CAPITOLO 20°

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-Capisco perchè lui si sia innamorato di te- disse lei sconfitta

-perchè ero una Puttana?- le chiedo sarcastica

-ma cosa dici Aline, sei una donna molto leale e vera, oltre ad essere molto comprensiva- 

Più tardi vado in hotel da Sergio:
Busso ma non risponde nessuno -Sergio,sono Aline- non ricevendo nessuna risposta scendo giù ad aspettare che torni.
Provo a chiamare Sergio al cellulare ma nulla.  Ormai stanca decido di tornare a casa da mio fratello domani mattina vado via presto.
-Sig.na Garcia- il portiere mi chiama
-sì, può seguirmi gentilmente?-
-certo, è successo qualcosa di grave?- mi preoccupo
-oh no stia tranquilla, il Sig.Cantarini è tornato- alla buon ora! Mi fa accomodare in stanza -qualche minuto e arriva, le auguro una buona serata, spero dica di sì!-
-s..sì- dico titubante
-oh non mi riferivo a me, ma a lui-
-grazie Arturo, puoi andare- sentì una voce calda e sensuale alle mie spalle, si è lui non avrei potuto confonderlo con nessuno quel meraviglioso profumo che stava abbracciando i miei sensi.
-Sergio..- mi voltai, lui prese la mia mano e mi fece entrare in stanza, si inginocchiò e mi mise al dito un incantevole anello di preziosi diamanti.

-Aline vuoi diventare mia moglie?- mi spiazzò e l'unica cosa che riuscì a farfugliare era: *tu sei un maniaco*, -Aline io amo tutto di te, mi sposi?- presi il suo volto e lo trascinai le sue labbra sulle mie;

-..sì, amore mio- e sentì maggiore pressione dalle sue labbra. Avevo gli occhi lucidi e non riuscivo a crederci. -perdonami per non averti creduto, ma non sopportavo che tu fossi tornato da lei-
-adesso è tutto risolto- mi abbraccia. Mi accompagna a casa dai suoi per farmeli conoscere, così in macchina il mio stomaco andò sotto sopra,

-Aline hai una cattiva cera, ci stai ripensando?- 

-Sergio ferma l'auto devo vomitare- fece fermare l'auto e al primo cespuglio rigettai il succo, lui mi tenne i capelli.

-cheriè cos' hai?- 

-sono in ansia, i tuoi potrebbero prendere male la mia presenza, la mia gravidanza, la notizia del matrimonio-

-Aline smettila di farti queste paranoie, il mio papà hai già avuto modo di conoscerlo, e la mia mamma è venuta con me in gioielleria e quando ho fatto incidere i nostri nomi all'interno dell'anello, ha capito che quell'anello non era per Ilaria e mi ha detto: che se sono felice io lo è anche lei per me- abbassai il volto dispiaciuta, e tornammo in auto. Mi sollevò il volto -Aline io ti amo e so che non sto sbagliando, i miei genitori vogliono il mio bene e quando ti conosceranno capiranno che tu sei tutto il bene che ho cercato nella persona sbagliata fino a prima di incontrarti- mi accoccolai nel suo petto

-Vuoi solo me?- 

-solo te cheriè- 

-e se trovi una più bella? infondo tra qualche mese sarò una palla-

-amore qui dentro *accarezzò il mio pancione* c'è la mia piccola principessa, vi amo e non ci sono persone al mondo più belle di voi-

-davvero?- 

-sì- 

-ti prego amami ne ho tanto bisogno, nessuno mi ha mai amato come stai facendo tu e ho paura che sia tutto un maledetto sogno-

-cheriè sono qui e sono REALE- scandì l'ultima parola. Arrivati a casa sua Tom il maggiordomo mi aprì lo sportello e mi aiutò a scendere

-Benvenuta in casa Cantarini sig.na Garcia, Buongiorno sig. Sergio- mi sorrise perchè notò che tremavo. -Gradisce un bicchiere d'acqua sigorina? la vedo un po' agitata.-

-N..-

-Sì, Tom per favore e avverti i miei genitori che siamo arrivati- Mi fece accomodare nell'enorme giardino di rose di sua mamma, dove c'era un tavolo da scacchi e delle panche in pietra,

#Till the endDove le storie prendono vita. Scoprilo ora