la campanella del 'bittersweet cafe' suonò, segnalando l'arrivo di un altro cliente.
jungkook sospirò e cominciò la sua introduzione con voce monotona. "benvenuti da bittersweet cafe, come posso aiutarvi-?" interruppe velocemente le sue parole vedendo chi oltrepassò l'entrata. "hyung? che ci fai qui?" chiese con un'espressione perplessa.
la piccola figura di min yoongi fece lentamente strada al bancone. "che bello vederti, kook. e sono qui per liberarmi dallo stress." sospirò. yoongi non stava mentendo quando settimane fa disse a hoseok che amasse lavorare con la musica. ma il contro era essere terribilmente esausto.
"oh? che tipo di caffè potrei portarti?" chiese jungkook, posizionandosi dietro alla cassa, pronto per prendere l'ordine.
"caffè nero. se non fossero state le sei del pomeriggio, avrei detto un espresso." il biondo sbadigliò dando a jungkook i soldi richiesti per la bevanda.
jungkook annuì e prese il resto di yoongi. "sta arrivando. jiminie-hyung! vieni a controllare qui mentre preparo il caffe di yoongi-hyung."
l'uomo con i capelli neri sparì infondo e un basso, gioioso biondo apparì subito dopo. "yoongi? hey! che stai facendo qui?"
yoongi guardò e basta il ragazzo sorridente, alzando poi gli occhi al cielo. "gli onorifici, jimin. e sto prendendo del caffè per vedere se possa aiutarmi a superare il resto del pomeriggio."
"perché avresti bisogno di 'superare il resto del pomeriggio'? vai a casa e dormi, no?"
"non posso," disse yoongi strofinandosi gi occhi. "ho promesso a hoseok che saremmo stati insieme stanotte dato che lui avrà lezioni domani e io dovrò lavorare. e comunque, da quando lavori qui?"
"oh, giusto!" jimin esclamò con gli occhi spalancati e un sorriso, come se si fosse quasi dimenticato di lavorare lì. "jungkookie mi ha trovato un lavoro! sono stato licenziato dal precedente così ha detto di poter parlare con il suo capo per assumermi- e sono qui adesso!"
yoongi era, a dire poco, esterrefatto. "jimin- ma che cazzo? questo è tipo il tuo decimo lavoro quest'anno!"
jimin lo respinse in modo sprezzante. "non ti preoccupare per quello. facevo schifo in tutti gli altri lavori, ma sono molto bravo in questo. kookie è un buon insegnante- e ha anche detto che io impari in fretta! penso che fare il barista sia il lavoro giusto per me," jimin finì ridendo.
"'kookie', huh?" chiese yoongi con un ghigno. "che bel soprannome, jimin."
il biondo arrossì e spinse la spalla di yoongi da dietro il bancone. "hyung, no! sono etero, non c'è niente del genere!" jimin gridò ma sussurrando. guardò indietro per vedere se jungkook avesse sentito, ma fortunatamente, era occupato a finire il caffè di yoongi.
"beh so per certo che jungkook non lo sia," yoogi alzò le spalle. lo sguardo sul viso di jimin fu abbastanza a farlo ridere di nuovo.
"c-come fai a saperlo?" mormorò, ovviamente scioccato. "cioè, non è veramente una sorpresa, ma come fai ad esserne sicuro?"
"me l'ha detto hoseok," disse yoongi, ancora ridacchiando. "ma non importa, ti stavo prendendo in giro."
jimin sbuffò al più grande ma si girò non appena sentì la voce di jungkook dietro di lui.
"un caffè nero per min yoongi. prego," disse jungkook posando la tazza sul bancone.
yoongi lo prese e ne bevve un sorso. il biondo gemette al gusto familiare. era passato molto dall'ultimo caffè che avesse bevuto e onestamente, gli stava già togliendo il malumore.
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Soap | Sope [italian translation]
Fanfiction"Non ne ho più paura adesso." In cui la doccia di Jung Hoseok si rompe così ha bisogno di usare quella del vicino, Min Yoongi. Tutti i crediti vanno a @blurryseok // 2018