Finita la cena dopo qualche battibecco e ringhio annesso per chi dovesse pagare ovviamente vinse lui ed io da finta offesa salutai Paolo con un bacio sulla guancia, mi voltai verso Luke e gli feci l'occhiolino a cui lui rispose con un ghigno ed una lingua che passava lenta nelle sue labbra come se assaporasse già la preda di fronte a lui; subito dopo mi avviai verso l'uscita con un lupo ringhiante che per tutto il tragitto non faceva altro che guardare la strada e appena sentiva un mio sospiro ringhiare. Guarda un po' cosa devo sopportare e adesso cosa ho fatto per farlo diventare così? La macchina si fermò, mi ripresi dai miei pensieri e osservai ciò che mi stava attorno, ero arrivata a casa, sospirai l'ultima volta e mi voltai verso quel treno a vapore:<<Grazie mille per la cena Alpha Knight, buonanotte>>, neanche si degnò di voltarsi per ascoltarmi allora quasi come una piccola vendetta personale, mi tolsi la cintura aprii lo sportello così da poter avere una via di fuga assicurata ed ecco la cazzata, gli leccai la guancia nel modo più lento ed erotico che esistesse e scappai via. Sentii un ringhio che mi fece tremare le gambe e risvegliò la mia lupa; era il potere dell'Alpha mi stava reclamando. Io non volendo ascoltare chiamai l'ascensore con la speranza che arrivasse in tempo, entrai immediatamente ed ecco che me lo ritrovai di fronte all'entrata del palazzo, con i suoi occhi rossi che pretendevano la mia attenzione, ma io ancora impaurita dalla sua reazione cliccavo imperterrita il tasto per chiudere l'ascensore quando finalmente si chiuse ed io fui salva. L'ascensore salì ed io ancora con il fuoco tra le mie gambe e i miei respiri pensanti pensavo a quello che avevo fatto. Ma che diavolo mi era venuto in mente? L'ascensore si aprì ed io uscii per dirigermi verso la porta del mio appartamento, presi le chiavi, aprii la porta, entrai in appartamento la richiusi, lanciai i tacchi in mezzo al salotto ed entrai nella mia stanza. Avvicinandomi verso la finestra togliendomi gli indumenti rimanendo semplicemente con quel completino rosa osservai la città, la luna, la strada, i passanti, le macchine e quegli occhi rossi che mi guardavano come se mi bramassero, come se non accettassero il mio rifiuto, come se sapessero che avrei ceduto a lui e lo sapevo anch'io ma non ancora. Mi allontanai dalla finestra e mi distesi nel letto.
Dovevo distrarmi, dovevo liberare la mente volevo una distrazione da quella strana situazione. Un nome mi venne il mente Mike, presi il bigliettino che mi aveva lasciato e lo chiamai, <<Parla Mike>> cazzo ha risposto subito e chi se l'aspettava <<Ciao Mike scusa se ti disturbo sono Esther non so se ti ricordi>>.
<<Certo zuccherino che mi ricordo, è successo qualcosa?>>, io imbarazzata <<No, tranquillo non è successo niente solo che mi sento così sola qua a casa e sono così stressata volevo liberare un po' la mente>> continuai con voce da gatta, dal altro capo del telefono sentii un leggero ringhio <<È il palazzo di questa mattina giusto?>> io sorriso, già pronta << Si esatto, quarto piano>>, <<Cinque minuti e sono da te, dì alla guardia notturna del palazzo che sto arrivando non voglio perdere altro tempo>>. Dio ero già eccitata e quasi ansimando dissi <<Ti aspetto>> e chiusi il telefono. Contatto Alfred per dirgli della visita notturna e di lasciarlo passare e mi iniziai a preparare, ravvivai i capelli, mi misi una vestaglia corta di seta rosa, mi guardai allo specchi per controllarmi un'ultima volta e il campanello suonò, ero pronta. Aprii la porta ed eccolo lì occhi neri che mi mangiavamo <<Cazzo Zuccherino, sentivo la tua eccitazione dalla reception>> fu su di me. Continuando a divorarmi le labbra chiuse la porta e mi strappò la vestaglia e inizio ad insinuare le sue mani su di me, ansimando gli strappi la maglietta e staccandomi dalle sue labbra iniziai a baciare il suo petto muscoloso soffermandomi sui capezzoli ricevetti un ringhio, iniziai a scendere leccando sempre più in basso fino ad essere in ginocchio davanti alla sua mascolinità coperta da quel tessuto. Neanche il tempo di pensarci che già avevo tolto tutto e il suo membro era tra le mie mani pulsante, gonfio ed enorme, mentre facevo il mio lavoro lo guardavo negli occhi e continuando a guardarlo lo iniziai a leccare, ringhio, gli succhiai la punta, ringhio, lo mesi tutto in bocca e continuai fin quando la sua mano mi fermò; lo guardai e lui mi alzò spostandomi sull'isola della cucina e sta volta fu lui a giocare. Mi divorò le labbra e nel mentre mi tolse il reggiseno, iniziò a scendere verso il collo lasciando qualche segno, la spalla, arrivato ai seni li prese tra le mani e se uno lo stava torturando con le mani l'altro lo sta divorando con la sua bocca, ansimavo; subito dopo sentii la sua mano spostare i miei slip e le sue dita dentro di me, ansimai, si iniziarono a muovere dentro di me, ansimai ancora, stava pompando così forte così bene, stavo per venire, l'orgasmo era vicino. Se ne accorse e si fermò <<Mike continua ti prego>> lui sorrise e giusto il tempo per sfilarmi gli slip, mettersi un preservativo ed entrare dentro di me, iniziammo a ringhiare sempre più forte, ancora ed ancora, spinte sempre più forti e decise; cambiammo posizione e mi ritrovai con l'addome schiacciato sul piano in marmo e la mia intimità grondante in prima vista per lui, mi aprì le gambe ed affondò ancora ed ancora, iniziai ad urlare dal piacere <<Si piccola sei così stretta, così vogliosa, cazzo quanto ti voglio>>, io e la mia lupa pensavamo solo a godere, sapevamo che non era il nostro compagno ma volevamo solo il piacere. <<Mike sto per venire, più forte!>> e lui mi accontentò, spinse così forte che lo sentii ovunque e venni urlando e lui con me. Stanchi iniziammo a riprendere fiato, lui uscì da dentro di me e mi uscì un piccolo gemito <<Piccola se continui così non credo riuscirò a fermarmi>> sorrise beffardo. Lo guardai sorridendo <<Se non dovessi lavorare domani ti convincerei a continuare>> <<Eh già piccola, è un vero peccato non essere compagni, ma finché non lo troviamo possiamo comunque divertici insieme>> quel sorrisetto <<Perchè no... ma credo che per adesso sia meglio rivestirci di quei pochi vestiti che sono rimasti>> ci mettemmo a ridere e come se non fosse successo niente ci vestimmo scherzando come amici di vecchia data, <<Beh Esther è stato un vero piacere venirti a fare compagnia ci sentiamo>> gli diedi un bacio sulla guancia e dissi <<Ciao Mike, buonanotte>> lui sorridente se ne andò ed io chiusi la porta.
Feci una doccia, mi misi una maglietta larga e mi distesi nel letto pronta a dormire, rilassata e pronta alla giornata di domani.
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Buonasera ragazze. Questo è un capitolo un po' hot ☝️ ma spero vi piaccia comunque🤔
Un 💋 dalla vostra Rose🌹

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Io sono sua. [SOSPESA]
WerewolfSi sa della nostra esistenza da sempre, da quando c'è l'uomo c'è il licantropo. Io sono Esther Dixon e sono l'assistente di Harry Knight capo dell'azienda HKC, nonché Alpha del branco White Moon uno dei più forti in circolazione. Cosa distingue ques...