È vero che mi aveva quasi ucciso ma... era pur sempre la sorella di Lissa e non me la sentivo di... farla fuori. La squadra era lì a guardare e aspettare che la facessi fuori, ma non volevo farlo. Ritirai i Ferrartigli e mi girai.
Lon'zu: Eee... Michele? Tutto okay?
Michele: Andiamo...
Lon'zu: COSA!?
Michele: Avete sentito bene. Andiamo...
Lom'zu: Ma... la lasciamo così?! Non facciamo altro!?
Michele: Abbiamo fatto abbastanza danni. È il momento di andare. La nostra missione era catturare Xaldin e sciogliere il Team Zero ed è quello che abbiamo fatto, ottimo lavoro...
Lon'zu: Ma finché lei sarà viva il Team Zero esisterà sempre e comunque!
Michele: Dopo tutto questo non credo che lei si rimetterà contro di noi... spero. Ora andiamo e lasciamola in pace.
Luna ascoltò tutto e rimase molto colpita dal mio gesto, nonostante mi abbia quasi ucciso.
Feci per andarmene, ma Luna mi fermò.Luna: Aspetta...
Rimasi di spalle
Michele: Cosa c'è?
Luna: Perché?... perché così?
Michele: Non voglio avere in testa il ricordo di aver ucciso la sorella di chi amo, anche dopo tutto quello che hai fatto. Avrete anche passato dei bei momenti insieme, giusto?
Luna: È vero... Lissa è fortunata ad avere uno come te.
Lissa: Luna...
Luna: Lissa, tu eri quella che sorrideva sempre in famiglia, quando eravamo a casa con nostro padre. Non si poteva mai tenere il broncio con te.
Lissa: Poi nostra madre ci ha fatto entrare in questo posto...
Luna: Il Team Zero ci ha divise, specialmente quando i nostri genitori se ne sono andati. Mi... dispiace per quello che ti ho fatto. Potrai mai perdonare tua sorella?
Ci fu un attimo di silenzio. A Lissa cominciarono a lacrimare gli occhi, inizio a camminare verso Luna fino a venirgli incontro. Le due si guardarono negli occhi per un po, per poi abbracciarsi a vicenda. Il contatto fece ricordare ad entrambe la loro infanzia, dove erano due sorelle inseparabili. Alla fine Lissa esclamò
Lissa: Ti perdono sorellona.
Luna: Grazie...
Luna: Quanto a te Michele. Un giorno ci rivedremo e vorrò la rivincita.
Michele: Sarò pronto ad aspettarti.
Luna: Vedi di trattare bene mia sorella.
E sparì usando teletrasporto. Da quel giorno, non si sentì più parlare del Team Zero.
Andammo tutti alľuscita dove ľagente Jenny ci stava aspettando. Decisi di non dire niente riguardo a Luna e dissi di essere stato preso di soppiatto da un pokémon. Nonostante la camicia strappata e sporca del mio sangue, sembravo stare bene. Tornati a casa, mia madre corse verso di me felice di vedere che ero tutto intero (o quasi).Linda: Michele! Che bello rivederti. Come stai?
Michele: Sto bene, mamma.
Linda: Meno male. Vieni dentro, i tuoi pokémon saranno stanchi, ho fatto la merenda per tutti.
Finito ľabbondante pasto e chiacchierate varie... ci fu un silenzio strano. Mia madre cambiò espressione gradualmente in quel silenzio. Lissa aveva ľimpressione di sapere cosa si sarebbe andato a parlare.
Linda: Allora... come procede ľallenamento? Ho saputo che hai aiutato ľagente Jenny ad arrestare Xaldin.
Michele: Procede bene, grazie. Non ce ľavrei mai fatta senza Lissa ed i ragazzi.
Linda: A proposito... ho saputo anche di te e la tua gardevoir...
Michele: E quindi? Hai qualcosa da dirmi?
Risposi leggermente frustrato dal come lo diceva (come se avesse scoperto che avessi ucciso qualcuno)
Linda: Sai bene quello che sto per dirti Michele... è solo un pokémon.
Michele: Mamma, ne ho già parlato con Oak e ľagente Jenny al riguardo!
Linda: Oh santo Arceus, cosa direbbe tuo padre...
Michele: So io cosa direbbe.
Linda: Come?
Michele: Lon'zu, vieni qui.
Linda: Lon...zu?
Michele: Sono venuto a sapere tutto mamma, so che questo è mio fratellastro, so cosa era nostro padre è siamo intenti a cercarlo.
Linda: Come hai?...
Michele: Sappi anche che sono in grado di parlare con loro e usare le mosse pokémon. Mamma, io sono in parte pokémon.
Mia madre rimase molto colpita da tutto ciò. Rimase in silenzio.
Michele: Il professor Oak mi starà aspettando, devo andare.
E feci per uscire.
Linda: Michele...
Michele: Che cosa c'è?
Linda: Tirargli uno schiaffo quando lo trovi.
Michele: Certo...
Detto questo, uscii di casa ed andai da Oak. Mi stava aspettando.
Prof. Oak: Ah eccoti Michele. Ottimo lavoro riguardo al Team Zero! L'agente Jenny ha ritirato ogni accusa su di te.
Michele: Davvero? Fantastico!
Lissa mi prese la mano
Prof. Oak: Ah e per ringraziarti. Ho degli oggettini che ti potrebbero tornare utili.
Michele: Che intende con "oggettini"?
Vidi sul tavolo 2 megapietre. Capii subito per chi erano (già... fino ad ora non avevo mai usato cristalli Z (ottenuti ad Alola assieme al Supercerchio Z) o megapietre perché non li ritenevo necessari, ma da come sono andate le cose ultimamente credo che ne farò buon uso).
Prof. Oak: Che aspetti? Prendile sono per te.
Michele: Grazie Professore.
Presi le pietre e le misi nella borsa.
Prof. Oak: Ma ovviamente non credo che tu sia qui solo per delle pietre, giusto?
Michele: Si, vorrei sapere dove si trova mio padre, io e Lon'zu non pensavamo ad altro!
Prof. Oak: Ebbene, vostro padre si trova in un punto non segnato sulla mappa a nord-ovest, nel bosco dietro Azzurropoli, ma non sarà facile raggiungerlo.
Michele: Faremo ľimpossibile. Andiamo ragazzi!
Prof. Oak: Aspetta! Non potrai usare le pietre senza questo.
Disse porgendomi un anello con una piccola pietrachiave. Lo presi, ringraziai e mi incamminai verso Azzurropoli.
Sono sempre più vicino alla verità. Cosa sarà successo a mio padre? Lo troverò? Che reazione avrà nel vedere me e Lon'zu?
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Avventura Pokéfantastica [COMPLETA]
FanfictionÈ il mio diario. Una classica avventura nel mondo dei pokémon, vista da tutt'altra prospettiva, il protagonista si ritrova a dover combattere umani e pokémon con le sue stesse mani ed a trovarsi davanti un diverso tipo di amore