Un aggressore come amico

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Pokèmon selvatico: Schifoso umano! Come ti permetti di maltrattare la tua squadra!

Mi prese per un braccio e mi scaraventò contro un albero. In verità avevo imparato ad evitare qualsiasi attacco a sorpresa ma quello... come dire... non me lo aspettai proprio.
Lo scontro contro ľalbero mi stordì, ma riuscii a riprendermi poco dopo e capire chi avevo davanti, si trattava di un Lucario. Prima che i miei amici potessero fare qualcosa, Lucario partì per tirarmi un Energisfera o qualcosa di simile. Evitai l'attacco e cercai di parlarci

Michele: Fermo Lucario! Non è come pensi! Stavo solo...

Senza poter finire di parlare il Lucario mi interruppe tirandomi un altro colpo, questa volta era Incrocolpo.

Lucario: Fa silenzio umano!

Non potendolo evitare decisi di prendere il colpo in pieno, ma allo stesso tempo bloccarlo. Lui mi guardò negli occhi e sembrò che vedesse qualcosa di diverso in me rispetto agli altri umani, sempre guardandomi negli occhi mi disse

Lucario: Cosa sei tu?

Gli spiegai delle mie abilità e di cosa stavamo facendo. Rimase molto colpito da tutto ciò.

Lucario: Perdonami, avevo frainteso, credevo che tu stessi...

Michele: Lascia stare, ho fatto di peggio per la stessa ragione... ma tu, cosa hai contro gli umani? Che ti hanno fatto?

Lucario: Che intendi?

Michele: Si capisce che gli umani ti hanno fatto qualcosa di tremendo.

Lucario, con un'espressione seria ma visibilmente rattristata, spiegò il motivo per la quale nutriva disprezzo verso gli umani; durante la sua infanzia sua madre venne catturata da delle persone vestite di nero, suo padre fece il possibile per impedirlo, ma finì col perdere la vita proprio davanti a lui, l'ultima parola che gli disse fu "scappa..." e così fece, ma dovette vivere la sua vita con questo atroce ricordo fino ad ora, e dopo tanti anni, vedere me che lottavo contro un pokémon lo aveva fatto infuriare.

Michele: Mi dispiace per i tuoi genitori... Mi dispiace per tutto quello che ti è successo.

Ci fu un periodo di silenzio, gli chiesi se aveva un nome e mi disse di chiamarsi Lon'zu.

Michele: Aspetta... hai detto che a... catturare tua madre, siano stati dei tizi vestiti di nero?

Lon'zu: Si... perché questa domanda?

Michele: Forse so chi te ľha portata via!

A quella esclamazione Lon'zu mi guardò con uno sguardo scettico

Lon'zu: Cosa stai dicendo?

Michele: Scusa se ti chiedo di ricordarti una cosa simile, ma mi sapresti dire come erano vestiti e se avevano qualche simbolo dietro la schiena?

Mi disse che effettivamente erano tutti vestiti uguali, giacca lunga con cappuccio ed uno strano simbolo dietro di esse che ricorda un ellisse.

Michele: Lon'zu, si tratta del Team Zero! Ci ho già avuto a che fare, due volte!

Lon'zu: Mi prendi in giro?!

Esclamò fortemente frustrato, Lissa si intromise.

Lissa: Sta dicendo la verità, lui la prima volta che ha avuto a che fare con il Team Zero mi ha salvata appunto da loro! È Grazie a lui se ora sono qui

Lon'zu era incredulo, ma osservando me e Lissa attentamente capì tutto, però aveva una faccia strana, come se avesse capito davvero TUTTO.

Lon'zu: Non è che ti sei innamorato di lei?

Michele: Cosa? No! Cioè si!... Ma come?... sorvoliamo su questo... Piuttosto, dobbiamo scoprire dove si trova la base del Team Zero.

Lon'zu: Per quale motivo?

Michele: E lo chiedi anche? Dobbiamo ritrovare tua madre, forse c'è ľhanno ancora loro!

Tutti mi guardarono come se avessi chissà quale idea in mente.

Lon'zu: Ma... tu vuoi aiutarmi?

Michele: Cosa fare altrimenti?

Ero pronto a tutto, lui si voltò di spalle per non mostrare le lacrime agli occhi,

John: Michele è fatto così, aiuta sempre chi ne ha bisogno!

Lon'zu mi disse che sua madre si chiamava Say'ri ed era un Lucario come lui. Ci mettemmo subito sulle tracce del Team Zero per cercare indizi utili per risalire alla loro base. Ci bastò chiedere a dei pokémon selvatici per trovare una pista. Si trovava nei dintorni della vecchia base del Team Rocket. Ci dirigemmo subito là preparandoci al peggio. L'edificio era una catapecchia e sembrava più che abbandonato. Ma nonostante ciò era ben sorvegliato da sentinelle nascoste in punti strategici.

Jay: Michele, sei sicuro di volerlo fare?

Michele: Assolutamente no!

Lon'zu: Allora perché vuoi farlo?

Michele: Te ľho già detto, voglio aiutarti a ritrovare tua madre! Ora, entrare senza che nessuno se ne accorga sarà facile, ma il difficile sarebbe cercarla senza essere scoperti.

Jack: Forse faremo prima se ci dividessimo.

Michele: Giusto, ma non da soli, ci divideremo a coppie, Lon'zu, tu vieni con me, Jack con Jay e John con Lissa.

Entrammo...

Troveremo Say’ri? Chi ci sarà li dentro? Filerà tutto liscio o sarà il solito cliché? Lo scoprirete presto!

Avventura Pokéfantastica [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora