1: un arrivo inaspettato

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«Tartufello, hai qualcosa da mettere sotto i denti? Sto morendo di fame,» chiese una ragazza, entrando in una specie di grotta.

«Tu che mi chiedi del cibo, questo non me l'aspettavo proprio,» rispose un tasso, ridendo.

«Sempre il solito simpaticone, eh? Oh, ciao Nikabrik.» Rispose lei ironicamente, salutando poi un nano che era appena entrato.

«Briscola? Dove si è cacciato?» chiese lui.

«Potevi anche salutare, di sicuro non nuoce.» gli disse la ragazza, alzando gli occhi al cielo.

«Okay, c-i-a-o. Ora vorresti anche un servizio regale? Dove è finito Briscola, accidenti!» continuò il nano nero.

«Lascialo stare,» disse Tartufello. «È troppo "indaffarato".»

La ragazza gli sorrise e poi uscì.

«E quello... chi è?» disse, osservando qualcuno accasciato al terreno.

Dopo qualche secondo uscì Briscola.

«Nasconditi,» le ordinò. «Oh no, ci ha visti» disse poi rivolto a Nikabrik.

Il ragazzo, infatti, li stava osservando.

«Arrivano!» affermò poi, girandosi verso la sua destra. E infatti, in lontananza si intravedeva l'esercito di Telmar,

«Tu occupati di lui, io li distraggo» disse il nano a Nikabrik.

Dopodiché, quando Briscola corse verso quelli di Telmar, Nikabrik andò verso il ragazzo e gli sbattè qualcosa in testa, forse una pentola, così da farlo svenire, però questi riuscì a suonare un corno, prima di cadere a terra, senza sensi.

Dopo ciò, la ragazza aiutò Nikabrik a portarlo dentro in casa, andando poi verso Briscola per aiutarlo.

«E quello chi è?» chiese Tartufello al nano.

«L'ho trovato qua fuori e l'ho fatto svenire, secondo me è un abitante di Telmar» gli rispose.

«Tu mettilo a letto, io vado a preparare una zuppa» disse il tasso «poi gli fascio la testa. Con cosa cavolo l'hai colpito?» chiese guardando il ragazzo.

«Avevo in mano una padella» si giustificò Nikabrik.

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