Nel cervello di Michael frullavano migliaia di idee. A conoscere Angie sapeva che ci sarebbe voluto tempo prima che lei gli dicesse qualcosa. Cosa poteva essere successo? Sicuramente qualcosa di grave. Lei gli aveva sempre raccontato tutto. Doveva scoprire quale segreto gli stava nascondendo Angie. Appena finì di pensare a ciò, guardò la porta e vide entrare in classe Mario. E gli venne in mente un'idea: e se centrasse Mario con ciò che Angie non voleva dirgli? In quel momento si ricordò di un episodio che era accaduto poco tempo prima.
Angie era contro un muro accerchiata da quattro ragazzi. Sapevo che era lei perché avevo sentito la sua voce, era inconfondibile ed ero riuscita a sentirla perché, come al solito, Angie urlava quando parlava e in quella situazione non aveva fatto eccezione, meno male. Ero corso da lei e, quando avevo visto il volto dei ragazzi che la minacciavano li avevo subito riconosciuti. Erano amici di Mario. Lì conoscevo perché io e Mario avevamo fatto le medie insieme ed eravamo anche stati amici e quelli che vedevo davanti a me erano stati anche loro, una volta, miei amici. Non mi erano mai sembrati così lontani come in quel momento. Si erano ridotti a minacciare una ragazza. O forse erano lì per conto di Mario? Angie mi aveva detto che lui ci aveva provato con lei, anche se non era andata a buon fine. Ma davvero Mario sarebbe stato capace di far fare del male a una ragazza? E poi erano venuti in quattro! Lei non ce l'avrebbe mai fatta da sola. Aveva bisogno del mio aiuto. Così mi feci forza e la portai via con me dicendo che era la mia ragazza. Mi era sembrato un po' strano che non avessero reagito neanche un po'.
Il giorno dopo andai a parlare con Mario di ciò che era accaduto, ma lui negò tutto. Io comunque decisi di non fidarmi di lui e andai a chiedere a quelli che una volta erano stati miei amici. Negarono anche loro che Mario centrasse qualcosa. Dopo tutto che cosa avrei dovuto aspettarmi da loro? Ma quando fui lontano da loro, un mio vecchio amico mi venne incontro e mi raccontò che aveva saputo in giro che quei quattro facevano cose solo sotto ordine di Mario e probabilmente anche questo era stato opera sua.
'Forse ho sbagliato quella volta a dire che Angie era la mia ragazza. La cosa deve aver solo peggiorato la situazione' pensò Michael. Si sentì in colpa. Angie non meritava tutto quello che le stavano cercando di fare. Michael si sentiva in dover di chiarire una volta per tutte le cose con Mario. Da uomo a uomo, senza che Angie ne subisse le conseguenze.
Così Michael aspettò dopo scuola. Sapeva dove andava sempre Mario e raggiunse quel posto. Mario e i suoi amici erano proprio lì e c'erano anche quelli che avevano cercato di rapinare Angie.
"Scusate ragazzi, ma vi devo portare via un attimo il vostro amico" annunciò Michael mettendo una mano sulla spalla di Mario e sorridendo a quei teenager. Mario si girò e sussurrò a bassa voce a Michael: "Che cazzo vuoi da me?"
"Chiarire alcune cose" rispose con tono duro.
"Io non ho un cazzo da chiarire con te, pezzo di merda"
"Sono io che dovrei chiamarti pezzo di merda per quello che stai facendo ad Angie"
Michael strattonò il braccio di Mario.
"Di che cazzo stai parlando figlio di puttana?" chiese Mario con prepotenza.
"Prima di tutto non chiamare mia madre puttana. Secondo devi smetterla di rompere i coglioni ad Angie. Lei non ti vorrà mai"
"Perché si metterebbe con te bastardo? Io non credo proprio"
"Sicuramente non si metterebbe con uno che ha tentato di rapinarla e che l'ha minacciata!"
Michael stava iniziando ad alzare la voce.
"Non ti consiglio di urlare davanti ai miei amici, non sai cosa potrebbero farti. Qui sei nel mio territorio pezzo di merda"
Mario rise.
"E sentiamo che cosa potrebbero farmi quei bulletti del cazzo che ti obbediscono come dei cagnolini?"
"Sono capaci di farti passare la voglia di parlarmi in questo modo irrispettoso"
"Irrispettoso? Io? Ma ti ascolti quando parli? Guarda che non conquisterai mai una ragazza se la picchi o la minacci!"
"Chi te lo dice che a quella puttana non piace essere comandata?" Mentre Mario diceva queste parole si allargò sulla sua bocca un sorrisetto malizioso dopo il quale Michael non potè che incazzarsi e tirare un pugno al suo avversario. Le nocche di Michael beccarono la mascella di Mario che reagì tirando al primo un pugno nello stomaco. Gli amici di Mario, che avevano già adocchiato la scena, corsero dai due contendenti. Ma a quel punto Michael, dopo essersi piegato in due a causa del pugno di Mario, aveva già placcato Mario, lo aveva già sbattuto per terra e aveva appena iniziato a picchiare il suo nemico. I ragazzi non sapevano cosa fare. A qualcuno venne la bella idea di tirare su di peso Michael, il quale, appena lo ebbero messo in piedi, tirò un pugno al primo che gli capitò davanti. Allora gli altri reagirono e in modo un po' scombinato cercarono di picchiare Michael, ma riuscirono solo a farsi del male tra di loro e a beccare solo qualche volta chi volevano centrare. Michael, quando capì che quei ragazzi senza la guida di Mario non sapevano che fare, sfruttò la situazione per andarsene e tirare un ultimo calcio in pancia a Mario, il quale cercò di gridare al suo rivale: "Te la farò pagare!" Ma dalla sua bocca uscirono solo dei mugugni dato che era impiastrata di sangue poichè Michael gli aveva spaccato un labbro.
Nel momento in cui Michael prese la metro si rese conto della cazzata che aveva appena fatto. Ad Angie non sarebbe sicuramente piaciuto se l'avesse saputo. E glielo doveva dire per forza. Doveva raccontarle tutto. Se no avrebbe potuto farlo Mario e avrebbe potuto mettere tutto a proprio favore. Doveva parlarle di persona. Così le scrisse se le andava di mangiare fuori insieme. Lei rispose dopo qualche minuto e accettò. Poi Michael le disse che di lì a poco sarebbe venuto a prenderla sotto casa.Neanche una ventina di minuti dopo che Michael mi aveva scritto me lo ritrovai sotto casa. Doveva essere successo qualcosa, me lo sentivo. Se no mi avrebbe chiesto di uscire a mangiare insieme già quando eravamo a scuola. Appena arrivai vicino a lui, Michael mi abbracciò forte, così gli chiesi: "C'è qualcosa che non va?"
Lui mi guardò negli occhi e capii che dovevano essere successe tante cose. Mi prese per mano e ci incamminammo verso la metro.
"Ti devo raccontare un po' di roba"
"Lo avevo capito"
"Beh, diciamo che sta mattina, quando non hai voluto dirmi cosa fosse successo, io ho pensato un po' a cosa poteva averti sconvolto così tanto da non riuscire a dirmelo. E ho ricollegato la cosa a quando ti avevo aiutato con i tipi che volevano rapinarti. Io li conoscevo e sapevo che erano amici di Mario, non te l'ho detto perché volevo capire se lui centrasse davvero. Alla fine ho capito che era così e stamattina ho pensato che lui avesse cercato in qualche modo di minacciarti ancora. Allora sono andato a cercarlo..."
"E vi siete picchiati giusto?"
"Sì"
"Voglio sapere tutto"
Così Michael si mise a raccontarmi cosa era successo e quando finì io dissi: "Tu sai benissimo che io non avrei mai voluto che vi picchiaste per me. Sinceramente all'inizio non pensavo neanche che Mario potesse arrivare a tanto per avermi. Peccato che facendo così non fa altro che peggiorare la situazione. Capisco perché tu abbia reagito e perché tu abbia agito in quel modo anche se io non volevo che si arrivasse fino a questo punto. Per favore, almeno tu Mike non fare niente per provocarlo, io sto cercando di non cagarlo, fa anche tu lo stesso. Ma stai attento, si vendicherà e tu lo sai meglio di me dato che lo conosci da più tempo"
Gli tirai una pacca sulla spalla e gli dissi ancora: "Non fare più cazzate del genere eh?"
Michael sorrise e rispose: "Ok capo"
![](https://img.wattpad.com/cover/60432055-288-k196831.jpg)
STAI LEGGENDO
Cosa siamo? Solo amici o qualcosa di più?
RomanceAngelica Allster. Il suo primo anno di liceo. Conoscerà tante persone, tanti ragazzi e tante ragazze. Tra cui Michael Del Gabriel. Tra lei e Michael sembrerebbe nato tutto per far ingelosire tre ragazze, anche se in realtà non é così. Il loro sarà u...