12. Vault

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Avvertimenti:
- Spoiler non enormi fino alla quinta/sesta stagione
- Nine!Doctor
- Surprise, belle le surprise
- Drama and jealous mode
- 993 parole

"Quindi, siamo qui per scassinare una cassaforte?" domandò la biondina, seguendo poco convinta l'uomo in giacca di pelle.

Lui proseguiva diritto per quei corridoio freddi e deserti, senza dare l'aria di averla neppure sentita.

"Non esattamente" precisò lui, parecchie svolte dopo.

Non avevano una mappa e Rose era sicura che stessero procedendo unicamente secondo l'istinto del Dottore, il che non sempre era un bene.

"È un salvataggio, non una rapina"

"Però il messaggio parlava di una cassaforte" gli ricordò, accennando al messaggio ricevuto sulla carta psichica.

Un modo assai bizzarro di comunicare, ma da come aveva reagito il Dottore, forse non era neanche la prima volta.

"E parlava di salvataggio, quindi è un salvataggio!" ripeté il Dottore, seccamente.

Rose non insistete, nonostante continuasse a pensare che sarebbe stato meglio per lei restare a Londra, almeno per quel week end.

Poco più avanti, in fondo a quell'ennesimo corridoio di quello che nell'ultima ora sembrava un labirinto degno di Dedalo, i due scorsero la porta della cassaforte in questione.

Era circolare, come nei vecchi film terrestri, di un qualche metallo che improbabilmente era del semplice acciaio.

Il Dottore ne esaminò ogni centimetro come un segugio e la scena non poté che far ridacchiare la ragazza con lui.

Infine l'Ultimo Signore del Tempo si era avvicinato a piccolo schermo a cristalli liquidi accanto alla porta stessa.

C'era anche una tastiera a con una ventina di tasti.

"Sai la combinazione?" chiede Rose, sbirciando da sopra la spalla dell'uomo.

Quello si voltò verso di lei e fece uno di quei suoi sorrisi che andavano da orecchia a orecchia: "Assolutamente no!" esclamò.

Ridendo estrasse dalla giacca il fidato cacciavite sonico e una volta accesso lo passò sopra lo schermo.

Rose vide migliaia di combinazioni inserirsi autonomamente e tutte insieme nel sistema, fino a che non rimase, fissa sullo schermo, l'unica giusta.

Le chiusure della porta, che dal modello di porta dovevano essere molto sofisticate, si aprirono con un soffio di vento.

"Dolcezza, ce ne hai messo di tempo!" Esclamò una voce all'interno, mentre la porta si apriva lentamente.

Rose e il Dottore ebbero appena il tempo di scambiarsi un occhiata confusa.

La ragazza quasi non realizzò, ma era un'occasione rara vedere l'Ultimo Signore del Tempo preso in contropiede.

Sulla soglia della porta si stagliò chi nessuno dei due si sarebbe mai immaginato di vedere.

Il Dottore si aspettava un pover uomo che si era chiuso nella sua stessa cassaforte per sbaglio, mentre Rose aveva pensato a qualcosa di più esaltante, come un criminale alieno, magari pure carino.

Invece davanti a loro c'era solo una donna umana, con uno strano sorriso.

Inoltre indossava quella che aveva tutta l'aria di essere una divisa carceraria.

Il sospetto diventava certezza una volta notate le manette ai polsi.

Forse non era proprio una cassaforte.

Forse, ma il Dottore cominciava a sospettarne fin troppo, quella in realtà era una cella.

"Oh, ma che mi lamento a fare!" Aggiunse, sorridendo "Ormai sono abituata ai tuoi ritardi"

"Come prego?"

La donna, senza smettere di sorridere in quel modo che infastidiva Rose e metteva a disagio il Dottore, si avvicinò a quello e si aggrappò alla sua giacca, prima di baciarlo intensamente senza troppi preamboli.

Rose non aveva dubbi di non stare sognando. Il Dottore stava baciando quella tizia mai vista prima e la cosa non solo la stupiva, ma non le faceva per nulla piacere.

Il Dottore sulle prime rimase immobile, incapace di realizzare cosa stesse subendo e quando finalmente i suoi neuroni Gallifreyani si misero in moto, da prima cominciò a agitarsi senza troppi risultati, anzi passando per un idiota, poi riuscì a staccarsi la donna di dosso.

Questa, confusa e stupita forse più degli altri due, smise di sorridere e osservò entrambi con attenzione.

"Oh... giacca di pelle, troppo presto" borbottò "E c'è ancora lei..." aggiunse rivolgendo a Rose un altro sorriso, più triste che altro.

Prima che entrambi potessero chiederle qualcosa, baciò ancora il Dottore, sulla guancia e li salutò.

"Grazie ragazzi, comunque" fece allontanandosi da loro "Per queste ci penserò io" aggiunge alzando le manette sopra la testata di capelli ricci "Ormai sono un'esperta"

Rose e il Dottore rimasero immobili per un bel pezzo, senza dirsi nulla e senza neppure guardarsi.

La ragazza fu la prima a riuscire a dipanare quell'aria malsana di imbarazzo che la stravagante donna aveva creato.

"Chi era?" Domandò, con tono quasi accusatorio.

Il Dottore alzò lo sguardo dai suoi anfibi confuso: "Dovrei saperlo?"

"L'hai baciata!"

"Per prima cosa, è lei che ha baciato me" precisò, alzando un dito in aria come un professore.

"Questo come cambia le cose?" Domandò Rose, incrociando le braccia.

"Non lo so" sbuffò il Dottore "Comunque non so chi sia. Non l'ho mai vista e io ricordo tutti" spiegò, grattandosi la nuca "Non dimentico nessuno, mai" aggiunse, con un sospiro.

"Ha detto troppo presto" ripeté la ragazza "Cosa voleva dire?"

"Forse che viene dal mio futuro. Può avere senso"

Rose sorrise istintivamente: molte cose impossibili per l'universo intero, per il Dottore avevano perfettamente senso.

"Allora quando ha detto che ci sono ancora io..."

La voce della donna, a qualche svolta di corridoio lontano da loro interruppe il Dottore sul punto di rispondere.

Era sul punto di dire che no, non ci sarebbe mai stato un tempo in cui non sarebbe rimasti insieme, che era pronto ad affrontare l'universo disarmato, pur di averla al suo fianco sempre.

Era pronto a sopportare Ricky lo scemo, se necessario.

"Dolcezza!" Urlò a pieni polmoni.

Rose fece un cenno con il capo, divertita: "Credo stia chiamando te"

"Il tuo Tardis è in mezzo al corridoio. Come pensi che io possa scappare? Quando imparerai a parcheggiare decentemente?"

Il Dottore alzò gli occhi al cielo, gonfiando le guancie offeso.

Rose ridacchiò: "Sarà il caso di raggiungerla, non pensi?"

Il Signore del Tempo annuì, facendo strada a ritroso.

"Stiamo davvero aiutando un'evasa?"

"Si, Rose. È questo che ti diverte tanto?"

"No, è che..."

"Cosa? Cosa c'è?"

"Hai la bocca sporca di rossetto!"

100 Challenge (Doctor Who)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora