CAPITOLO 9

2.6K 104 0
                                    

Ho passato tutta la settimana seguente a guardare il telefono in attesa di un suo messaggio che non è mai arrivato ma ogni giorno durante le lezioni in comune si è venuta sempre a sedere vicino a me. Abbiamo fatto colazione insieme per tre mattine, anche se non eravamo completamente soli, con noi c'erano le sue due amiche. Dopo averle conosciute, ho cambiato idea su di loro, non sono male come avevo pensato alla festa di Hannah quando le avevo viste per la prima volta. La ragazza rossa riccia si chiama Stella e la bionda bassina Trixa. Quello che è successo questa mattina però mi ha mandato in crisi. Eravamo tutti e quattro intenti in una conversazione sul perchè avessimo scelto i vari corsi che frequentiamo, quando il telefono di Amy ha suonato per avvisarla del nuovo messaggio in arrivo. Quando ha abbassato lo sguardo e letto ciò che c'era scritto si è rabbuiata in volto, ha preso il cellulare e lo ha messo in borsa dopo aver digitato una breve risposta, poi è rimasta assorta nei suoi pensieri isolandosi da noi. Mentre le sue amiche parlavano, io ho osservato la scena e non sono riuscito a staccarle gli occhi di dosso. Non capivo cosa le avesse provocato quel repentino cambio di umore, anche se molto probabilmente la risposta non era così difficile da trovare, sicuramente era qualcosa che le aveva scritto il suo nuovo fidanzato. Stella dopo aver finito il suo caffè ha guardato verso Amy e le ha posato una mano sulla coscia. "-Ancora lui?" Amy ha annuito con gli occhi lucidi, dopo di che Stella si è alzata e ha detto: "-Per noi è ora di andare, è sempre un piacere Aiden, ci si vede." I miei occhi sono saettati su quelli di Amy che dopo avermi concesso solo un rapido sguardo è andata via trascinata dalle sue amiche.
Io sono rimasto lì per non so quanto tempo, con i pugni chusi per la rabbia. Quell' Eric doveva rigraziare il fatto di trovarsi a diverse miglia di distanza da me, perché se mi fosse capitato sotto tiro l'avrei distrutto. In cinque anni che siamo stati insieme io non mi sono mai permesso di farla soffrire e farla piangere e lui non ha il diritto farla stare male. Una rabbia cocente  mi ha divorato, bruciandomi golo. Lo stomaco e il cuore. Dopo aver lasciato i soldi sul tavolo, mi sono alzato portando con me la bottiglietta d'acqua che avevo preso ed una volta uscito fuori ed aver bevuto un sorso, l'ho scaraventata sul marciapiede con tutta la forza che ho, immaginando che quella fosse la faccia dello stronzo che sta facendo soffrire la mia ragazza, senza che io possa fare qualcosa.

                              ~.~

"-Pet, non ce la posso fare, non ci riesco a starmene buono ad aspettare, a guardarla stare male per uno stronzo. Non riesco a fare finta che io non la ami."
"-Devi aspettare Aiden, al momento giusto potrai cercare di farle capire che provi qualcosa per lei. Ma non puoi permetterti di raccontarle ancora la verità, hai capito? Prima o poi lei ritornerà da te."
"-Sai quanto coraggio richiede aspettare? Continuare ad aspettare senza sapere? Non posso esserne certo che lei si rinnamorerà di me ancora. Ed io non riesco a stare tranquillo e far finta di niente quando sono con lei. Sai cosa significa desiderare con tutto me stesso di baciarla quando si avvicina a me per salutarmi? Oppure reprimere il bisogno di prenderle la mano mentre camminiamo o cercare di non abbracciarla quando la vedo triste? Per non parlare del fatto che quando la vedo ogni volta, così dannatamente bella, mi vengono in mente tutte le volte in cui abbiamo fatto l'amore, le volte in cui le mie mani hanno perlustrato il suo corpo e al fatto che conosco alla perfezione le sue curve e i suoi punti sensibili. Sto impazzendo Pet." Mi siedo prendendo la testa tra le mani.
"-Stasera vieni alla festa di Callahan, così magari non ci pensi per un po'."
"-No!Grazie non mi va di venire alla festa."
"-E se ci fosse anche Amy?"
"-Non verrà, l'ho sentita parlare con le sue amiche questa mattina e ha detto che aveva un appuntamento su Skype con il pezzo di merda stasera e che non sarebbe venuta alla festa. Che senso ha che ci vada io, se lei non c'è?"
"-E va bene tanto è inutile che insisto, quando ti impunti su qualcosa è impossibile farti cambiare idea."
"-Esattamente." Dico alzandomi per andare verso la porta.
"-Usa questa tua determinazione per tenere duro Aiden, devi combattere per ciò che vuoi."
Con quelle parole che mi ronzano nella testa mi dirigo al mio appartamento.

                            ~.~

Molte ore più tardi, sono sul letto circondato da birre, patatine, uno scatolone di pizza, il mio caro amico Netflix e la mia autocommiserazione. Sono due ore che cerco invano qualche film da guardare per distrarmi ed evitare di pensare a Amy che fa del cyber sesso riparatore su skype con quello stronzo. Ma mentre guardo lo schermo della tv, la mia mente vaga altrove e finisce sempre sul tormentarsi su ciò che Amy stia facendo nella sua stanza. La gelosia mi brucia nelle vene come acido, non avevo mai provato la sensazione di non esserci con la mente. Fisicamente sono nella mia stanza, sul letto ma mentalmente non sono concentrato su nulla non faccio altro che pensare a lei.
Credo di essermi addormentato quando un trillo del mio cellulare mi fa rinvenire da quello stato di dormiveglia. Guardo l'ora, sono le due di notte. Afferro il telefono e rimango paralizzato quando leggo il suo nome sul diplay." Amy".

Amy mi ha inviato un messaggio, è impossibile.
Mi alzo, vado in bagno e mi lavo la faccia sicuro che sia tutto un sogno. Ma quando torno sul letto ed afferro il cellullare il messaggio è ancora lì. Lo afferro cliccandoci sopra per vedere cos'abbia scritto.
"Ciao, scusa se ti disturbo a quest'ora. Mi chiedevo se ti andasse di farmi fare quel giro al campus di notte, come mi avevi detto quel giorno alla prima lezione insieme. Ho bisogno di svagarmi un po'. "
Incredulo e con mani tremanti digito velocemente la risposta sbagliando anche qualche parola.
"-Certo! Cinque minuti e passoa prendertio."
"-Non illuderti Aiden, ho chiamato te solo perché le mie amiche sono a quella dannata festa di Callahan ed io ho un disperato bisogno di spegnere il cervello per qualche ora. ;)"
Rileggo ciò che ha scritto e mi soffermo sulla faccina con l'occhiolino a fine messaggio che mi lascia pensare che in realtà stia scherzando, che voglia davvero passare del tempo con me ma alla fine non mi importa se mi abbia chiamato perché le sue amiche sono impegnate e io sono l'unico disponibile. È tutta la serata che mi ossessiono nel sapere cosa stia facendo e se mi ha chiamato vuol dire che la videochiamata con quello stronzo dev'essere andata in tutt'altro modo da come immaginavo.

Il filo rosso del nostro amore ☆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora