Emily Johnson.

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Tutto ebbe inizio quando Emily aveva 10 anni, era una bambina che amava dare vita alle sue fantasie e renderle alla portata di tutti, così prese carta e penna e iniziò a scrivere.Più scriveva più la voglia di farlo cresceva, la sua mente viaggiava e le sua mano scriveva senza fermarsi. Per Emily era stupendo, era felicissima di aver trovato qualcosa che la rendesse completa e che le permettesse di sognare senza limiti isolandosi da tutto il resto.Fu così che Emily cominciò a immaginare quanto fosse bello che qualcuno potesse leggere uno dei suoi tanti racconti, per lei era come sognare ad occhi aperti, un sogno che avrebbe voluto portare avanti per il resto della sua vita.

Emily si nascose dietro a un cespuglio per sfuggire dall'uomo che aveva appena ucciso i suoi scagnozzi quando udì un urlo, si girò e...

Ad un tratto la sveglia suonò costringendo Emily a svegliarsi da quel sogno ricco di azione e mistero.L'orologio segnava le 7:00 quando si recò in cucina dove incontrò sua madre che, come sempre di fretta, le sfrecciò davanti senza accorgersi della presenza della figlia.Emily era stata abituata, sin da piccola, a cavarsela da sola.La madre non era mai presente per il troppo lavoro e il padre... beh, lui scomparve subito dopo aver scoperto che la madre di Emily era incinta.

L'orologio segnò le 7:30 quando Emily uscì di casa per recarsi all'East River, il bar in cui lavora come cameriera per pagarsi le tasse universitarie. Emily era la classica ragazza che non lasciava nulla al caso, sin da piccola aveva chiaro cosa avrebbe fatto da grande così si iscrisse alla facoltà di lettere e filosofie, una volta completato il liceo. Era al terzo anno di università e le mancava solo filologia per il conseguimento alla laurea. Sta studiando con lo scopo di diventare insegnate, un giorno, e poter trasmettere questo amore profondo che lei prova quando scrive, ad una nuova generazione che non da abbastanza valore a qualcosa che,a parere di Emily, rende liberi e capaci di sognare.Era immersa nei suoi pensieri quando venne interrotta dall'enorme frastuono di un clacson proveniente dalla macchina che la precedeva.Scosse la testa per tornare alla realtà, inserì la marcia e partì.

Arrivata, parcheggiò difronte al bar, entrò e si diresse immediatamente nello spogliatoio dove l'aspettava Audrey, la sua migliore amica. Lei e Audrey si conoscono da 15 anni, hanno stretto amicizia sin dall'inizio. Hanno frequentato elementari, medie e superiori insieme, sono inseparabili. Audrey e Emily si conobbero per la prima volta alle elementari quando Audrey, a causa di un ritardo, fu costretta a sedersi all'unico posto libero rimasto che era quello accanto a Emily. La bambina ritardataria era arrivata dopo, perché era appena tornata da una vacanza. Il secondo anno di scuola elementare Audrey divenne la migliore amica di Emily, tra loro si stabilì sin da subito un legame di fratellanza che mostrava quanto loro fossero compatibili e che nonostante tutto sarebbero rimaste l'uno a fianco dell'altra e infatti fu proprio così. Si attaccarono l'uno al fianco dell'altra con un a precisione e una forza che tutt'oggi, al solo pensiero, le toglie il fiato.

<<Ehi, pronto? Ci sei? Ma dove hai la testa?>> disse Audrey sbuffando. <<Cosa? Ah, scusami ero distratta>> risposi.

<<Tu sei sempre distratta!>>.<< E per questo mi adori. Ammettilo.>>.

<<E va bene, hai ragione.Ma come farei a non adorare la mia migliore amica?>>

<<Ah, non lo so proprio. D'altronde guardami, sono stupenda>> dissi fingendo una posa da modella e ridendo.

<<Si, ma ora non esageriamo>> disse dandomi una pacca sulla spalla.

<<Ah, mi scusi signorina. Mi ero scordata della sua esperienza in ambito della moda>> bofonchiai ridendo più forte.

<<Si, ridi ridi.Comunque domani c'è una festa al Fist Club, ci vieni?>> disse inarcando le sopracciglia.

<<Non saprei, devo ancora iniziare la tesi e venerdì ho un esame il quale non posso rimandare se mi voglio laureare. Perciò penso rimarrò a casa a studiare.>> 

Le parole sono nascoste dentro di te.Where stories live. Discover now