CAPITOLO 20

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EPILOGO
Quattro anni dopo

Passeggiamo per le strade di Los Angeles, Amy non immagina perchè l'ho portata qui, soprattutto perché non abbiamo più rapporti con i suoi genitori. Ha voluto troncarli ed io non potevo che essere d'accordo. D'altronde anche io, non ho più contatti con mio padre, sono riuscito però a perdonare mia madre dopo sei mesi, dal giorno che Amy lesse la mia lettera quattro anni fa. Non immagina che ci troviamo a Los Angeles proprio nel mese di agosto per via della festa della città e che ho intenzione di portarla al lunapark  dove abbiamo avuto il nostro primo appuntamento anni fa. Anche se lei non ricorda nulla di quei giorni prima dell'incidente, in questi anni le ho raccontato tutti i momenti belli che abbiamo passato insieme. Abbiamo pianto e riso insieme mentre le rivelavo le cose più buffe che avevamo fatto insieme o mentre ci raccontavamo ciò che avevamo vissuto in quei tre anni passati separati. La prima volta che abbiamo fatto l'amore dopo tanto tempo, abbiamo pianto. Ci siamo stretti l'un l'altro talmente forte come se non fossimo stati abbastanza vicini, come se avessimo voluto fonderci in un unica persona.
Io da quel giorno ho lavorato sodo, riuscendomi a laureare nel minor tempo possibile per potermi occupare di lei come un uomo fa con la sua donna. È da un anno che viviamo insieme, io lavoro come psicologo nel mio ufficio, ho odiato talmente tanto il mio psicologo e decisi che io, sarei stato capace di aiutare i miei pazienti a superare i loro traumi, le loro paure e le loro perdite meglio di come lui fece con me. Mentre Amy lavora in una libreria a Boston, e ha anche un blog dove recensisce i libri in base alle loro uscite mensili. È molto felice di questa sua piccola attività e per me la sua felicità viene prima di tutto. "-Dove stiamo andando?" Mi chiede alzandosi in punta di piedi per darmi un rapido ma dolce bacio sulle labbra che io prolungo un po' di più attirandola a me. "-Vedrai siamo quasi arrivati." Mi sorride e mano nella mano ci incamminiamo verso la spiaggia dov'è allestito ogni anno il luna park. Appena capisce dove siamo diretti, mi guarda negli occhi con un sorriso sexy sul volto e io mi fermo per baciarla ancora. Veniamo interrotti da mio telefono che squilla, leggo il nome sul display e sorrido. È Peter. Lui e Trixa, si sono sposati l'anno scorso a Las Vegas. Una cerimonia da pazzi, eravamo solo noi sei. Io ed Amy e Steve e Stella a fargli da testimoni. Lei indossava un vestito rosso con il velo mentre Peter un vestito di grigio. Uno degli Alvis di turno ha suggellato le loro promesse con una breve messa, seguita da una bellissima festa al casinò del Cesar Palace. Stella e Steve invece, convivono nella casa a due strade dalla nostra ed hanno adottato un cagnolino. "-Hey amico."
"-Siete già lì?" Mi chiede il mio amico d'infazia con il quale ho progettato nei minimi dettagli questa serata. "-Siamo arrivati ora." Dico e sento lo stomaco in subbuglio per l'agitazione. "-Buona fortuna, allora."
"-Grazie. Pet." Chiudo la chiamata e ci dirigiamo alla ruota panoramica.
Leggo sul volto di Amy un mix di emozioni, ha gli occhi lucidi quando la raggiungo sulla giostra, dopo aver parlato con il proprietario e parte la canzone "Perfect" di Ed-sheeran.
La giostra parte e quando arriviamo in cima si ferma per il solito rituale panoramico io prendo un enorme respiro e con il cuore a mille mi decido a parlare. "-Amy, questi anni passati accanto a te, sono i migliori della mia vita. Vivere con te, vederti ogni mattina appena mi sveglio e addormentarmi con te al mio fianco è la cosa più bella che mi sia mai capitata nella vita. Tu sei la cosa più bella che mi sia mai capitata. E non posso aspettare un giorno di più per far sì che il mio sogno diventi completamente realtà...>>
Non stacco gli occhi dai suoi, nemmeno quando prendo dalla tasca dei jeans una scatoletta di velluto rossa. Amy si porta una mano alle labbra e le lacrime iniziano ad uscire dai suoi splendidi occhi verdi che amo tanto.
"-Aiden..."
"-Perciò vorresti farmi il regalo più bello della mia vita accettando di diventare eternamente mia?"
Si lancia verso di me, gettandomi le braccia al collo ed io le cingo la vita con entrambe le mani.
"-Sono stata tua dal primo momento che abbiamo messo piede su questa terra, è sempre stato così e sempre lo sarà! Ti amo tantissimo."
"-Io ti amo più di me stesso." Le dico facendole indossare l'anello con la pietra verde smeraldo che le calza alla perfezione e poi poso le mie labbra sulle sue nell'esatto momento in cui la ruota panoramica riprende il suo giro. Mi sento come se tutto nel mondo fosse al posto giusto, come avrebbe sempre dovuto essere.
Da qualche parte tempo fa lessi una citazione che diceva che:" Ci sono amori in grado di resistere a qualsiasi cosa, semplicemente perché ciò che li lega è più forte di tutto il resto." Noi siamo la prova lampante che quel tipo di amore esiste.

Ringrazio tutti quelli che hanno speso un po' del loro tempo per leggere la mia storia♡

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