Jenny era pallidissima, pareva quasi una morta. Sotto gli occhi c'era qualche traccia nera, probabilmente mascara sciolto. Era immobile. Avevo deciso con Steven che sarei entrata io per prima.
-Ehi, Jenny – dissi, sfiorandole una mano gelida.
Lei mi fissò un attimo come se non capisse.
-Sono Beverly – dissi.
-Mi sento stanca- sussurrò, chiudendo gli occhi.
Ed io come mi sarei dovuta sentire? –È normale-
-No, non dovrei essere stanca-
- Cos'è successo quella sera?-
Lei voltò la testa verso di me.
-Cerca di ricordare-
Lei scosse debolmente la testa. –Non riesco- sussurrò –non ricordo nulla, a parte il freddo-
-Qual è l'ultima cosa che ricordi?-
-Mi stavo preparando per la festa, ero in camera mia-
-E dopo?- la incalzai.
Lei sbatté le palpebre, quindi vidi le lacrime scorrerle lungo le guancie. –Nulla, il vuoto-
-Non riesci proprio a ricordare?-
-No, non riesco a ricordare-
Sospirai. Probabilmente non sarei riuscita a risolvere nulla.
-Aspetta, mi viene in mente una cosa-
-Dimmi- qualsiasi cosa poteva essere utile.
-Continua a venirmi in mente una cosa, un serpente che si morde la coda ... non so cosa voglia dire, è piccolo e nero ... un disegno, non ricordo altro-
-Okay- annuii. Un serpente che si morde la coda ... qualcosa di molto particolare.
-Mi spiace, non ricordo altro-
-L'importante è che tu stia meglio-
-Non penso che starò mai bene-
Non replicai. Purtroppo le cose non stavano migliorando, per niente.
-Non ti arrenderai, vero?-
-Per niente-
Jenny annuì stancamente, poi chiuse gli occhi, un modo per dirmi che voleva riposare.
-C'è anche Steven, ci terrebbe molto a vederti-
-Non so se potrei sopportare la sua vista- ed i suoi occhi si riempirono di lacrime.
Ed adesso cosa c'era che non sapevo? –Lui tiene molto a te-
-Digli che sono troppo stanca per vederlo-
Inspirai a fondo. –D'accordo, glielo dirò, ma sappi una cosa: lui ti ama e tu ami lui e Margaret è morta, non stai facendo nulla di sbagliato-
-Sei dolce, Bev, sei sempre stata dolce, sei un tesoro di ragazza, la più dolce che c'è ... ma a volte non puoi proprio consolare tutti-
E chi voleva consolare tutti? La mia intenzione era semplicemente quella di dare un consiglio ... poi poteva fare quello che preferiva, non era certo affar mio.
-Per me e Steven non c'è nessun futuro-
Ne era così convinta che mi lasciava quasi senza parole. –Lui ti è stato molto vicino in questi giorni-
-Questo però non cambia nulla-
E davanti alla testardaggine di mia cugina dovevo arrendermi. –Ti lascio riposare, allora-
-Grazie, Bev -
Uscii dalla camera senza dire altro.
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Dark girl: vuoi giocare con i fantasmi?
Fantastique(COMPLETA) I suoi capelli erano completamente bagnati, così come i suoi abiti, eppure non tremava, anzi, era immobile come una statua, quasi non fosse reale. E forse non era reale, forse veniva direttamente dai miei sogni, una figura tenebrosa e pal...