Finito il turno all'East River, Audrey ed Emily salirono sull'auto diretti a casa di Audrey ma prima dovettero fare una tappa a casa di Emily.
<<Arrivo subito, aspettami qui. Devo solo prendere i vestiti per domani e il pigiama.>>
<<Ok, tranquilla.Fai con calma.>>Emily si diresse verso la casa con le chiavi in mano per aprire la porta.Appena entrata sentì una voce provenire dalla cucina, era sua madre che parlava con sua nonna.
<<Mamma, te l'ho già detto!Non ho intenzione di dirglielo. Cosa? E come dovrei fare? Che le dico? Senti Emily, devo dirti una cosa. Vedi proprio ieri ho incontrato tuo padre e mi ha chiesto come va la mia vita e.... nulla, lui non sa che esisti perché non gli ho mai detto di essere incinta e in tutti questi anni ti ho solo presa in giro. Ma tranquilla, perché io ti voglio bene lo stesso, anche se ti ho allontanato da tuo padre!>> Nel sentire quelle parole Emily si sentì tradita da sua madre, una madre che non era mai presente perché lavorava sempre e troppo per colpa di una persona che l'ha mollata nel momento del bisogno, che li ha mollati. E ora ha appena scoperto che tutto ciò non era vero era stata lei, sin dall'inizio, a volere tutto questo, a voler affrontare tutto da sola mentendo all'uomo che oggi è suo padre. Lo stesso uomo di cui sua madre non le aveva mai parlato, l'unica cosa che le raccontava era che era un cattivo uomo ma ora l'unica cattiva sembrava essere sua madre, che le ha mentito per tutto questo tempo facendo credergli che suo padre non volesse avere nulla a che fare con lei. Con le lacrime agli occhi, entrò immediatamente in camera e, prima che la madre la vedesse, prese il pigiama e qualche vestito per il giorno dopo, prese lo zaino e si diresse velocemente alla porta, quando una voce la bloccò. Era sua madre.
<<Emily, non pensavo fossi in casa. Quando sei arrivata?>> Emily fece un respiro, si girò e con sguardo pieno di rabbia si rivolse a sua madre.
<<Sono arrivata mentre parlavi con la nonna, di papà. Ho sentito tutto>> Lo sguardo di Emily sembrava privo di sentimenti.
<<Emily, non è come credi.>> La madre era sconvolta.
<<Cosa? Il fatto che tu mi abbia nascosto che mio padre non sappia chi sono e che esisto, che tu abbia finto, in tutti questi anni, che se sei costretta a lavorare così tanto per pagare questo buco di casa è per colpa sua?Scusa mamma ma non ti credo più. Sono stufa di sentire le tue bugie, ne ho fin sopra i capelli. Stasera dormirò da Audrey e da domani mi cercherò un posto dove stare, perché non voglio vederti.>> rispose singhiozzando.
<<Emily, non dire così. Risolveremo tutto, te lo prometto. Non devi per forza andartene.>>
<<Stai scherzando?! Ieri sera non hai fatto altro che dire il contrario! Volevi me ne andassi, bene. Complimenti il tuo sogno si è avverato, ti sei liberata di me. D'ora in poi non vivrò più con te, mi troverò un posto. Non voglio vederti mai più!>> Urlò sbattendo forte la porta e correndo ,il più veloce possibile, prima che fosse fermata dalla madre. Non voleva più sentirla ne vederla, non dopo oggi.
<<Ehi, tutto bene? Perché stai piangendo?>> disse Audrey preoccupata.
<<Tutto apposto, dopo te lo racconto>> gettò tutto nel bagagliaio, salì in macchina e partì.
<<Cos'è successo? E perché tua madre ci sta inseguendo?>> disse Audrey confusa.
<<Oh, cazzo! Ma fa sul serio? Ok, ora me ne libero, prendo una scorciatoia.>>
<<Si può sapere cos'è successo! Emily? Mi ascolti? Emily??>>Emily si fermò al semaforo.
<<Ok, ora basta! L'ho sentita parlare di mio padre, tutto quello che aveva detto su di lui è una puttanata.Non è vero nulla, non è stato mio padre a mollarla quando ha scoperto che era incinta, è stata lei.>>
<<Come scusa?Non capisco, sono confusa.>>
<<Mia madre mi ha mentito, ha detto che mio padre è scappato non appena ha scoperto che mia madre era incinta ma la verità è che lui non lo sa.Mi ha parlato male di mio padre solo per allontanarmi sempre si più dalla verità. Non ci credo. Voglio la verità, solo la verità.>>Cominciò a singhiozzare e a sbattere la mano sul volante, era più triste che mai, non era mai stata così. Si sentiva persa, prima James e ora sua madre era come se non sapesse nulla di se, come se tutto quello che la circondava non le appartenesse.
<<Mi dispiace Emily, proprio oggi non ci voleva. Non dopo James>>Le posò una mano sul viso, per asciugargli le lacrime e la abbracciò per consolarla.
<<Beh, almeno ho te che mi sostieni. Grazie di essere qui con me>>rispose Emily piangendo.
<<Sempre e comunque, ricorda che per qualsiasi cosa io ci sono. Noi siamo sorelle>>
<<Già, sorelle.>> Si abbracciarono ed Emily continuò a guidare.
La serata si svolse in bellezza, nonostante il cattivo umore di Emily, Audrey trovò il modo di tirarla su di morale, con un film , un po' di cibo e qualche battuta, Emily si scordò per un po' della terribile giornata che aveva appena affrontato. Era questo ciò che amava, la semplicità, la purezza, l'essere sinceri, la rendeva felice come Audrey. Dopo qualche popcorn e mezz'ora di film, Audrey ed Emily crollarono sul divano stanche morte.
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Le parole sono nascoste dentro di te.
RandomEmily è una ragazza di ventidue anni, considerata immatura dalla propria famiglia, con la quale spesso litiga. È una ragazza che ama sognare a occhi aperti. Presa dal dubbio di chi sia suo padre, decide di partire alla scoperta di esso e si ripromet...