- Sig.na le hanno mai detto che è maleducazione ascoltare le conversazioni altrui?-
-mi scusi non volevo-
-si figuri era di lei che parlavo con mia moglie-
-ma io ho già firmato-
-ci viene a pranzo con me?-
-mi dispiace ho degli amici che mi aspettano per farmi visitare la città- mento
-capisco, arrivederci è stato un piacere- ci stringemmo le mani.
-In hotel grazie- non aspetto nessuno, in realtà ma non vorrei passare del tempo con lui, mi ha fatto uno strano effetto quando mi ha invitata a pranzo e questo effetto non mi piace affatto. Mi distendo sul divanetto della mia camera. Squilla il cellulare *Cantarini* non rispondo, una, due, tre, quattro chiamate. Si è rassegnato finalmente.
Sento bussare alla porta -servizio in camera!- ma io non ho ordinato nulla, apro
-ha sbagliato..-
-bella la città eh?-
-ci ha messo poco a visitarla eh.. non si dicono le bugie-
-vuole punirmi?- no Aline non con lui
-ci viene a pranzo con me?-
-non vorrei metterla nei guai con sua moglie-
-non è un problema, semplice pranzo di lavoro-
-d'accordo- sussurro
-come?-
-certo ci vengo-
-la farei venire io- pronuncia malizioso
-cosa scusi?- ho capito benissimo, ma..
-prego dopo di lei- Salì sul suo BMW x4 blu
-potrei fare una chiamata?-
-certo, chiami di qui- compose il numero dal suo cellulare collegato allo stereo dell'auto,
-vuole che tolga il vivavoce?-
-no no- composi il numero di Vins
-pronto?-
-Vins?-
-Aline da dove chiami?-
-da un telefono italiano, comunque l'aereo non mi serve più, questa sera torno con una comune compagnia di volo, Tom ha rimandato le riprese-
-vabene Aline, un bacio ci sentiamo-
-ciao mon amour e grazie- riattaccammo
-Il suo ragazzo?-
-no!-
-suo marito?-
-ma a lei cosa importa scusi?-
-ha ragione scusi- sollevó le mani qulche secondo
-lo so ho sempre ragione-
-ma è sempre così convinta di se stessa lei?-
-sempre- mi sorrise -era mio fratello, mi aveva noleggiato un jet privato per tornare in Francia-
-come mai? troppo fanatica per prenderne uno comune?- lo fulminai con lo sguardo
-no mio caro, sig. con una porta d'ufficio con le iniziali in oro, sto girando un film in Francia e oggi avevo le ultime riprese, ma lei con il suo contratto mi ha costretta qui e mi serviva un volo per tornarmene in Francia in qualsiasi momento-
-capisco, così lei è anche un'attrice?-
-Mia madre è un'attrice, io recito soltanto nel tempo libero.- Arrivammo al ristorante, Sergio mi aprì la portiera dell'auto e mi condusse nell'edificio. Il ristorante si affaccia su una delle piazze più belle di Modena, entrando si notano arredi d'epoca, e decorazioni particolari che davano un aspetto lussuoso all'ambiente.
Un cameriere ci accolse -i signori Cantarini?-
-Si!-
-prego, il vostro tavolo sul terrazzo è pronto.- ci fece strada
-mi scusi, ma da quando sono la sig.ra Cantarini?-
-Mi scusi per la fretta ho prenotato a mio nome-
-capisco, se desidera può tranquillamente darmi del tu!-
-anche tu puoi darmi del tu, dopotutto ho soltanto 23 anni-
-bhe allora io sono più vecchia di te-
-davvero? Non l'avrei mai detto, complimenti- mi prese una mano e con l'altra mi spostò la sedia per farmi accomodare. E tutta questa gentilezza? avvampai, mi conosce da poche ore ed è gentile con me
-grazie- sorrisi
-la imbarazzo?-
-oh no! è tutto ok- sorrisi, bugia ero nervosa, sembrava il mio primo appuntamento, no Aline è sposato e poi gli uomini sono tutti uguali ricordatelo, giocaci, non devi provare nulla, ma più incrociavo il suo sguardo, più sentivo di andare a fuoco.
-Bene ordiniamo?-
-certo- la smetta di sorridermi non ci sto capendo più niente, sorrisi anch'io,
-sig.ri cosa vi porto?-
-per me la specialità della casa- esclamammo all'unisono, ci guardammo divertiti
-qualche minuto.- Continuammo a parlare dei nostri lavori e in seguito iniziarono ad arrivare gli antipasti. Affettati, formaggi, crudité di verdure..
-Ti va di parlarmi un po' di te?-
-in realtà non c'é molto da dire-
- buon segno, vuol dire che hai molte cose da raccontare- bhe in effetti era così, ma non avrei parlato volentieri con lui di me
-affatto- smentii le sue convinzioni
-in Francia sei molto famosa!- arrivó il vino
-mi scusi con quello che abbiamo ordinato potremmo avere del vino Chardonnay rosso dell'annata più vecchia che possedete?-
-certamente- si congedò il cameriere
-e tu come sai abbinare i vini?-
-mio padre è un ottimo sommelier e quando ero piccola spesso viaggiavo con lui, che mi ha insegnato ad abbinare i vini al cibo e a riconoscerne l'annata- arrivó il vino. Sergio me ne versó un po' nel mio calice da vino. Lo assaporai -ottimo, annata 1933?!-
Sergio guardó la bottiglia -giusto!- sorrisi -tuo padre sommelier, tua mamma attrice, hai detto di avere un fratello..?-
-Si, Vincenzo ha 27 anni-
-Di cosa si occupa?-
-lavora qui in Italia, è insegnante di musica-
-Vincenzo Garcia?- spalanca gli occhi
-Proprio lui, lo conosci?-
-Non di persona, ma so che la scuola in cui lavora è la più prestigiosa in Italia e la sua fama in quella scuola è molta.-
-Lo so, del resto è mio fratello- sorrisi. Arrivó il primo, passatelli asciutti con ragù di pollo, li mangiai con molto gusto. In Italia la cucina è ottima. Poi arrivó il secondo, maialino da latte cotto a bassa temperatura con scalogno in agrodolce e spinaci.
-Per che ora hai il volo?-
-non so devo andare in agenzia-
-ho un jet privato permettimi di accompagnarti-
-o no grazie hai già fatto molto per me oggi, ti ringrazio!- mi guardò tenero.
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#Till the end
RomanceLei ricca propietaria di un'agenzia di grafiche pubblicitarie, e attrice nel tempo libero. Un passato da vendicare, usa gli uomini verso i quali ha un forte senso di vendetta, lui uomo in carrirea, propietario di un'agenzia di pubblicità, lei lo at...