Capitolo 8

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Domenica mattina, ore 8:06
"Buongiorno Astrid, hai dormito bene?"le chiedo con un sorriso maligno.
"Si, certo"
Oggi potrebbe essere il mio ultimo giorno di vita, sempre se non trovo quel maledetto drago.
Ripensandoci, non capisco perchè ancora mi ostino a credere a queste sciocchezze.
"Hic? Hiccup? Ci sei?"
"Eh? Scusa, pensavo..."
"A cosa?"
"Alla nostra bellissima serata"
"Sei sempre il solito"
Mi da un bacio e si alza per andare a vestirsi e preparare la valigie ed io faccio lo stesso.
È pomeriggio inoltrato quando usciamo di casa e ci avviamo verso l'aeroporto.
Mi telefona mio padre.
"Figliolo, credevo che ti fosse successo qualcosa!
Perchè ieri sera non sei tornato a casa?"
"Beh, vedi papà, ieri sono rimasto a casa di Astrid e..."
"Ok, non voglio sentire altro.
Chiamami appena arrivi"
"Certo"
"Ah e Hiccup"
"Si?"
"Non dimenticare ciò che devi fare"
Chiudo la telefonata.

Saliamo sull'aereo.
Mentre voliamo avverto una sensazione come di pace, di libertà.
Poi il pilota parla.
"Preparate le uscite d'emergenza, L'AEREO STA CADENDO!"
Lo sapevo.
"Hiccup adesso che facciamo?"
"Intanto mettiamoci il giubbotto di salvataggio e la maschera per l'ossigeno"
"Hiccup, devo dirtelo prima che sia troppo tardi, io ti amo"
E mi da un bacio cos ì leggero ma allo stesso tempo profondo.
"Anche io ti amo"
Chiudo gli occhi.
Sento la pressione dell'impattto contro il terreno.
Da lì a pochi secondi saremmo morti.

Però io non sento questo.
Mi sento ancora vivo.
Mi sento le mani, i piedi.
Aspetta, un piede.
Apro gli occhi.
"Santo cielo!"
Davanti a me vedo un drago, tutto nero e con metà della coda rossa.
Mi guarda , e in lui io vedo me stesso.

816 d.c.
Mi alzo dal letto, sento forti rumori provenienti da fuori.
Esco di casa e corro alla bottega di Skaracchio.
Oggi è una nuova notte per combattere i draghi e di sicuro riuscirò ad ucciderne uno.
Ah, a proposito.
Questa è Berk.
È a 12 giorni a nord di disperazione e pochi gradi a sud di morire di freddo si trova esattamente sul meridiano della miseria.
Il mio villaggio, in una parola: solido, ed è qui da 7 generazioni, ma ogni singola costruzione è nuova.
Abbiamo la pesca, la caccia e un' incantevole vista del tramonto, l'unico problema sono le infestazioni: in molti posti hanno topi, zanzare, noi abbiamo i draghi!
Io mi chiamo Hiccup Horrendous Haddock terzo e sono un vichingo, uno vero.

Loki lo guardava e capì che aveva svolto il suo compito.
Così ritornò con il suo aspetto normale abbandonando il costume da Stoick e tornò ad Asgard, felice di avere finalmente concluso il ciclo di rinascita di quel ragazzo.
Ma c'era ancora qualcuno che voleva che il ciclo ricominciasse, così da accrescere il suo potere.
E Hiccup e Astrid l'avrebbero fronteggiato insieme, perchè nel futuro si sarebbero ritrovati e non si searebbero più lasciati.

Remember that I love you|HiccstridDove le storie prendono vita. Scoprilo ora