Da qualche parte, su una qualche riva, c'è qualcuno che cerca di guarire la ferita del giorno che muore, e sente lo strazio della sera che sanguina sul mare, e sente il mio pensiero arrivare da chissà dove, per fare l'amore da lontano, senza precauzione e senza futuro.
Luigi Mancini.
Pov. Tya
Eccomi qui, e ritorno dopo tanto tempo a respirare l'aria di questa terra a me sconosciuta.Guardo l'orizzonte e questo mare immenso, il profumo di salsedine che mi entra nelle ossa; mi stordisce abbracciando con lo sguardo il tramonto.Non posso dire che mi sia mancato; non ho vissuto qui ho pochi ricordi ..ricordi che si infrangono come le onde del mare su una scogliera solitaria. L'atrio di casa mia e' sempre lo stesso, il giardino curato il roseto di mio padre la piscina: tutto e' rimasto uguale. Mi sono seduta per guardare quelle poche cose che mi circondano ma dentro non ho nostalgia non sento nulla non e' casa mia, e solo una villa maestosa immersa nel verde che sorge sul mare che stasera sembra triste e oscuro come me.
'' Tyana finalmente'' a sentire quella voce cinguettante mi giro e la guardo con un sorriso tirato, non un sorriso di cuore anzi. ''Mamma ciao''non mi sforzo neanche a saltarle addosso; ma ci pensa lei ad afferrarmi tra le sue braccia ed e' lì che sobbalzo lei non lo sa che cosa sento, una nausea mi assale e se non mi stacco subito rischio di vomitarle addosso quel poco che ho nello stomaco. ''Mamma ti prego basta'' e come l'avessi schiaffeggiata lei indietreggia con le lacrime che le spuntano negli occhi,e io non sento nulla non mi sento neanche in colpa per essere fredda distaccata. ''Scusa avevo dimenticato, vieni tuo padre ci aspetta non vedeva l'ora di averti qui con noi'' e mentre lei continua il suo monologo di cui non afferro neanche una sola sillaba, prendo la valigia e la seguo: neanche l'interno e' cambiato; i mobili, quadri sempre gli stessi ma forse quell'odore che qualcuno chiama casa io non l'ho mai associato a queste quattro mura non saprei neanche come definirlo; so solo che mi sento un'estranea in casa di sconosciuti, si perche' loro per me sono due estranei.Mi hanno sbattuta in mille collegi da quando Lei non c'e' piu' per cosa poi? per allontanarmi dalla mia famiglia dalla mia terra da loro stessi: io avevo solo 9 anni cazzo e avevo bisogno di loro che se ne sono sbattuti le palle di me. I miei pensieri vengono interrotti dalla voce dell'uomo che chiamo papa'..'' Tyana amore mio finalmente sei qui vieni ad abbracciare il tuo vecchio'' sorride venendomi incontro a braccia aperte. Non posso rifiutare ma loro lo sanno che per me ogni contatto fisico e veleno che mi fa morire dentro,lo diceva spesso la dottoressa Taylor ...''ciao papa' come stai'' le uniche parole che riesco a pronunciare mentre le sue braccia mi stringono e io muoio dentro odio ogni espressione affettiva ogni carezza ogni barlume di amore che Ora vorrebbero darmi e che in 10 anni mi hanno negata. ''Scusate io sono molto stanca vorrei solo farmi una doccia e buttarmi a letto, magari domani parleremo'' mi divincolo con il cuore che mi batte a mille e sotto i loro occhi corro su per le scale. Ho il batticuore come se avessi corso mille kilometri, questo corridoio le porte tutto uguale; entro nella mia vecchia camera e mi butto sul letto anche qui e' tutto come lo avevo lasciato persino il mio vecchio elefantino regalo di mio zio. Solo la trapunta e le tende sono di un bianco candido che mi ricordano la neve di Oslo: mi spoglio con una certa fretta entrando nel mio bagno e la doccia mi accoglie come un'amante di vecchia data,e mentre l'acqua mi scorre addosso sbatto i pugni sulle piastrelle con la rabbia che mi brucia dentro che scorre nelle mie arterie e che non mi abbandona mai .. ''Angi ..Angi..cazzo io sono qui, ma tu dove sei..'' mi piego dal dolore che sento che mi annienta e forse quella bambina di tanti anni fa ora vorrebbe le braccia di sua madre che ha tanto agognato.
Oggi doppio capitolo spero solo di riuscire a catturare la vostra attenzione, grazie in anticipo.
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Veleno dentro
ActionTroppo piccola per capire, troppo piccola per opporsi. anni bui anni di eccessi, un passato che tormenta. Notti che non passano mai, un dolore che annienta che squarcia l'anima e che brucia la carne. Tya 19 anni; all'apparenza normale ragazza come t...