Una vendetta inaspettata

111 10 14
                                    


Passarono gli anni e la squadra si era evoluta in un Greninja (Jay), un Decidiueye (Jack), in un Incineroar (John) ed un Gardevoir (Lissa), il legame tra la squadra e me si rafforzò molto parlando con loro, capendo meglio i loro sentimenti, compreso il fatto di tenerli sempre nelle pokéball e tirarli fuori quando servono. Infatti ora li tengo sempre accanto a me, come compagni di viaggio, salvo situazioni di emergenza.
Spesso e volentieri vedevo Lissa parlare con gli altri in disparte su non ho capito cosa, aveva sempre le guance rosse e diventava ancor più rossa quando scopriva che la guardavo mentre parlava, avvolte arrossivo anche io senza sapere perché, ma non ci feci tanto caso. Allenandomi insieme ai miei compagni fisicamente e mentalmente imparai a sbloccare la mia mente ed a ragionare meglio durante le lotte, ed a combattere contro un pokemon, senza però usare le loro mosse. Ma un giorno, durante un comune allenamento, si sentii sparare dei dardi o qualcosa del genere, riuscii ad evitarli per poco. Subito dopo si sentì una risata maligna seguita da:

(Leader): Ti sei affezionato a quello sgorbio, ragazzino!

A quella frase Lissa ebbe paura (io pure, ma non lo davo a vedere). Uscì un uomo vestito di nero ed una giacca lunga con cappuccio.

(Leader): Il Team Zero non dimentica, ragazzino!

Si trattava dello stesso gruppo che maltrattò Lissa anni fa. Notai che eravamo circondati da scagnozzi armati.

(Leader): Io, Xaldin, capo del Team Zero te la farò pagare a te ed a quello sgorbio per ciò che hai fatto!

Detto questo guardò i miei compagni, poi estrasse una ultraball

Xaldin: Facciamo così, se mi batterai in una lotta pokémon ti lascerò andare, ma se fallirai mi prenderò i tuoi pokémon, compreso lo sgorbio!

Detto questo, senza una via di fuga, ingaggiai una lotta. Xaldin aveva con se 6 pokemon. La lotta sembrava vinta senza feriti, ma il suo ultimo, un Feraligatr, mi mise K.O. Jay, Jack e John. Lissa stava per fare la stessa fine, ma la ritirai in tempo dalla lotta.

Lissa: Michele cosa fai!? Posso batterlo! devo solo...

Michele: No! Quel pokémon è troppo forte! Finirà per farti davvero del male!

Lissa: E allora cosa vuoi fare? Arrenderti?

Michele: Certo che no! Non lascerò che veniate portati via da me!

Osservai Xaldin che mi prendeva per pazzo. Credeva di aver vinto, ma a sorpresa di tutti, entrai nel campo di lotta ed esclamai

Michele: Ora tocca a me.

Xaldin: Hah! Mi avevano detto che ti eri allenato con i tuoi pokémon, ma come credi di battere il mio Feraligatr?

Lissa: Michele! Cosa....?

Michele: Non preoccuparti Lissa, andrà tutto bene, pensa a curare gli altri

Ci fu una lotta senza esclusione di colpi. Nonostante il mio addestramento, il Feraligatr ebbe la meglio e stava per battermi. Respinse violentemente un mio attacco, mi scaraventò brutalmente a terra, rotolai e finii contro un albero, non riuscivo a rialzarmi, avevo perso.

Xaldin: Hahahaa! non sei così forte come pensavi vero!?

Lissa e tutta la squadra videro come tutti i miei sforzi sembravano inutili...

Jay: Michele!

John: Forza Michele! Alzati! So che puoi farcela!

Jack: Avanti! Non puoi lasciarti battere così!

Lissa: Michele!... Puoi batterlo! Io credo in te! Tutti noi crediamo in te!

Non potevo ignorare gli incoraggiamenti della mia squadra. Questo mi faceva davvero capire quanto ci tenessero a me. Non potevo deluderli e lasciare che un teppista me li portasse via. Mi rialzai... guardai Xaldin e il suo pokémon con un espressione intimidatoria, i miei occhi cambiarono colore da marrone ad un giallo elettrico. Xaldin ordinò al Feraligatr di attaccarmi e così fece, ma questa volta fui io a bloccare ľattacco, con un semplice ma potente pugno scaraventai il Feraligatr ad una dozzina di metri da me. Senza pensarci troppo, mi scagliai contro di lui per attaccarlo, mentre correvo verso di lui, non capii come , ma la mia carica si circondò di scariche elettriche e mi venne un irrefrenabile impulso che mi spinse a scagliarmi con tutte le mie forze contro l'avversario. Lo misi fuori combattimento... Nessuno credeva a ciò che era successo, e io non avevo la più pallida idea di cosa avevo appena fatto (apparte battere un pokémon in lotta) avevo ancora delle scintille negli occhi, questo spaventò un po tutti, anche Lissa.

Xaldin: Ma che...!? Questo non è umano! Ritirata! Ritirata!

Dopo tale azione ero però stremato e mi accasciai a terra. Lissa e tutta la squadra accorsero per curarmi.

Jay: Michele, ti rendi conto di cosa hai appena fatto?

Michele: N... no, non ne ho idea... che è successo?

John: Non so cosa te lo abbia fatto fare, ma la tua carica contro l'avversario si è ricoperta di fulmini e ti sei lanciato contro di lui!

Michele: Cosa?

Jack: Come se tu abbia usato una mossa pokémon! Un... Locomovolt.

Michele: Tralasciando questo dettaglio... state tutti bene?

Lissa a sorpresa di tutti mi tirò un sonoro schiaffo

Lissa: Si, stiamo bene Michele! Ma saremmo stati meglio se non avessi corso un simile rischio! Oltre al fatto di combattere un pokémon che ci aveva messo K.O. quella azione ti ha quasi consumato tutte le energie! Ci hai fatto preoccupare!

Aveva le lacrime agli occhi

Michele: Perdonatemi ragazzi, la prossima volta starò più attento.

La sera stessa festeggiammo seduti in riva al mare attorno ad un falò a parlare dell'accaduto ed a brindare con del Lemonsucco (una limonata), ma ad un certo punto, con una scusa palesemente inventata, John, Jack e Jay se ne andarono da un'altra parte lasciandomi solo con Lissa.

Uuuuh, e ora che succede? Bella scusa John, vai a prendere altra legna per il falò quando ne hai una montagna dietro. Qui gatta ci cova.

Avventura Pokéfantastica [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora