace di averti ignora e mi dispiace di aver detto di non volere i bambini- mi bacia una guancia e poi l'altra.

-Ricordati che starò sempre con te, qualsiasi cosa accada starò al tuo fianco- mi lascia un bacio sulle labbra che io ricambio all'istante.

-Jungkook- mi scosto leggermente.

-Si?-

-Ho voglia di nutella-

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Yoongi

Come al solito sono seduto accanto al lettino di Jimin quando entra Jin con mio figlio adottivo.

-Yoon, oggi torno di servizio e le altre omega sono tutte impegnate al momento. Devi tenere tu il bambino- annuisco e lo prendo in braccio.
Dopo aver salutato Jin mi risiedo sulla sedia e sento il bambino appoggiare la testa sul mio petto.

-Appa- mi chiama. Fa uno strano effetto essere chiamato in questo modo e mi pento di non avergli dato le guste attenzioni in questi giorni.

-Si tesoro?- devo anche trovargli un nome, non so quale la madre biologica gli avesse dato.

-Chi è quetto steso su il letto?- mi guarda con i suoi grandi occhioni azzurri a cui non avevo fatto caso prima.

-Questo è la tua eomma, quando si sveglierà giocherete insieme- cerco di fare un sorriso.

-Davveuo?- chiede ancora e io annuisco.
Si siede sulle mie ginocchia il più possibile vicino al lettino e inizia a battere le manine sul lenzuolo bianco.

-Sveiati eomma!- inizia a chiamarlo ed io faccio per calmarlo ma vendo anticipato da qualcun'altro.

Una mano si posa sulle sue manine facendolo smettere ed io alzo lo sguardo su Jimin, ora con gli occhi aperti, che mi sorride con aria stanca.

-Visto Jiwon, eomma si è svegliata- non mi accorgo nemmeno del modo in cui ho chiamato il bambino fino a che non me lo fa notare Jimin.

-Jiwon?- sorride anche se stanco.

-L'amore perso che sempre ritorna-

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Jungkook

Passò una settimana dal risveglio di Jimin e tutti stivano finalmente bene.

Tutti tranne Taehyung che ha degli
sbalzi di umore da far invidia ai bipolari e delle voglie incontrollabili.
La pancia è cresciuta ancora di più, tanto che non riusce a vedersi la punta dei piedi.

Faccio sempre il possibile per accontentarlo ma è parecchio stancante.

La piccola Hea, di solo una settimana, vene coccolata da tutto il branco insieme a Jiwon e le due neo famiglie erano molto felici dei loro bambini.

Jimin si è ripreso del tutto e Yoongi sembra cambiato.
È diventato molto più ottimista ha un sorriso sulle labbra più frequentemente di prima.
Ma il quasi perenne broncio è rimasto, solo quando parla con jimin e Jiwon lo fa senpre col sorriso.

Siamo alla fine della terza settimana e io e Taehyung stiamo andando da Jin a fare l'ultimo controllo.
Non posso ancora credere che tra una settimana sarò padre.

Quando entriamo nella stanza faccio stendere Tae sul lettino e lui subito si lamenta di quanto sia duro.

Jin gli spalma il gel sulla pancia e sul monitor della macchina appaiono le sagome poco distinte dei due bambini.
D'istinto sorrido e lo stesso fa Taehyung.

-È tutto apposto, i bambini stanno bene e ormai sapete che sono due maschi- Jin volge lo sguardo su di me - e prima che tu lo chieda, no, non posso sapere se sono figli tuoi- annuisco e aiuto Tae a pulirsi dal gel a ad alzarsi.

Salutiamo Jin ed usciamo dalla stanza.

-Jungkook- mi chiama in modo lamentoso Taehyung.
-Cosa c'è ora?- lo guardo.
-Mi fa male la schiena e i piedi, non ho voglia di camminare- in questo momento sembra proprio un bambino.
Io sospiro e lo prendo in braccio stile sposa mentre lui sorride soddisfatto.

Come quando Yoongi dice a Jiwon di non mangiare le caramelle ma poi glie le da Jimin.

Ridacchio e lo porto in braccio fino alla casa branco.

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Ciao :)