Capitolo 11

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Quel pomeriggio mi trovai con Martina che mi chiese se avevo novità. Ancora una volta sembrava avermi letto nella mente. Così le raccontai dell'invito di Michael alla festa del suo amico. E mentre le dicevo quella cosa mi resi conto che quella era un'uscita "ufficiale". Diventai rossa, io non me ne accorsi, ma la mia migliore amica sì. E, appena accadde, lei iniziò a sorridere in modo spropositato. Io non arrossivo mai. Così quando finii il racconto le chiesi perché stava sorridendo a quel modo. Appena terminai la frase lei scoppiò a ridere. Io la guardai malissimo. Lei cercava di smettere, ma non ci riusciva. Ad un certo punto mi fece segno di aspettare un attimo. E io le dissi: "Va bene" fissandola con sguardo interrogativo. Lei andò al bagno e tornò con la faccia appena asciugata dall'asciugamano. Esordì dicendo: "L'avevo predetto"
Se prima mi era un po' sparito l'imbarazzo, con quell'affermazione era tornato ed, anzi, era aumentato.
"Eh. Adesso te ne sei resa conto anche tu, vero?"
Io mi morsi il labbro e diventai ancora più rossa.
"Sembri un pomodoro! Sei più rossa di me quando devo conoscere gente nuova!"
Martina mi indicò ridacchiando. Io le tirai uno schiaffetto sul braccio dicendole di smetterla di prendermi in giro.
"Ma dai è così divertente prenderti in giro!"
"Dal mio punto di vista no! Prova a metterti nei miei panni!"
"Ma stai scherzando? Magari fossi nei tuoi panni! Michael è un figo e andate d'accordissimo... non potrebbe andare meglio!"
"Ma che stai dicendo? Lo sai che io non sono mai stata imbarazzata in vita mia e adesso che lo sono non me ne sono neanche accorta! Non so come comportarmi! E poi se dovessi arrossire così di punto in bianco davanti a lui! Io sicuramente non me ne accorgerò, ma lui sì. Pensa che figura!"
"Ma stai zitta va che se dovessi pensare a tutte le figure di merda che ho fatto nella mia vita e per le quali sono diventata rossa come un pomodoro, il tuo diventare rossa sarebbe una barzelletta!"
"Ok, ma almeno tu te ne accorgi quando arrossisci io no!"
"Michael non smetterà mica di essere innamorato di te solo perché arrossisci!"
Mi misi una mano tra i capelli, dato che ero parecchio nervosa.
"E poi cosa mi devo mettere? Cioè Michael non mi ha detto ancora nulla su questa festa!"
"Beh se è una festa è d'obbligo la gonna e i tacchi..."
"Non voglio fare figure di merda"
"Non ne farai, stai tranquilla e comunque Michael ti ha già visto fare figuracce quindi non sarà un problema"
"Appunto, non vorrei aggiungerne altre"
"Ma non farti problemi che quello è cotto di te!"
Appena Marty finì la frase io mi misi a ridere.
"Cosa c'è da ridere? È vero!"
"Posso ammettere che gli piaccio..."
Non ebbi il tempo di concludere il mio pensiero che la mia migliore amica mi indicò e urlò: "OH MIO DIO! LO HAI AMMESSO! ALLELUJA!"
Poi mi abbracciò e io continuai a ridere per quella situazione. Dopo un po' si staccò da me e, facendo finta di asciugarsi delle lacrime invisibili, disse con voce falsamente commossa e civettuola: "Sono così fiera di te tesoro! Alla fine, dopo i tanti sforzi che ho fatto, l'hai capito!"
In seguito mi applaudì e io risi ancora per il suo comportamento.
"Bene ora dobbiamo decidere che cosa metterai per questo appuntamento"
"Niente di troppo elegante"
Marty in quel momento spalancò i miei due armadi giganti in cui tenevo tutti i miei vestiti e i miei trucchi. Poi mi guardò maliziosa e con quell'espressione sul viso parlò: "So che hai qualcosa di sexy"
"No no Marty!"
Mi avvicinai a lei e mi parai davanti agli armadi. Sapevo benissimo a che vestito si stava riferendo. Me lo aveva regalato mia zia per l'esame di terza media. Quella donna aveva sempre avuto una mania per tutto ciò che era luccicante e scollato e l'apoteosi di tutto ciò era stato quel vestito. Tanto per fare un esempio vi posso dire che era semitrasparente sulla pancia.
Marty mi lanciò prontamente uno sguardo malizioso. Io feci no con la testa e poi dissi: "Quel vestito è esagerato. A parte che è troppo lungo per una festa normale. È troppo luccicante, cioè oltre al fatto che è oro, è pure cosparso di brillanti ovunque. La scollatura è profonda. Ma poi ti rendi conto che ha delle foglie oro sulla scollatura? Poi sembrerei una principessa delle favole... anche no. Sembrerei quella che vuole essere al centro dell'attenzione. Proprio no. Col fatto che è largo un botto come faccio ad andare in giro?"
"Quello hai ragione, poi Michael non potrebbe starti vicino"
La mia migliore amica si grattò il mento come se avesse la barba. La guardai e mi misi le mani sul viso prima di dire: "Ma sei per caso in combutta con lui?"
Lei ridacchiò, poi si fece più seria e disse di no.
"Meno male"
Sorrisi e mi girai per guardare cosa ci fosse dentro al mio armadio. Ovviamente il vestito che mi aveva regalato mia zia sovrastava gli altri così dovetti spostarlo sul letto. Marty lo prese con gli occhi che le brillavano.
"Non pensavo fosse così bello! Posso provarlo?" mi chiese con gli occhietti a cuore. Io acconsentii.
Ecco a voi quel magnifico vestito:

Quando, dopo un sacco di tempo (perché come potete vedere è enorme ed esagerato), Marty riuscì a metterlo la guardai e mi complimentai con lei che andò a guardarsi allo specchio

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Quando, dopo un sacco di tempo (perché come potete vedere è enorme ed esagerato), Marty riuscì a metterlo la guardai e mi complimentai con lei che andò a guardarsi allo specchio.
"Sono ufficialmente innamorata! Vado a sposarmi con questo vestito ora"
Io risi e le dissi che se avesse dovuto andare a una festa di gala glielo avrei prestato senza problemi. Marty era tutta entusiasta e chiamò mia madre per farsi vedere. Quest'ultima si congratulò con la mia migliore amica e poi disse scherzando: "Ma non era Angie che doveva uscire?"
"Sì, ma va beh" rispose Marty e io feci spallucce sorridendo. Poi mia madre se ne andò e continuammo, dopo che ebbi aiutato la mia migliore amica a togliersi quel dannato abito, la ricerca.
"Adesso però facciamo le serie"
"Abbiamo una missione!" esclamò la mia migliore amica mettendosi i pugni sui fianchi e facendo finta di essere Napoleone che guardava l'orizzonte fuori dalla finestra della mia camera. Mi misi un mano sulla faccia, ridacchiando, e mi girai verso i due armadi. Poco dopo anche Marty mi raggiunse per cercare. Ci dividemmo gli armadi. Io non riuscivo a decidermi. Così guardai sconsolata Marty. Lei in quel momento tirò fuori dall'armadio una gonna bordeaux. Mi sorrise e me la lanciò, poi aprì un altro armadietto e si mise a frugare. Guardai quella gonna: aveva un incrocio di lacci, sempre bordeaux sul davanti ed era in pelle. Appena finii di esaminarla e di decidere se poteva andare bene, Marty mi lanciò un top bianco con delle rose rosse disegnate sopra.

 Appena finii di esaminarla e di decidere se poteva andare bene, Marty mi lanciò un top bianco con delle rose rosse disegnate sopra

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"Secondo me dovresti metterti questi due insieme"
La guardai per un attimo.
"Dai su!"
Così mi provai quell'outfit. Intanto Marty chiuse tutti gli armadi. Quando mi finii di mettere tutto quanto, andai a guardarmi allo specchio. Mi misi a posto la gonna e il top mentre la mia migliore amica mi rivolgeva uno sguardo di approvazione. Ero soddisfatta di ciò che Marty aveva trovato per me. In quel momento mancava solamente decidere come truccarsi. Rimandai la decisione al pomeriggio nel quale avrei dovuto vestirmi.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 27, 2018 ⏰

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