Il diario di una ragazza distrutta

silenzio assordante

Sono qui
Seduta, su di un prato
da sola.
I raggi del sole
mi riscaldano trasmettono
un senso di tranquillità.
Ed ecco che arriva il silenzio
era tutto tranquillo finché
non è arrivato.
Ora i miei pensieri
viaggiano freneticamente,
ma si focalizzano sempre
sullo stesso.
Sempre sullo stesso terribile
ricordo.
Di quella mattina di quattro
anni fa, e credo che non andrà
mai più via dalla mia vita.
Mi ritrovo ancora
una volta in questo silenzio assordante.
Mi insegue non smette
Il silenzio continua a parlare.
Basta.
Ti prego Basta!
Smettila,smettila di
rendermi triste.
Smettila di crearmi ansia.
Ho gli occhi arrossati,
ma va tutto bene
non è nulla!
Lentamente,iniziano
a scorrere, lacrime salate
Sulle mie rosse e grosse
guance.
Ma non smette
di parlare.
Incomincia a bisbigliare
frettolosamente,
cose sconnesse, ricordi laceranti.
Non lo reggo
sto controllando.
Lo sento, mi afferra le gambe,
mi sta tirando giù.
Emetto un urlo,
per l'ultima volta grido:
Basta!
Adesso tutto tace