20.Prepara le valige, torni con me a Malibù

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Finita la canzone tutti ci applaudono ma io rimango pietrificata a vedere chi è entrato.

<Mamma>l' unica cosa che riesco a dire. Tutti si colgono verso di me e Jake mi raggiunge. No. Non può essere qua. Mi si avvicina ma io corro verso l'entrata, corro nelle scale rischiando di cadere e mi fiondo in camera mia chiudendomi dentro a chiave.

*INIZIO FLASHBACK*

<Tu non andrai a Miami>mi urla.

<No! Tu non me lo impedirai>le urlo.

Si avvicina a me e mi tira uno schiaffo.

<Ingrata di una figlia>mi urla.

<Mamma io me ne vado! E tu non me lo impedirai. >dico.

<Non finisce qui>dice prima che io esca da casa sua e promettermi che non ci avrei più messo piede.

*FINE FLASHBACK*

Sono rannicchiata davanti alla porta con gli occhi pieni di lacrime. Non riesco a respirare bene. Qualcuno bussa alla porta ma non rispondo. Ribussa ma neanche stavolta rispondo. Sono paralizzata, i miei muscoli sono paralizzati. Dopo un po' di tempo la persona si decide a parlare.

<Kaylee apri!>tuona Jake, ma non lo ascolto.

<Kaylee ti prego, apri>ripete, sembra sull'orlo del pianto. Mi alzo e li apro.

<Mamma vuole che torni con lei a Malibú.>dice Jake.

<No. Io non abbandono tutto per una stronza alla quale non importa niente di me.>dico.

<Non te ne andrai via, papà risolverà tutto>dice abbracciandomi.

<Non voglio abbandonare tutti. Finalmente ho avuto un'altra possibilità.>dico prima che ci sciogliamo dall'abbraccio. Scendiamo e trovo mia madre ancora qui. I miei amici sono andati a letto. Tutti eccetto Archer.

<Tesoro prepara la valigia. Questa falsa è durata anche troppo. Stasera torni con me a Malibú.>dice con troppa sicurezza per i miei gusti.

<No>dico.

<Cosa significa no? Non fare la figlia ingrata.>dice. Non la sopporto.

<Quale parte della parola "no" non ti è chiara? Perché c'è un dizionario in giro per la casa e puoi cercarne il significato>dico seria. Mia madre è solo una stronza che pensa solo a se stessa.

<Non fare la spiritosa. Tu torni con me stasera>dice.

<No e ora fuori da casa mia! Se non trovi l' uscita ti chiamo il maggiordomo così te la indica.>rispondo.

<Sei solo una stronza, chissà cosa direbbe Seba se ti vedesse ora. Sei solo una puttana che va a letto con quello lì >dice indicando Archer. Questo è un colpo basso.

<Ah, sarei io la puttana? Sai probabilmente non ti sei vista allo specchio perché tu sei la quella che faceva sesso in casa propria quando papà era al lavoro. Non ti è mai importato nulla di me, nei momenti brutti non c'eri perché eri con qualcuno. Non hai alcun diritto di venire qua>dico.

<Abbiamo un aereo da prendere. Muoviti.>

<Non ne ho l'intenzione...ora esci o chiamo la polizia e ti denuncio per essere entrata in proprietà privata. Ora fuori e non tornare mai più.> urlo. Esce dalla casa e tiro un respiro di sollievo.

<Sei stata fortissima sorellina.>si congratula mio fratello. Non lo bado neanche. Corro in bagno e appena chiudo la porta scoppio in un pianto silenzioso. Vado verso il lavandino e prendo la lametta. La mia unica vera amica e comincio a tagliarmi. Avevo smesso quando se n'era andata, ma ora è tornata. Guardo il liquido rosso uscire dalla mia pelle, ma non sento dolore. Non sento nulla, solo il vuoto che ha riportato in me. Un vuoto che non provavo dalla morte di Lucy. Il sangue cade sul pavimento. Uno, due, tre, quattro tagli. Osservo il sangue rigare il mio braccio, sporcarlo di rosso. Mi sciacquo, mi disinfetto ed esco dal bagno vedendo lo sguardo vigile di Archer. Vado a letto e mi addormento.

!SOSPESA¡ Amore tra i motoriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora