29. A Scuola

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Sto camminando per i corridoi della scuola sotto lo sguardo di tutti . Anche i professori mi guardano incuriositi e io semplicemente li ignoro tutti.

A volte qualche mio amico o compagno della squadra di calcio mi dà una pacca sulla spalla quando gli passo accanto.
Dicono che gli dispiace.

Io cammino avanti ignorandoli
Non degno nessuno di un grazie o di un saluto.
Passo davanti alla classe di Jenny.
La porta è aperta e io mi fermo e lancio dentro un occhiata veloce.

Noto subito un gruppo di alcune ragazze che stanno chiacchierando sedute sui banchi. Hanno dei sorrisi stampati sulle labbra come se la cosa di cui stanno parlando fosse il fatto più divertente del mondo.

"Senza volere" ascolto quello che dicono.
Tipa1: "non viene a scuola da due settimane cazzo, secondo me potrebbe essere in manicomio, è irascibile e reagisce sempre d'impulso. Avrebbero fatto bene a rinchiuderla" dice una alzando la voce

Tipa2: "tesoro non esistono più i manicomi. Oh ma vi immaginate se  l'ha messa incinta" dice una strillando come un' oca

Tipa3: "ma chi vuole scoparla quella troia?!"

Tipa2: "beh il tuo ex sicuramente"
-ridacchia-

Tipa3: "non dire queste cose di Riccardo"

Tipa1: "quella ragazza gli ha dato alla testa" scuote la testa.

Tipa2: "tutto questo tempo ho cercato di farmi notate da Victor ma mi ha sempre ignorato.
cos ha Jenny che io non ho?"

Tipa3: "hai ragione. Sei non poco più bella di quella sgualdrina e hai più esperienza. Quella non conta neanche metà di te."

Stringo i pugni.
Non ce la faccio più a ascoltare quello che dicono.
Entro in aula e prendo la ragazza, che ha appena finito di parlare, per il colletto la alzo da terra e la attacco al muro. Le altre urlano e si mettono una mano sulla bocca.

Io: "brutta troia. Chiudi quella bocca che ti ritrovi o ti pesto così tanto che ti ammazzo."

Le ragazze tremano e lancio la stronza a terra.
Poi guardo male le altre che deglutiscono e vanno dalla tipa a terra.

Io: "parlate ancora male di lei e non la passerete liscia. Spero che abbiate capito." Esco e sbatto con forza la porta attirando l'attenzione di tutti nel corridoio.

Prima ancora del suono della prima campanella lascio la scuola.
Non me la sento di andarci.

Come al solito passo all'ospedale e vado da Vladimir.

Busso alla sua porta ed entro senza aspettare una sua risposta
Vlad:" hey. Niente scuola anche oggi?" mi guarda un po' triste.

Io: "chi sa domanda. Chi non sa formula ipotesi assurde." dico arrabbiato sapendo che lui capirà.

Vlad: "Victor, stai tranquillo. Vedrai che passerà prima o poi."

Io: "mi manca, Vladimir"

...

Angolo mio

Che è successo a Jenny?

PENULTIMO CAPITOLO

Insegnami ad amare // Victor Blade    [completata] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora